Autore: |
Chvàtil Vlaada ![]() |
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Artista: |
Niemeyer Paul ![]() Cortes Richard |
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Editore: |
Eagle Games ![]() |
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Numero giocatori: | 2 - 4 | |||||||||
Durata media: | 150 minuti | |||||||||
Tipologia giocatori: | Da 14 anni | |||||||||
Ambientazione: | Storia della Civilizzazione | |||||||||
Categoria: |
Civilizzazione
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
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Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | |||||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 7 |
Regolamento: | 8 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 7 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.83 |
Votanti: | 19.664 |
Classifica: | #104 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Certamente il set-up di THROUGH THE AGES non è dei più belli da vedere: alcune plance di varie dimensioni, 8-9 mucchietti di carte, qualche manciata di dischetti di legno colorato. Il gioco invece è un piccolo capolavoro di CIVILIZZAZIONE che utilizza soprattutto le carte, adatto però ad un pubblico di giocatori abituali o esperti. Le regole sono di facile lettura, con chiari esempi di gioco, e non presentano particolare difficoltà per chi non si spaventa a vedere più di due pagine di istruzioni.
In pratica la nostra plancia contiene un certo numero di pedine "lavoratori" (gialle) e risorse (blu). Il nostro compito, come suprema autorità, è quello di arricchire materialmente e culturalmente la nostra nazione impiegando al meglio la popolazione affinché sia sempre "operosa e felice", tenendo comunque sotto mano una discreta forza militare da utilizzare in difesa o per attaccare gli avversari se e dove la diplomazia dovesse fallire.
Al set-up i giocatori ricevono 6 carte: Miniera, Fattoria, Religione, Filosofia, Esercito e tipo di Governo (inizialmente tutti sono sotto il Despotismo: in effetti con una popolazione così giovane occorre una certa autorità, giusto?). Alcuni gettoni gialli vengono piazzati subito sulle carte (ad indicare che i lavoratori ci sono e che possono produrre) mentre sulla carta del Governo si posano dei segnalini BIANCHI (Azioni Civili) e ROSSI (Azioni militari).
Al centro del tavolo si dispone una plancia con 13 postazioni (riserva) per accogliere le 13 carte iniziali. Ad ogni turno il giocatore può:
Il tutto facendo attenzione a non spremere troppo i sudditi perché potrebbero rivoltarsi: quindi bisogna ricordarsi di costruire anche edifici che generino felicità (per esempio "Panem et Circensis”) e che l'apposito indice sia sempre adeguato al numero di lavoratori messi all'opera.
Quando tutti hanno terminato le azioni si passa alla fase di produzione e si aggiustano i punteggi di ogni nazione. In particolare aumentano la "conoscenza" (indispensabile per acquistare nuove carte speciali), la "cultura" e la "forza militare".
Ci sono 4 mazzi di carte Civili e 4 Militari: Set-up, Era I, Era II ed Era III, Quando uno si esaurisce viene sostituito da successivo. Al termine del mazzo "Era III" la partita finisce e si dichiara vincitore il giocatore col maggior numero di Punti Cultura.
Nonostante l'apparenza grafica dia una sensazione “leggera" TRHOUGH THE AGES è in realtà un gioco impegnativo. Molte sono le decisioni da prendere e, almeno inizialmente, poche le azioni disponibili.
Nel corso della partita queste azioni (all'inizio 4 Civili e 2 Militari per DESPOTISMO) possono crescere sia in base ad eventuali nuove carte Governo (MONARCHIA per esempio dà diritto a 5 segnalini bianchi e tre rossi), sia con carte Meraviglia (lunghe da costruire ma con indubbi vantaggi per chi riesce a completarle), Militari (solo azioni rosse), ecc.
Chi riesce a salire sensibilmente sulla pista Militare ha anche l'opzione di attaccare i vicini per razziarli e guadagnare riserve extra. Normalmente nella fase produttiva si accumulano risorse sulle relative carte (cibo su Agricoltura, per esempio, da usare per assumere nuovi lavoratori, o minerali sulle miniere, per pagare nuove costruzioni) e nella fase successiva si costruiscono nuovi edifici, si potenziano quelli vecchi, ecc.
L'interattività fra i giocatori è data dalla ... caccia alle carte migliori sul display centrale (chi arriva prima si prende quella che desidera e gli altri si arrangino!), dalla fase POLITICA (si possono avere bonus o malus dalle carte militari) o dalle guerre. Altrimenti ognuno "lavora" sulla propria plancia senza interferire con gli altri.
Fondamentali sono il controllo della felicità e il buon utilizzo delle risorse. Se il livello di felicità accumulato non è abbastanza alto infatti non si possono arruolare nuovi lavoratori e soprattutto si rischia una rivolta, mentre se le risorse immobilizzate sugli edifici produttivi sono troppe il giocatore sarà costretto a pagare pesanti penalità.
Il gioco necessita di un paio di partite per capire bene la meccanica ma soprattutto per conoscere le carte e quindi capire quale sia la strategia adeguata a quel che si possiede o che sia disponibile in quel momento.
Una partita può durare anche a lungo (fino a tre ore in quattro giocatori, se si conoscono già le regole) e necessita di una certa capacità di analisi sia a livello tattico (che azione scelgo ora?) che strategico (questa carta è compatibile con le altre già in mio possesso? Questa combo mi permette di avere Punti Vittoria?) per cui è assolutamente sconsigliata per i più giovani e per giocatori occasionali.
Nel caso di giocatori abituali sarebbe comunque bene che il regolamento venisse spiegato da qualcuno che ha già giocato o che se lo è studiato in dettaglio prima della partita.
Poi venne “Through the Ages” di Vlaada Chvátil, una delle firme più originali e autorevoli fra i creatori di giochi del 21° secolo. La prima edizione di questo gioco s’impose all’attenzione del mondo ludico come uno standard, un vero e proprio capostipite di una fortunata e ormai numerosa “seconda generazione” sullo stesso tema, ma senza la tradizionale competizione territoriale; gruppo a cui potremmo ascrivere anche “Patchistory” e “Nations“, tanto per citare due (ottimi) titoli recensiti da noi in passato.
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