UGLY GRYPHON INN (“Griffon Fonffon” per l’edizione francese) è un gioco di carte davvero “ridotto all’osso” e fa parte di una serie chiamata “Micro Game” che la casa editrice francese Matagot ha creato per diffondere giochi “intelligenti” ad un costo davvero molto basso e quindi accessibile a tutti. Si tratta di un gioco “In solitario” ed è composto semplicemente da 18 carte “Cliente” e da un minuscolo pieghevole con le regole.

L’ambientazione è semplice: siamo all’interno di Albergo con Bar in cui si riuniscono personaggi non proprio di… alta classe, ognuno dei quali ha tendenza a molestare gli altri in qualche modo e può arrivare persino a scatenare una rissa.

Ad inizio partita il bar è pieno (5 Personaggi presi a caso dal mazzo) e l’albergo completamente vuoto: lo scopo del giocatore è quello di assegnare ad ogni cliente del bar una camera (in pratica a mettere le carte in colonna, una sopra l’altra) in modo da evitare che i clienti posizionati sopra o sotto la sua camera lo infastidiscano (o viceversa) e qualcuno sia così costretto ad andarsene sbattendo la porta.

Ogni personaggio ha delle caratteristiche (odia i rumori, puzza, non ama i bevitori, ecc.), delle preferenze al bar (birra, cibo, rissa, ecc.) e delle “esigenze” quando viene accomodato in camera. Se queste esigenze vengono disattese il cliente se ne va. Scopo del gioco è avere conservato almeno 2 clienti in albergo senza averne persi 8 o più.

La cosa più divertente di UGLY GRYPHON INN è leggere le caratteristiche dei vari clienti: ci sono quelli che “puzzano” o che non reggono l’alcol, o che russano rumorosamente, ecc. Sistemarli in camera all’inizio non è difficile, ma ogni nuovo cliente che si aggiunge all’albergo fa delle richieste sempre più difficili da accontentare e verso metà partita qualcuno se ne andrà sicuramente sbattendo la porta.

Il “Gigante”, per esempio, ama bere birra ma “puzza” e quando viene alloggiato bisogna verificare che non ci sia già in albergo qualcuno che non sopporta gli odori forti o che le camere non siano occupate (uno sopra l’altro, in sequenza) da tre o più clienti bevitori di birra o consumatori di cibo: se questo avviene il gigante se ne va ma non rivuole indietro i suoi soldi, quindi il suo posto viene preso da uno dei clienti del bar.

La “Suora” è venuta al bar per il cibo ma odia i rumori forti: quando viene alloggiata bisogna inoltre verificare che nel piano sopra di lei ed in quello subito sotto non ci sia un bevitore di birra. Se poi scoppia una rissa al bar (quando si sono accumulati tre clienti su cinque con il simbolo della rissa) la religiosa scappa precipitosamente dall’albergo. E così via per gli altri personaggi.

Da notare che ogni volta che viene aggiunto un cliente all’albergo e si è verificata la sua “compatibilità” in rapporto agli altri ospiti nelle camere, poi si deve rifare la verifica per ogni altro cliente, andando dall’alto verso il basso: le condizioni che avevano permesso di ospitare uno di essi infatti potrebbero essere cambiate, con l’aggiunta di altri ospiti, al punto da costringerlo ad andarsene.