Autore: |
Benjamin Trevor ![]() Thompson David ![]() |
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Artista: |
MacDonald Roland ![]() |
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Editore: |
Osprey Games ![]() |
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Serie: | Undaunted | ||||||
Numero giocatori: | 2 | ||||||
Durata media: | 60 minuti | ||||||
Tipologia giocatori: | Wargamers | ||||||
Ambientazione: | Scontri tattici durante la battaglia per Stalingrado (Luglio 1942-Febbraio 1943) | ||||||
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: |
Controllo Aree
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Scala conflitto: | Tattico | ||||||
Eserciti: | Tedeschi
Sovietici |
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Periodo storico: | Seconda Guerra Mondiale | ||||||
Motore: |
Combattimenti con lancio dado
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | ||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 8 |
Regolamento: | 8 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 8.6 |
Votanti: | 1.655 |
Classifica: | #816 |
Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti
UNDAUNTED STALINGRAD è il quarto “volume” di una serie che può essere indubbiamente classificata un “wargame” nel senso letterale della parola (gioco di guerra) ma non è un vero e proprio gioco di simulazione storica: insomma, è una specie di “ponte” fra i giochi da tavolo e quelli ad argomento militare. Dai primi ha mutuato il sistema del “deck building” per le carte azione, mentre dai secondi ha preso l’ambientazione storica (gli scontri fra tedeschi e Sovietici per la conquista di Stalingrado), le unità militari (squadre di soldati rappresentate da dei gettoni) e il decoro: ogni scenario infatti utilizza un certo numero di grandi tessere quadrate, ognuna delle quali rappresenta un tipo di terreno (pianura, bosco, fiume, edifici, ecc.). Inoltre dei gettoni “obiettivo” sono spesso utilizzati per determinare la vittoria di ogni scenario.
La particolarità di questo quarto volume (oltre alla quantità quasi tripla di componenti rispetto alle tre scatole precedenti) è che si può giocare come “Campagna” ed ogni nuovo scenario è parzialmente dipendente da quanto fatto nel precedente. Dopo aver piazzato sul tavolo le tessere terreno, disposte come indicato, i giocatori estraggono le carte elencate come “in mano” fin dall’inizio per ogni squadra e formano un mazzetto iniziale. Tutte le altre carte “disponibili” in quello scenario vengono divise per tipo ed esposte di fianco alla mappa (riserva) per essere prelevate in seguito.
Ogni carta rappresenta un ufficiale o uno o più soldati appartenenti alle squadre di un Plotone, con il suo armamento: fucilieri, scouts, mitraglieri, genieri, cecchini, artiglieria, aviazione, ecc. Naturalmente ogni “unità” ha un certo numero di applicazioni specifiche (muovere, sparare, ecc.) fra le quali il comandante sceglierà quella che gli sembrerà più utile per metterla in azione. Gli ufficiali hanno invece la scelta fra richiamare in prima linea nuovi soldati (cioè prendere altre carte dalla riserva) oppure fare compiere una seconda azione a qualche unità che ha già agito (riprendendo in mano la sua carta e rigiocandola). Ogni mazzo ha inoltre 10 carte “Fog of War” il cui unico scopo è quello di “intasare” la mano dei giocatori, che dovrebbero eliminarle appena possibile utilizzando una speciale azione dei loro scout.
Lo scopo di ogni Plotone è quello di raggiungere per primo un certo numero di Punti Vittoria (indicati sempre nello scenario) prendendo il controllo delle tessere terreno che contengono i gettoni “obiettivo”. Per farlo devono prima esplorare il terreno utilizzando gli scouts: essi seminano al loro passaggio un gettone su ogni tessera che, da quel momento, potrà essere percorsa anche dagli altri soldati: però ogni gettone posato sulla mappa costringe il giocatore ad aggiungere una carta “Fog of War” al suo mazzo. I fucilieri possono invece avanzare nei territori esplorati e prenderne il controllo con una delle loro azioni, mettendo su quella tessera un apposito gettone, e se essa contiene un obiettivo il Plotone aggiunge il suo valore al totale dei PV guadagnati.
La sequenza di gioco di ogni turno è la seguente:
La partita finisce quando un giocatore accumula il numero di PV richiesto dallo scenario.
Il cuore di UNDAUNTED STALINDRAD, come abbiamo anticipato, sta nelle carte e nella meccanica di “Deck Building” utilizzata prima di giocarle: si tratta in pratica di aumentare pian piano la propria mano iniziale cercando al contempo di sbarazzarsi delle “Fog of War” che costituiscono un inutile “peso” e rischiano di ridurre notevolmente le azioni di ogni turno. Vediamo quindi un po’ meglio i tipi di carte disponibili:
Poi ci sono sempre più carte a disposizione man mano che la campagna avanza: per esempio gli Stuka o i cannoni per bombardare le postazioni nemiche, i Genieri per posare mine, ecc.
Per risolvere tutti i tipi di attacco si segue la seguente procedura:
Al termine di ogni scenario alcune carte eliminate durante il gioco vengono sostituite da altre “declassate” mentre fra tutti i soldati che hanno partecipato allo scontro se ne pescando due a caso da promuovere (hanno più azioni o sono più potenti). In base a chi ha vinto lo scenario si passa al successivo, e così via fino alla fine. Ottimo wargame semplice e per tutti.
Undaunted Stalingrad è il terzo volume della serie e ci propone, come nei giochi che lo hanno preceduto, piccoli scontri tattici fra squadre di sovietici e tedeschi all’interno della città di Stalingrado. Abbiamo già parlato di questo sistema su Balena Ludens (Normandy nel marzo del 2020, North Africa nel giugno del 2021 e Battle of Britain nel marzo del 2024) ma in questo caso dobbiamo premettere che qui stiamo parlando di un “grosso gioco” con il triplo dei componenti rispetto a quelli che lo hanno preceduto, e con regole davvero molto interessanti per eseguire delle vere e proprie campagne di guerra su più scenari.
Terreno e qualità dei soldati inoltre possono cambiare dopo ogni battaglia, così i giocatori dovranno giocare in maniera più realistica per preservare il maggior numero dei loro uomini e farli diventare, dopo ogni scontro, sempre più esperti.
Il gioco è stato ideato per due partecipanti, da 10 anni in su, e un singolo scenario ha una durata che può variare dai 45 ai 60 minuti.
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