Tortuga (2007)
Giudizio complessivo:
Autore: Everaert Vincent
Artista: Romeral Néstor Andrés
Editore: Gigamic
Numero giocatori: 2
Durata media: 20 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Due gruppi di tartarughe in contrasto fra loro
Categoria: Astratto
Meccanica: Riflessione
Motore: Logica-Ragionamento
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 0
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.14
Votanti: 332
Classifica: #9903
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: C
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Prendendo in mano il tubo cilindrico che costituisce la confezione di TORTUGA si ha subito la curiosità di sapere cosa contiene, curiosità che aumenta quando, tolto il tappo, ci scivolano in mano un rotolo ed un sacchetto di stoffa grezza di colore chiaro. Aperto il rotolo vediamo che sulla tela è stato dipinto un tavoliere a forma di isola, costituito da 37 esagoni, circondato dal mare azzurro.

Ma la sorpresa più grande l’abbiamo aprendo il sacchetto lungo e stretto ed estraendo 16 tartarughine di legno con la corazza dipinta da strani segni (non per niente il titolo iniziale era “Tattoo Turtles: tartarughe tatuate): esse sono tutte uguali e vanno schierate nelle caselle con un simbolo, ai due lati opposti del tavoliere: le tartarughe “amiche” si distinguono dalle avversarie perché la loro testa punta verso il campo nemico.

Le regole sono semplicissime: al suo turno il giocatore deve muovere una delle sue tartarughe spostandola “in avanti” in uno dei tre esagoni adiacenti alla testa della tartaruga (avanti dritto, avanti a destra, avanti a sinistra): non né mai permesso spostarsi all’indietro. Tutte le tartarughe hanno due possibilità di movimento:

  1. – spostarsi di una casella;
  2. – saltare una o più tartarughe (se lo spazio al di là del pezzo saltato è libero) proprio come si fa nella “dama”

Si possono saltare pezzi propri o pezzi avversari, ma mai entrambi i tipi nella stessa mossa: a differenza della dama qui i pezzi “saltati” restano sul tavoliere, però quelli avversari vengono rovesciati sul dorso e prendono il nome di “neutralizzati” (o neutri). Nella stessa mossa un giocatore può dunque saltare pezzi propri e pezzi neutralizzati oppure pezzi avversari e pezzi neutralizzati: in entrambi i casi i pezzi neutralizzati devono essere nuovamente girati, ma sta al giocatore decidere se dirigere la testa verso il nemico (e quindi la tartaruga diventa sua) o verso il suo campo (ed allora sarà dell’avversario).

Vince chi riesce a portare una delle sue tartarughe nella casella centrale della riga di partenza dell’avversario. 

Commento

Occorrono 2-3 partite per riuscire a comprendere bene il funzionamento di TORTUGA: tutti infatti si lasciano ingannare dalla “somiglianza” con la dama e programmano le loro mosse in quel modo, dimenticando che i pezzi saltati non vengono tolti dal campo, quindi spesso la tattica del “mi faccio mangiare così gliene mangio due io” non funziona. Tuttavia, come nella dama, è sempre obbligatorio saltare un pezzo avversario se si presenta l’occasione, scegliendo quale se ci sono più possibilità.

Inoltre non bisogna mai scordare che le tartarughe muovono solo in avanti, per cui è necessario programmare bene le proprie “offensive” se non si vuole rischiare di vedere qualche pezzo praticamente bloccato in un angolo del campo e quindi inservibile, e poiché al proprio turno è obbligatorio muovere “qualcosa” si rischia di dovere sbloccare una postazione ben difesa rendendola, vulnerabile. Naturalmente se un giocatore non ha più nessuna possibilità di muovere uno dei suoi pezzi la partita per lui è irrimediabilmente persa.

Le pedine avversarie che vengono saltate devono essere rovesciate sul dorso, come abbiamo visto, ma possono essere raddrizzate da un salto successivo, ed allora si deve prendere una decisione sulla direzione da dare loro: amiche o nemiche? Se è vero che nella maggioranza dei casi è meglio passarle ai propri ordini, ci sono casi in cui conviene invece attribuirle all’avversario per bloccare una manovra pericolosa: ricordate infatti che non è possibile saltare pedine amiche e nemiche nello stesso turno e quindi un “filotto” ben congegnato potrebbe essere spezzato sul nascere proprio convertendo una tartaruga.

In definitiva si tratta di un gioco divertente e veloce (difficilmente una partita dura più di 15-20 minuti) che richiede subito l’immediata rivincita e la possibile “bella”.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Plato 20 2008 Dame Tortue en est toute retournée ! 24 Forget Benoit Recensione dettagliata

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