Vagabondi (2001)
Giudizio complessivo:
Autore: Public Domain
Artista:
Editore: Fabbri
Numero giocatori: 2
Durata media: 20 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Scambiare di posto un Gettone e un Pedone del proprio colore su un tavoliere a cerchi concentrici
Categoria: Astratto
Meccanica: Corse
Controllo Aree
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Questo gioco fa parte di: Il Mondo dei Giochi - Fabbri
Nomi alternativi: (Con Ringo)
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 7
Gradimento: 5
Fortuna: 0
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 0
Votanti: 0
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

VAGABONDI è un gioco di percorso che utilizza un tavoliere con 3 cerchi concentrici dal cui centro partono 8 “raggi”. L’incrocio fra raggi e circonferenze fa nascere 25 caselle (fra loro collegate) alle quali se ne aggiungono 4 esterne sulle quali verranno posizionati i pezzi dei giocatori: 1 pedone e un gettone colorati (blu e rosso nella mia copia, ma spesso sono sostituiti da una Torre e da un Cavallo degli scacchi).

Lo scopo del gioco è spostare il pedone nella casella del gettone del suo stesso colore, attraversando il tavoliere, e viceversa: per farlo i giocatori si alternano muovendo uno dei loro pezzi di una casella a turno e sapendo che:

  1. La nuova casella deve essere collegata alla precedente;
  2. Non si può entrare in una casella adiacente ad un pezzo avversario

Vince chi riesce per primo ad invertire la posizione dei suoi due pezzi.

Commento

VAGABONDI è un gioco piuttosto semplice da imparare e da insegnare, ma bisogna poi fare molta attenzione al movimento dei propri pezzi per rallentare il movimento dell’avversario e costringerlo e prendere un percorso più lungo di quello previsto. Se questo riesce ci si potrà precipitare a tutta velocità verso l’obiettivo

Facile a dirsi ma non così semplice da realizzare perché l’avversario avrà lo stesso obiettivo e quindi solitamente ci si “misura” al centro del tavoliere, pronti ad approfittare di un passo falso dell’altro giocatore per infilarsi in una breccia: e allora la partita diventa una corsa verso le caselle d’arrivo.

Certamente c’è di meglio… ma una prova o due vale la pena comunque di farla, soprattutto con dei “giovani” allievi da introdurre al gioco da tavolo.

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