Tobago (2009)
Giudizio complessivo:
Autore: Allen Bruce
Artista: Boden Victor
Editore: Zoch Verlag
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Caccia al tesoro in nell'isola dei pirati
Categoria: Esplorazione
Meccanica: Corse
Riflessione
Motore: Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 7.1
Votanti: 12.240
Classifica: #656
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Se uno dei vostri desideri nascosti fosse andare a caccia di tesori nascosti in un’isola dei pirati allora TOBAGO è un gioco che potrebbe fare al caso vostro: oltre a tutto la grafica è molto ben curata e ci sono delle miniature di palme, capanne indigene e “severi” Moai che l’arricchiscono, anche se la forma del tabellone (da comporre con tre plance separate) è un po’ strana.

Ad inizio partita i giocatori piazzano casualmente sull’isola le diverse miniature (purché siano ad una certa distanza l’una dall’altra) poi ricevono una Jeep (da posizionare in un qualsiasi esagono del tabellone), 15 “sigilli” dello stesso colore e quattro carte “Frammento di Mappa”, da tenere segrete. Un secondo mazzo costituisce il “tesoro” da cercare e ciascuna delle 41 carte nasconde 1-6 dobloni d’oro … ma due di esse invece sono delle “Maledizioni”.  

Occorre inoltre lasciare sul tavolo lo spazio per quattro colonne di carte, le “mappe del tesoro”, che verranno formate accostando i loro vari “frammenti”: al suo turno il giocatore ha la scelta fra:

  1. – Muovere la sua Jeep di 3 “step” (uno step permette di spostarsi all’interno di un territorio formato da esagoni dello stesso tipo di un numero qualsiasi di caselle o di passare da un tipo ad un altro);
  2. – Giocare una carta Frammento in una della quattro “Mappe” (colonne): queste carte mostrano uno dei luoghi (oceano, spiaggia, savana, bosco, fiume o montagna) oppure una delle miniature (palma, capanna o Moai) e danno delle indicazioni sul dove si trova il tesoro. Per esempio “all’interno della foresta più grande”, oppure “adiacente ad un fiume”, o “a 1-2 esagoni da una palma o da una capanna”, o ancora “il tesoro non è adiacente ad un "Moai”, ecc.

Ogni “frammento” posato in tavola sotto una delle quattro mappe è accompagnato dal sigillo del giocatore che ha effettuato l’operazione e contribuisce a ridurre (per eliminazione) il numero delle caselle in cui è nascosto quel tesoro: per facilitare la cosa si usano appositi cubetti colorati con cui si “marcano” le caselle ancora possibili e, successivamente, si tolgono man mano che i frammenti successivi riducono le possibilità, finché non resta che un solo cubetto. A quel punto inizia la corsa delle Jeep per arrivare sull’esagono del tesoro.

È interessante notare che il primo ad arrivare avrà una priorità di scelta (vedere sotto nei commenti) ma tutti coloro che hanno contribuito a formare la mappa riceveranno una parte del tesoro. La partita finisce quando tutti e quattro i tesori sono stati trovati: chi ha raccolto più dobloni vince. 

Commento

Come avete sicuramente capito dalla descrizione, TOBAGO è un gioco in cui tutti collaborano alla ricostruzione delle quattro mappe, ma la distribuzione delle ricompense non è altrettanto… equa. Abbiamo già visto che ogni carta giocata contiene il gettone di chi l’ha usata: chi arriva per primo sull’esagono del tesoro aggiunge un altro gettone alla fila ed avrà il diritto di “prelazione” sul tesoro. Ecco come funziona il meccanismo:

  1. – Ogni giocatore che ha partecipato alla costruzione della mappa riceve una carta tesoro per ogni sigillo presente. Tutti guardano e memorizzano le carte ricevute, poi queste vengono riunite di nuovo in un unico mazzo a cui si aggiunge una carta in più, mescolando bene;
  2. – Si scopre la prima carta del nuovo mazzetto che viene offerta al giocatore che ha il sigillo più in basso nella colonna di quel tesoro (cioè chi è arrivato per primo sull’esagono del tesoro);
  3. – Se il giocatore accetta l’offerta prende la carta e scarta il suo sigillo;
  4. – Se invece rifiuta l’offerta la carta viene presentata al giocatore che ha il secondo sigillo (sempre dal basso) e così via finché il tesoro non viene aggiudicato a qualcuno oppure, se rifiutato da tutti, viene scartato a fine giro; 

Ogni volta che vien trovato un tesoro si piazzano in campo tre “Amuleti”, uno nella casella davanti ad ogni Moai (il quale subito dopo viene ruotato di un lato di esagono): il primo che arriva su quell’esagono con la sua Jeep se ne appropria e potrà in seguito usare l’amuleto, scartandolo, per:

  1. – eliminare un cubetto dalla mappa (facilitando la scoperta del tesoro);
  2. – giocare una carta “Frammento” extra;
  3. – effettuare un’azione spostamento della sua Jeep (con le solite regole);
  4. – cambiare tutte le sue carte “Frammento” con altre nuove dal mazzo;
  5. – schivare una “Maledizione”.

Le Maledizioni possono apparire durante la spartizione del tesoro ed il loro effetto è di bloccare la distribuzione delle carte tesoro rimaste e di costringere i giocatori che hanno ancora un sigillo in quella mappa a scartare la loro carta tesoro più forte. Usando l’amuleto il giocatore schiva la maledizione e si tiene tutte le sue carte.

Il gioco è molto divertente e costringe i partecipanti ad una scelta oculata delle carte da posare: nessuna può contraddirne un’altra già posata (se, per esempio, una carta dice che il tesoro è nella foresta poi non si può giocarne una che dice che si trova invece fuori dalla foresta) ed è meglio non usare carte che facciano rimanere un solo cubetto di un certo colore in campo perché gli avversari si precipiteranno su quell’esagono. 

Bisogna infine distribuire abbastanza uniformemente i propri sigilli per partecipare la maggior numero di spartizioni, possibilmente avendo dei sigilli nella parte basse della mappa per scegliere prima degli altri. Come si vede non è proprio un gioco da bambini …

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
ILSA Magazine 07 2009 Anteprima 22 Chiarvesio Andrea Recensione breve
Plato 32.5 2010 Mes précieux 12 Cadot Pascal Recensione dettagliata

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