TRIO è un semplice gioco che utilizza 36 carte, in tre sequenze da 1 a 12, con le quali i partecipanti cercano di realizzare dei tris con lo stesso numero. In base ai partecipanti (3-4-5-6) viene distribuito a tutti un certo numero di carte (rispettivamente 9-7-6-5) mettendo le carte restanti (9-8-6-6) al centro del tavolo, coperte.

Attenzione: tutti devono sistemare le carte nella loro mano in ordine crescente dalla più bassa alla più alta e questo è il punto più importante del gioco.

Nel suo turno il giocatore deve cercare di formare un tris girando una o più delle otto carte al centro e/o chiedendo le carte mancanti agli avversari, ai quali però si può soltanto chiedere che mostrino la loro carta “più bassa” oppure quella “più alta”.

Ognuno ha al massimo tre possibilità: se le prime due carte sono diverse il suo turno finisce e si passa al giocatore successivo. Se invece riesce a fare un tris le tre carte vengono posate sul tavolo e il suo turno ha termine, passando al giocatore successivo.

Vince chi per realizza per il suo terzo tris oppure chi ottiene il tris dei “sette”.

La fase più interessante di TRIO è ovviamente quella iniziale di ogni partita, quando si va, un po’ alla cieca, alla ricerca delle carte necessarie per ottenere un tris, un po’ come succede nel gioco delle “Famiglie”.

Poi, man mano che i turni passano e che si prende anche visione delle carte sul tavolo (da memorizzare perché ad ogni tentativo fallito si devono rigirare sul dorso, coperte) i giocatori si liberano delle carte che non possono utilizzare: e arriva il momento che si conosce perfettamente chi possiede le carte necessarie che non potevamo chiedere prima perché erano bloccate.

La fase centrale della partita diventa così una vera e propria corsa al tris per essere i primi a forre il terzo.

Le regole avanzate (per i più esperti) obbligano i giocatori ad avere due tris compatibili: su ogni carta infatti (esclusi i “7”) sono stampati uno o due numeretti e per vincere bisogna fare un tris con uno dei numeri indicati sulle carte di un tris precedente. Quindi può succedere che un giocatore abbia già fatto 3-4 tris “non compatibili” e che venga battuto da un altro con due soli tris, fra loro legati.