Vabanque (2001)
Giudizio complessivo:
Autore: Faidutti Bruno
Colovini Leo
Artista: Casasola Merkle Marcel André
Editore: Winning Moves
Numero giocatori: 3 - 6
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Giocare al casinò
Categoria: Azzardo-Bluff-Scommesse
Meccanica: Posare tessere-pedine-ecc.
Rischiare con dadi-carte-ecc.
Motore: Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.47
Votanti: 789
Classifica: #5094
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: C
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Ci sono numerosi titoli che fanno riferimento ai Casinò ed al gioco d’azzardo, ma VABANQUE ci propone un sistema abbastanza diverso e sicuramente molto interessante. Si può giocare fino a sei e il setup è condizionato dal numero dei partecipanti anche se, indipendentemente dal numero dei partecipanti, il “sistema” è sempre lo stesso: si piazzano sul tappeto un certo numero di tavoli da gioco (grandi tessere quadrate) formando un cerchio, al cui interno si mettono le fiches previste per la manche in corso. Un giocatore farà il banchiere e distribuirà le banconote delle vincite.

I giocatori partono senza un soldo in tasca, con un segnalino da posare su un qualsiasi tavolo (la posizione iniziale è ininfluente) e con le seguenti tre carte in mano:

  • Raddoppio: serve a raddoppiare il valore della “posta” sul tavolo a cui viene assegnate;
  • Baro: serve ad annullare la posta del tavolo a cui viene assegnata;
  • Bluff: non ha nessun effetto, se non quello di creare incertezza e confusione per gli avversari.

Per la prima manche si utilizzano le fiches da 5 milioni: ogni giocatore, a turno, ne prende una dal centro del tavolo (le fiches sono sempre un multiplo dei partecipanti, quindi tutti piazzano lo stesso numero) e la posa su una tessera a sua scelta, e così di seguito finché non sono state assegnate tutte. Subito dopo, e sempre in ordine di turno, tutti devono mettere una delle loro carte (coperta) di fianco ad un “tavolo”, e così di seguito fino all’esaurimento delle carte.

A questo punto i giocatori, ancora una volta in ordine di turno, possono spostare il loro segnalino di un massimo di 4 tavoli in senso orario, cercando ovviamente di raggiungere quelli più ricchi o più “sicuri”. Si girano le carte e si assegnano le vincite (vedere commento per i dettagli), poi si riparte con la seconda manche, lasciando le fiches già conteggiate sui tavoli, mettendo al centro del tavolo quelle del valore più alto (in successione: 10, 20 e 50 milioni) e ripetendo le operazioni già viste (fiches sui tavoli, assegnazione delle carte, movimento dei segnalini e calcolo delle vincite).

La partita finisce dopo il quarto round e viene vinta da chi ha più soldi in tasca.

Commento

La cosa più importante di VABANQUE è capire come si calcolano le vincite, dato che si tratta di un sistema un po’ diverso da tanti altri: ho già spiegato come si piazzano le fiches e come si muovono i segnalini per arrivare ai tavoli più ricchi e cercare di fare un bel mucchietto di… grana. Il problema arriva però nel momento in cui si scoprono le carte assegnate ad ogni tessera:

  • Se non ci sono carte, o se quelle assegnate sono solo dei “bluff”, il giocatore che ha un segnalino a quel tavolo incassa un numero di “bigliettoni” pari al valore delle fiches moltiplicato per 1000: con tre fiches da “5”, per esempio, incasserà 15.000 dollari.
  • Se al tavolo ci sono delle carte “bluff” e delle carte “raddoppio” il valore del bottino si moltiplica per “2” (con una sola carta raddoppio) oppure per “4” (con due carte), per “8” (tre carte) ecc. Ogni giocatore che ha un segnalino su quel tavolo riceve dunque banconote per un ammontare dato dal valore definitivo delle fiches moltiplicato come al solito per 1000. Continuando il nostro esempio, con due raddoppi il giocatore riceverebbe 60.000 dollari.
  • Se invece ad un tavolo sono stati assegnati uno o più “bari” i giocatori che hanno un segnalino non ricevono nulla: si fa ugualmente il calcolo delle fiche e si moltiplica come al solito se ci sono dei raddoppi, ma i soldi andranno ha chi ha giocato la carta “baro” per un ammontare pari al valore del tavolo (fiches e raddoppi) moltiplicato per il numero dei segnalini presenti. Completando il nostro esempio se c’era anche una carta baro al tavolo, due segnalini, i 60.000 dollari di prima diventano 120.000 e vengono pagati a chi ha giocato il baro.

Ovviamente l’accumulo delle fiches di valore più alto su quelle già piazzate sui tavoli nelle manches precedenti fa sì che a fine partita possano essere assegnate anche somme davvero notevoli e tali da stravolgere ogni situazione. Per questo al termine di tutte manche si deve ricalcola l’ordine di turno, con i più ricchi che partiranno per primi ed il più “povero” che avrà sempre l’ultima mossa in ogni fase. Semplice e divertente, ci si torna volentieri per fare un paio di partite in un’ora.

Articoli su riviste:

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