Top That! (1987)
Giudizio complessivo:
Autore: Hiron Maureen
Artista:
Editore: International Games
Numero giocatori: 2 - 6
Durata media: 30 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Sbarazzarsi di tutte le carte sovrapponendo i colori
Categoria: Carte Speciali
Meccanica: Combinazioni-Allineamenti
Motore: Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 2
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 5.38
Votanti: 17
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Sull’onda del successo di UNO la International Games pubblicò questo TOP THAT che sfruttava un meccanismo abbastanza simile a quello del “fratello”: qui però non si tratta di numeri, perché le carte sono composte da tre fasce colorate e per sbarazzarsene bisogna sovrapporre quelle che si hanno in mano a quelle già in tavola, esposte in una unica fila.

All’inizio della partita ogni giocatore riceve 6 carte e quelle restanti formano il mazzo della “pesca”, da cui ne viene subito estratta una che serve come partenza per il gioco: a partire da essa si creerà una fila di carte sovrapposte per una o due fasce.  

Al loro turno tutti hanno tre possibilità:

  1. – Coprire con due fasce adiacenti di una loro carta le due fasce esterne di quella di partenza o di una delle carte alle stremità della fila: in tal caso il giocatore ha la possibilità di giocare ancora oppure di “passare” senza alcuna penalità;
  2. – Coprire con una fascia colorata la parte esterna dello stesso colore di una delle due stremità della fila: in questo caso il giocatore interrompe subito il suo gioco, pesca una carta dal mazzo e deve passare la mano;
  3. – Passare e pescare una carta dal mazzo.

Ci sono alcune carte che possono complicare la vita agli avversari (vedere quali nel commento) ma in generale vince la mano chi si sbarazza per primo di tutte le sue carte: gli altri giocatori sommano il valore (da 2 a 7) di quelle rimaste loro in ano e segnano il risultato (penalità) su un foglietto. Poi si ricomincia tutto da capo con un nuovo mazziere e si procede in questo modo finché uno dei partecipanti non raggiunge o supera i 50 punti di penalità: il giocatore che in quel momento ha il punteggio più basso viene allora dichiarato vincitore.

Commento

TOP THAT è un classico gioco di combinazioni, ma rispetto ad “Uno”, qui non ci sono numeri ma soltanto colori da accoppiare: anche qui la fortuna ha un ruolo importante, ma non sempre decisivo, perché i partecipanti possono sempre accumulare volontariamente carte in mano per poi giocarle in sequenza non appena arriva il momento giusto.

Nelle prime partite bisogna abituarsi a capire quando vale la pena di giocare certe carte (specialmente quelle con tre bande dello stesso colore) e quando invece conviene tenersele in mano perché si “combinano” con altre (e quindi al momento opportuno se ne possono giocare 2-4 di fila) oppure perché la disposizione delle fasce colorate è abbastanza flessibile: se poi hanno addirittura una fascia “jolly” (che può prendere il posto di un qualsiasi colore) meglio tenersele preziosamente di riserva per provare poi a giocarle per una lunga combinazione.

Ci sono invece altre due carte speciali di cui bisognerebbe disfarsi il prima possibile perché se restano in mano alla fine della partita fanno pagare troppi punti:

  1. - Le carte monocolore “+1”: se giocate esse obbligano immediatamente tutti gli avversari a pescare una carta dal mazzo: non è facile giocarle sovrapponendo due fasce, ma si possono sempre utilizzare sovrapponendone una soltanto (e pescando allora una carta dal mazzo);
  2. – Le carte “Top That”: sono carte come tutte le altre ma sopra alla fascia colorata del centro è stampata questa scritta: i giocatori, a turno, devono cercare di coprila sovrapponendo due fasce del colore giusto, come al solito, ma se non ci riescono devono pescare una carta. Finché c’è un “Top That” scoperto non si possono fare altre azioni se non coprirlo.

Si tratta di un gioco prettamente “familiare” o da praticare fra amici per una partita divertente e senza troppo stress, magari fra lazzi e risate quando le penalità colpiscono gli altri.

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