Autore: |
Moore Scott
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Artista: | |
Editore: |
Nuts! Publishing
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Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 240 minuti |
Tipologia giocatori: | Wargamers |
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: |
Wargame gestito con le carte
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Motore: |
Combattimenti con lancio dado
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Grafica: | 8 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 5 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.65 |
Votanti: | 196 |
Classifica: | #6395 |
Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti
THIS WAR WITHOUT AN ENEMY appartiene alla “famiglia” dei wargames a blocchi che è stata a lungo il cavallo di battaglia della Columbia Games: contrariamente ai “fratelli” qui l’autore ha voluto esagerare un po’ troppo con infiniti dettagli per ogni azione del gioco, rendendolo più macchinoso del necessario e quindi meno appetibile. A me piacciono i wargames a blocchi e ne ho una discreta collezione, ma questo mi ha francamente deluso.
I due avversari ricevono sei carte “Azione” ad ogni turno e ne giocano una a turno (contemporaneamente): ognuna di esse permette di attivare da 2 a 4 aree della mappa, (per muovere gruppi di unità) oppure di rinforzare unità indebolite dalle battaglie. Ogni unità può avere da 1 a 4 Punti di Forza (PF) che vengono evidenziate da 1-4 pallini su ogni lato del blocco.
Quando unità delle due fazioni si trovano nella stessa area si deve eseguire un combattimento utilizzando un’apposita plancia per schierare tutti i pezzi: si parte con le cannonante (difensore per primo) poi le scariche di fucileria (con un malus sui tiri), seguite dalle cariche di cavalleria e dai combattimenti corpo a corpo. Ogni unità tira un numero di dadi pari a quello dei “pallini” da lei posseduta e colpisce se ottiene certi risultati con i dadi (da 1 a 3 come indicato sul blocco). Ogni colpo incassato fa ruotare di un lato l’unità bersaglio, riducendo così i suoi PF.
Le condizioni di vittoria variano da scenario a scenario, ma in generale un giocatore vince se ha 3 PV più dell’avversario, ed i PV si ottengono assediando e catturando un certo numero di città sulla mappa (con Londra che vale 2 PV).
THIS WAR WITHOUT AN ENEMY è destinato ai wargamers più scafati perché si comincia subito con la lettura di un regolamento piuttosto impegnativo, dato il gran numero di dettagli che sono stati aggiunti al corpo “base” della serie “a blocchi”: servono quindi un paio di partite di prova solo per imparare le regole e capire come giocare al meglio.
Le unità “realiste” sono sicuramente più forti, sul campo, perché la maggior parte di esse colpisce in combattimento con 1-2-3 (50% del punteggio di ogni dado) contro 1-2 del “parlamentarista”: questo indica già la strategia di base, con il realista che deve attaccare (il suo avversario, tra l’altro, comincia la partita con 1 PV al suo attivo) rischiando però di subire grosse perdite e con il nemico che cercherà di difendersi nelle posizioni più fortificate (costringendo a lunghi assedi il suo avversario) prima di tentare qualche contrattacco di alleggerimento mirato a distruggere le unità indebolite del realista.
La partita, come detto, si gioca soprattutto con la conquista delle città, dove sono le procedure di assedio (lunghe e noiose) ad avere la meglio. Preferisco senz’altro giocare a Richard III (War of the Roses), per restare in Gram Bretagna, prodotto da Columbia.
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Vae Victis (CE) | 154 | 2021 | Nouveautés Hexagones | 4 | Bey Frédéric | Recensione breve |
Vae Victis (CE) | 157 | 2021 | La (belle) guerre du Roi Charles | 22 | Ferreira Sylvain | Recensione dettagliata |