Autore: |
Cendrero Israel (Isra C.)
Santos Sheila (Shei S.) |
Artista: |
Guardiet Joan
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Editore: |
Devir Games
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Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Salire di rango al palazzo del Mandarino |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Dadi
Carte |
Nomi alternativi: |
Le Chateau Blanc
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.98 |
Votanti: | 9.395 |
Classifica: | #136 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
In WHITE CASTLE i giocatori assumono il ruolo di un Capo Clan e devono cercare di salire di importanza nei confronti del loro Daymio, nel castello di Himeji. Per questo cercano di usare nel modo migliore possibile dignitari, guerrieri e agricoltori che permettano loro di distinguersi.
Dopo aver posizionato il tabellone sul tavolo, bisogna completarlo con un certo numero di carte nelle caselle relative al Castello, al Dojo e ai campi coltivati: poi si posizionano tre “ponti” (bianco, rosso e nero) sul fiume e su ciascuno di essi si mettono 4 dadi dello stesso colore, in ordine dal valore più basso al più alto, dopo averli lanciati all’inizio del turno.
A giro, partendo dal Primo Giocatore, i partecipanti prendono un dado e lo giocano (come fosse un “lavoratore”) su una delle caselle stampate a fianco di ogni azione, ognuna delle quali ha un numero: se il dado posato sulla casella ha un valore più basso di quel numero il giocatore deve pagare la differenza in monete, mentre se è più alto ne riceve la differenza.
Con le azioni è possibile ottenere risorse di tre tipi (riso, metallo e perle) da spendere per inviare i contadini sui campi, i soldati nel Dojo e i dignitari al castello: ognuna di queste scelte permette al giocatore di ricevere nuove carte, Punti Vittoria (PV) o punti “Airone” (questi ultimi fanno salire un segnalino su un apposito tracciato e la posizione determina l’ordine del turno successivo, oltre a qualche PV extra a fine partita.
La durata del gioco è di soli 3 rounds, e in ognuno di essi i giocatori prendono 3 dadi dai ponti, quindi eseguono 3 azioni a round, 9 in totale: lo scopo è ottenere delle combo favorevoli (eseguendo l’azione “X” si ha diritto poi a fare anche una seconda azione “Y”, ecc.).
A fine partita la posizione dei lavoratori (contadini, guerrieri e dignitari) determina il numero dei PV da assegnare ai giocatori che li controllano, aggiungendo ovviamente quelli (pochissimi) guadagnati durante il gioco. Chi ottiene il totale più alto vince.
Salta subito all’occhio, fin dalle prime partite di WHITE CASTLE, che la buona sorte può favorire i giocatori che agiscono per primi se la distribuzione dei dadi non è equa, e questo proprio per la regola di “posa” che favorisce i valori alti (5 o 6): se questi sono pochi (spesso ne appare uno solo) chi li prende per primo può effettuare l’azione che vuole, ricavando spesso anche delle monete, mentre gli altri devono ripiegare su scelte meno favorevoli o avere abbastanza soldi da spendere per modificare il valore del dado.
La plancia dei giocatori contiene 15 “lavoratori” (5 contadini, 5 guerrieri e 5 dignitari) che, spostandosi pian piano sul tabellone, liberano una serie di “caselle” con delle risorse supplementari. Sempre sulla plancia si spostano le carte prelevate dal tabellone, dando nuove risorse (o azioni extra) appena posate o se scelte in seguito con un dado. Le vecchie carte però non vengono scartate, ma girate e messe sotto la plancia a formare una riserva che può essere incassata (risorse, soldi, azioni) eseguendo l’azione “faro”.
Prima di iniziare la partita sarebbe opportuno provare a immaginare la sequenza ideale per quel round e pensare se e come trovare le risorse necessarie, anche nel caso che uno dei “nostri” dadi venga preso da un avversario.
La partita finisce… quasi all’improvviso, mentre i giocatori sono ancora impegnati nella ricerca della combinazione giusta per massimizzare ogni turno o per sfruttare le carte guadagnate: in realtà saranno passati 90 minuti almeno, ma la concentrazione sul gioco è alta e il tempo … vola!
The White Castle ci porta indietro nel tempo e nello spazio, nella regione del Castello di Himeji, in Giappone, dove 1-4 rappresentanti dei clan locali provano ad entrare nelle grazie del clan Sakai.
La scatola di The White Castle è tanto piccola da averci lasciato a bocca aperta quando poi abbiamo intavolato tutto il materiale per la partita.
Nella magia della compressione della scatola, il gioco si presenta ricco di componenti di ottima fattura: tabellone grande pluripiegato, meeple in legno (cortigiani, giardinieri, guerrieri, aironi e segna turni), in cartoncino spesso i token per il setup variabile (plus di cui parleremo poi), 3 ponti da assemblare in cartoncino rigido e dadi lucidi che concludono una dotazione da “grande produzione”.
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Io Gioco | 33 | 2023 | Massimizzate la vostra influenza nel castello di Himeji | 66 | Di Marco Mauro | Recensione dettagliata |
Spielbox | 2024/1 | 2024 | The aesthetics of the Machine | 10 | Becker Andreas | Recensione dettagliata |
Plato | 167 | 2024 | Le chateau dans le ciel | 30 | Pouille Amélie | Recensione dettagliata |