Autore: |
Moon Alan ![]() |
Artista: |
Delval Julien ![]() Daujean Cyrille ![]() |
Editore: |
Days of Wonder ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Spostarsi in Taxi nel centro di New York |
Categoria: |
Percorso
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Controllo Aree |
Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.9 |
Votanti: | 7.205 |
Classifica: | #1144 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Probabilmente Ticket to Ride (con i suoi numerosi fratelli) è ormai il gioco moderno più venduto al mondo, o per lo meno si contende il primato con Coloni di Catan ed espansioni, ma in ogni caso è quello più “sfruttato” e copiato, visto che esistono decine (se non già centinaia) di adattamenti a ferrovie locali, metropolitane delle città più impensate, paesini sperduti, ecc.
Tuttavia il suo inventore, Alan Moon, continua a sfornare nuove espansioni (sotto l’egida della Days of Wonder) fra le quali sta prendendo piede una nuova serie di giochi molto semplificati, direi per debuttanti: dopo Londra eccoci dunque a New York con TICKET TO RIDE: NEW YORK ed una mini-mappa che riproduce solo il centro della città ed una parte della sua rete viaria, da Brooklin a Central Park e da Chelsea a East Village. Il disegno sulla scatola ci dice inoltre che l’ambientazione è quella degli anni ’60 (c'è persino una specie di Fonzie con i pollici alzati) ma invece di linee ferroviarie qui abbiamo a che fare con delle affollatissime strade: ed infatti le miniature che useremo sono dei taxi con cui ci sposteremo da un quartiere all'altro.
Tutto qui è in formato “ridotto”; oltre alla mappa infatti i giocatori ricevono soltanto 15 taxi (invece delle solite 40-45 carrozze ferroviarie), due “biglietti” (al posto dei quattro abituali) e due carte “Trasporto”. Di conseguenza è ridotto anche il mazzo, con 8 Jolly (dei taxi multicolori) e 36 carte nei colori verde, rosso, blu, arancione, nero e rosa (che riproducono degli autobus).
La meccanica è quella ormai standard per la serie ed al proprio turno si può dunque:
Come negli altri giochi della serie la partita termina quando un giocatore resta con soli 0-1-2 segnalini: tutti eseguono allora l’ultimo turno e si passa al conteggio finale. Vince chi ottiene più punti.
L’intenzione di Alan Moon, nel preparare TICKET TO RIDE: NEW YORK, era molto probabilmente quella di mettere sul mercato un prodotto facilissimo da giocare, adatto a tutti e della durata di 20-25 minuti al massimo: se questo era lo scopo il risultato è stato effettivamente raggiunto. Il ridotto numero di miniature di taxi disponibili serve a tagliare notevolmente i tempi di gioco, oltre al fatto che le linee disponibile sono davvero poche: quindi anche un ragazzino di 8 anni o più è in grado di giocarci ed è possibile proporlo anche a tutta la famiglia o a persone semi-refrattarie al gioco di società.
L’unica novità che troviamo nella scatola è relativa alle "attrazioni turistiche”: sulla mappa ci sono infatti delle località evidenziate da un numero "1" in grande: i giocatori incasseranno così 1 PV extra per ogni attrazione turistica a cui sono collegati. Indipendentemente da quante linee del proprio colore arrivano o partono da un'attrazione, il bonus resta sempre di 1 PV. Come in tutti gli altri giochi della serie ogni “collegamento” effettuato dà subito diritto ad un certo numero di Punti Vittoria (PV): 1 PV per linee da un tratto solo; 2 PV per due tratti; 4 PV per tre tratti e 7 PV per quattro.
A fine partita si sommano i PV ottenuti costruendo vari tratti a quelli ottenuti soddisfacendo le richieste dei biglietti (per esempio il biglietto Central Park-Cinatown vale 8 PV, mentre East Village-Soho ne vale solo 4, ecc.) ed ai bonus per le attrazioni turistiche. A questo totale si deve però sottrarre il valore dei biglietti non completati.
Come scrivevo più sopra si tratta essenzialmente di un gioco per famiglie ed i giocatori esperti (compresi i fan dell’intera serie) non troveranno grande soddisfazione, tuttavia, dato anche il costo contenuto, sembra davvero ideale per un regalo un po’ più nuovo del solito.
Sempre alla ricerca di qualche cosa si nuovo per sfruttare la sua “gallina dalle uova d’oro” (il pluridecorato “Ticket to Ride”), Alan Moon decise di iniziare la produzione di giochi molto semplici e veloci da presentare ad una clientela familiare od occasionale: nel 2018 venne dunque pubblicato Ticket to Ride New York, il primo di quella che potremmo effettivamente considerare una nuova serie dedicata ai trasporti delle grandi Metropoli della Terra. Nel 2019 fu la volta di Ticket to Ride Londra (che abbiamo già recensito nel Dicembre del 2019) e l’anno successivo ecco arrivare Ticket to Ride Amsterdam, non più ambientato negli anni ’60 come i primi due, ma addirittura nel XVII° secolo. Chi fosse poi interessato ad una panoramica completa della serie può andare a leggersi l’articolo che le abbiamo dedicato nel Maggio 2021.
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