Tiny Epic Galaxies (2015)
Giudizio complessivo:
Autore: Scott Almes
Artista: Bricker Bill
Shulman Benjamin
Editore: Gamelyn Games
GiochiX.it
Devir Games
Numero giocatori: 1 - 5
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Esplorazione interplanetaria
Categoria: Esplorazione
Meccanica: Scambio risorse
Combinazioni-Allineamenti
Motore: Dadi
Nomi alternativi: Winziges Weltall
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 7.33
Votanti: 20.922
Classifica: #361
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: B
Spielbox: B
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Possiamo considerare TINY EPIC GALAXIES un gioco "minimalista", parola molto in voga recentemente e, fino ad oggi, quasi esclusivamente per giochi di carte provenienti dal Giappone. I componenti sono comunque semplici ma robusti ed adeguati allo scopo.

Ogni giocatore riceve inizialmente una carta formato "large" che mostra una galassia colorata e contiene le "piste" necessarie a monitorare l'avanzamento in termini tecnologici, culturali e di ... punteggio. Tutti ricevono anche alcuni segnalini di legno colorato (astronavi e segnapunti) ed una carta "Missione Segreta" che, se soddisfatta a fine partita, regala qualche Punto Vittoria (PV) extra.

Sul tavolo vengono posate la carta "Comando" ed un certo numero di carte "Pianeta". Completano la dotazione 7 dadi, ognuno dei quali ha 6 simboli speciali.

A turno i giocatori lanciano quattro dadi (all'inizio, ma possono aumentare fino a 7 in base all'avanzamento tecnologico) e decidono come usare le azioni corrispondenti. È quindi possibile "muovere" un'astronave in orbita attorno ad un pianeta (per cercare di colonizzarlo nei turni successivi) oppure di atterravi sopra (per sfruttarne "una tantum" il bonus).  

Ogni carta "pianeta" ha anche un certo valore in "PV" e viene catturata dal primo giocatore che la colonizza, ovvero quando la sua astronave completa l'intera orbita (da 3 a 7 caselle a secondo del valore). Per avanzare nell'orbita si usano i dadi che mostrano il simbolo di quel pianeta (ce ne sono di due tipi: Diplomazia e Economia).

I pianeti conquistati vengono messi sotto la propria carta "Galassia" e mostrano solo il bonus ed il valore in PV.

  • per usare i bonus dei pianeti acquisiti (o della galassia di partenza) si usano i dadi con l'apposito simbolo (Colonia);
  • per avanzare con le risorse (Energia e Cultura) si usano i dadi e si contano le astronavi presenti in pianeti con il simbolo scelto;
  • per avanzare tecnologicamente si deve usare un dado Colonia sulla propria Galassia e spendere un numero crescente di punti Energia o Cultura.

Avanzando sulla pista tecnologica si ha diritto a tirare successivamente 5-6-7 dadi ed a utilizzare la terza a quarta astronave. Il giocatore che per primo arriva a 21 PV (fra pianeti e scala tecnologica) fa scattare l'ultimo turno. Si sommano poi i punti delle carte Missione (se riuscite) e vince chi ha il totale più alto.

Commento

TINY EPIC GALAXY è un gioco abbastanza veloce e vivace e quindi può essere apprezzato da tutti. L'ideale sarebbe giocare senza stare troppo a pensarci, cercando di utilizzare al meglio i dadi per fare "dispetti" agli avversari nella conquista dei pianeti o per portar via loro qualche risorsa.

I giocatori più esperti però hanno la tendenza a ... riflettere un po' più a lungo sulle varie possibilità e questo potrebbe allungare il tempo di 30-40 minuti, andando quindi fuori "scopo".

Lanciare dei dadi significa non essere mai certi di ottenere i simboli necessari, e per questo le regole prevedono che sia possibile rilanciarne uno o più ... gratuitamente, la prima volta. Se poi Lady Luck continua a voltarvi le spalle potrete pagare un punto Energia per rilanciare ancora quei maledetti oggettini a forma di cubo.

Altra caratteristica è quella di poter sfruttare il dado appena usato da un avversario pagando un punto Cultura ed eseguendo la stessa azione: questa semplicissima regoletta rende il gioco più fluido e più divertente e spesso modifica situazioni quasi acquisite sui pianeti.

È anche possibile giocare in solitario usando il retro di una delle carte Galassia (chiamata Galassia Canaglia) che viene gestita in maniera "semi-automatica" lanciando i dadi uno ad uno ed eseguendo le relative azioni.  In conclusione un gioco che può piacere a tanti, ma che potrebbe durare oltre il necessario se qualcuno è affetto da paralisi da analisi.   

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
WIN The Game Journal 488 2016 Played for you 35 Recensione breve
Spielbox 2016/3 2016 More than 12000 Kickstarter Backers wanted it 38 KMW (Knut Michael Wolf) Recensione dettagliata
Plato 115 2019 Petite Galaxie, deviendra grande 28 Sanguy Olivier Recensione

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