Autore: |
Public Domain
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Artista: | |
Editore: |
Fabbri
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Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 20 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Scambiare di posto un Gettone e un Pedone del proprio colore su un tavoliere a cerchi concentrici |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Corse
Controllo Aree |
Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Questo gioco fa parte di: |
Il Mondo dei Giochi - Fabbri |
Nomi alternativi: |
(Con Ringo)
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 5 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 0 |
Votanti: | 0 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
VAGABONDI è un gioco di percorso che utilizza un tavoliere con 3 cerchi concentrici dal cui centro partono 8 “raggi”. L’incrocio fra raggi e circonferenze fa nascere 25 caselle (fra loro collegate) alle quali se ne aggiungono 4 esterne sulle quali verranno posizionati i pezzi dei giocatori: 1 pedone e un gettone colorati (blu e rosso nella mia copia, ma spesso sono sostituiti da una Torre e da un Cavallo degli scacchi).
Lo scopo del gioco è spostare il pedone nella casella del gettone del suo stesso colore, attraversando il tavoliere, e viceversa: per farlo i giocatori si alternano muovendo uno dei loro pezzi di una casella a turno e sapendo che:
Vince chi riesce per primo ad invertire la posizione dei suoi due pezzi.
VAGABONDI è un gioco piuttosto semplice da imparare e da insegnare, ma bisogna poi fare molta attenzione al movimento dei propri pezzi per rallentare il movimento dell’avversario e costringerlo e prendere un percorso più lungo di quello previsto. Se questo riesce ci si potrà precipitare a tutta velocità verso l’obiettivo
Facile a dirsi ma non così semplice da realizzare perché l’avversario avrà lo stesso obiettivo e quindi solitamente ci si “misura” al centro del tavoliere, pronti ad approfittare di un passo falso dell’altro giocatore per infilarsi in una breccia: e allora la partita diventa una corsa verso le caselle d’arrivo.
Certamente c’è di meglio… ma una prova o due vale la pena comunque di farla, soprattutto con dei “giovani” allievi da introdurre al gioco da tavolo.