VELENO è un altro di quei titoli “astratti” inventati da Alex Randolph che si impara in 5 minuti e che poi non si smette mai di giocare: si parte preparando il “tavoliere”, un disco di plastica nera con 37 fossette entro le quali verranno distribuiti a caso altrettanti dischetti di plastica colorata (dalla forma che ricorda delle grosse “Smarties”): otto per ognuno dei quattro colori (giallo, verde, rosso e blu), più altri quattro bianchi e uno color argento.

Al turno ogni giocatore sposta la pedina argentata dentro una fossetta adiacente (purché sia occupata) ed incassa il dischetto che ha sloggiato: poi, in senso antiorario, si procede allo stesso modo, spostando e catturando, finché il dischetto argentato non resta isolato e non può quindi più muovere (per mancanza di fossette occupate da altri dischi).

A questo punto il gioco si arresta e si effettua il conteggio dei punti: i dischetti bianchi valgono 10 punti, mentre il valore di quelli colorati è pari al “quadrato” del numero raccolto: così un solo dischetto vale “1”, due valgono “4”, tre valgono “9”, ecc. Finito il conteggio “personale” ogni giocatore aggiunge al suo quello del suo vicino di destra. La partita termina solitamente quando tutti i partecipanti hanno iniziato un round come “primo giocatore”. Si fa allora la somma di tutti i punteggi parziali e chi ha il totale più alto vince.

Non c’è molto da commentare parlando di VELENO: dalla descrizione avrete infatti già capito che si tratta di un gioco dalla meccanica veramente semplice ma che richiede un po’ di malizia (da qui il nome) per una corretta applicazione. I partecipanti infatti faranno di tutto per far prendere le pedine più importanti al giocatore alla loro destra, il cui punteggio si sommerà a quello personale.

In questo modo il giocatore a sinistra otterrà meno punti del previsto: naturalmente questo è un discorso puramente “teorico” e non ci si può basare solo su di esso per vincere perché bisognerà comunque fare abbastanza punti anche da soli per non rischiare di avere un vicino talmente smaliziato da rifiutare il boccone “avvelenato” che gli avete lasciato sotto al naso per cercare di farlo mangiare al suo vicino di destra… e così di seguito.

In generale conviene tentare di accumulare 4-5 gettoni dello stesso colore per ottenere 16-25 punti: se ci riusciamo da quel momento bisogna fare di tutto per spostare il gettone argentato in modo che il nostro vicino di destra sia obbligato a prendere un dischetto bianco o uno del colore che ha già nella sua scorta. Se poi ci rendiamo conto di essere in vantaggio sugli avversari dobbiamo cercare di muovere il gettone argentato verso un “cul de sac” che lo isoli rapidamente. Ottimo gioco per “veri amici”, visto che i commenti alla fine di ogni manche saranno sicuramente piuttosto “avvelenati”: garantito!!!