Thirty Years War (DG): White Mountain (1995)
Giudizio complessivo:
Autore: Miranda Joseph
Artista: McElhannon David
Queman Beth
Editore: Decision Games
Numero giocatori: 2
Durata media: N.D.
Tipologia giocatori: Wargamers
Ambientazione: Guerra dei Trent'anni : Battaglia di Praga (Boemia : 9 Novembre 1620)
Categoria: Wargame
Meccanica: Wargame a turni alternati
Scala conflitto: Operazionale
Eserciti: Austriaci
Boemi
Periodo storico: Rinascimento
Motore: Combattimenti con lancio dado
Questo gioco fa parte di: Thirty Years War (DG)
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: N.D.
Regolamento: N.D.
Gradimento: N.D.
Fortuna: N.D.
Difficoltà: N.D.
Valutazione BGG
Voto: 6.82
Votanti: 116
Classifica: #10112

Descrizione

Non sono molti i wargames che trattano questa guerra dal punto di vista prettamente strategico (d’altra parte con più di 250 staterelli e regni coinvolti sarebbe quasi impossibile entrare nei dettagli) ma alcune delle battaglie più famose sono state il soggetto di varie simulazioni. Le più “antiche” (a mia conoscenza) sono quelle pubblicate nel 1976 dalla SPI con il Quadrigame THIRTY YEARS WAR, il quale conteneva quattro mappe e quattro fustelle di unità (una per battaglia), due copie del regolamento ed un doppio foglio con le istruzioni specifiche di ogni scontro.

Le “pedine” sono nel formato classico (13x13 mm), stampate in due colori (rosso e blu) con la silhouette del tipo di unità rappresentata e due valori di cui tenere conto: i Punti di Forza (PF) e la capacità di movimento (in Punti Movimento o PM). Su ogni mappa sono poi ripetute le silhouettes e i nomi di tutte le unità sui relativi esagoni di partenza: basta un poco di pazienza e prendere una alla volta le pedine di ogni schieramento per posizionarle al posto giusto.

La sequenza di gioco di è la seguente:

  1. – Il giocatore di Fase cerca di recuperare eventuali unità disorganizzate lanciando un dado (eventualmente maggiorato per la presenza di un Leader adiacente) ed ottenendo un risultato di “5” o “6”: l’unità viene rigirata sulla faccia a piena forza;
  2. – Fuoco dell’Artiglieria del giocatore attivo;
  3. – Movimento delle unità del giocatore attivo;
  4. – Risoluzione degli eventuali combattimenti;

Poi l’altro giocatore si attiva e ripete le stesse fasi: recupero, artiglieria, movimento e combattimento.  

L’artiglieria può sparare a bruciapelo, oppure a distanze crescenti ma con sempre minore possibilità di fare danni e le unità colpite sono “disordinate” e girate sul lato B (il quale mostra dei valori dimezzati). Le unità di artiglieria sono sempre immobili sul campo, ma possono cambiare schieramento se un’unità nemica vi si sovrappone: il counter viene semplicemente girato a mostrare il nuovo colore.

Il movimento delle unità in Thirty Years War è quello classico: si muovono di un esagono alla volta, con alcuni terreni che possono rallentare o impedire la marcia. I sei esagoni attorno ad una unità “integra” costituiscono la sua “Zona di Controllo” (ZOC) e obbligano eventuali unità nemiche che vi sono entrate a combattere. Un’apposita Tabella mostra i rapporti di Forze possibili (da 1:5 fino a un massimo di 6:1) e l’effetto ottenuto lanciando un dado “D6”: si va dalla Disorganizzazione (girare le unità colpite oi eliminarle se erano già disorganizzate) al “temuto” DX (tutte le unità integre diventano disorganizzate ed eventuali unità già girate vengono eliminate) fino alla eliminazione immediata.

I Leaders sono molto importanti, non solo perché possono aggiungere il loro “valore” ad un combattimento a cui partecipano, ma anche, e soprattutto, perché possono facilitare la riorganizzazione di unità in disordine aggiungendo il loro valore a quello del dado.

Le condizioni di vittoria cambiano da battaglia a battaglia, ma in generale si tiene conto delle unità eliminate o catturate e del livello di demoralizzazione raggiunto da un esercito (che è comunque funzione delle unità eliminate).

Commento

Con WHITE MOUNTAIN si ritorna alle origini della Guerra dei trent’anni, ed esattamente all’8 novembre 1620, nella cosiddetta fase “boema” della guerra: il Regno di Boemia, pur essendo stato governato da oltre 150 anni dagli Asburgo, aveva sempre mantenuto una certa autonomia religiosa.

Quando fu destinato al Regno di Boemia Ferdinando II (cugino dell’Imperatore), fervente sostenitore della Controriforma, alcuni aristocratici buttarono fuori dalla finestra del castello di Praga due governatori imperiali e naturalmente i Cattolici radunarono rapidamente un esercito di circa 30.000 fanti e cavalieri e lo mandarono a… fare giustizia.

Gli insorti scelsero proprio la White Montain (una collina a due passi da Praga) come postazione difensiva, ma furono ben presto sopraffatti dalle forze nemiche che contavano soldati di grande esperienza e motivati anche da motivi religiosi. Al costo di poche centinaia di morti e feriti i Cattolici distrussero circa 5.000 soldati nemici, facendo seguire alla vittoria una “depurazione” di massa dei Nobili boemi.  

In generale le battaglie scelte per THIRTY YEARS WAR sono abbastanza equilibrate, con uno dei due “campi” in superiorità numerica e l’altro con un vantaggio in difesa: dopo un paio di partite di prova i giocatori possono veramente divertirsi a provare nuove tattiche o a sfruttare le caratteristiche del loro esercito.  

Grande importanza viene data all’artiglieria per “ammorbidire” le postazioni difensive del nemico: essa non può eliminare il suo bersaglio ma può disordinarlo, riducendo così del 50% la sua “Forza”, e poiché movimenti ed attacchi avvengono DOPO i bombardamenti spesso si creano uno o due punti deboli nello schieramento nemico dove mandare le unità più forti per cercare di sfondare.

Da notare infine che le unità “rovesciate” non hanno più ZOC e quindi il nemico non è obbligato ad attaccarle: e questo, sapendo che solitamente i due eserciti sono schierati con tutte le unità fianco a fianco, permette di concentrarsi su unità più deboli ed impedire che i leaders possano recuperare quelle disordinate (per farlo esse non devono essere a contatto col nemico)  

Un gioco ancor oggi molto divertente, rapido e con poche complicazioni nelle regole

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Come ho già accennato in precedenza Thirty Years War è un wargame abbastanza semplice, dinamico e divertente ma … troppo vecchio (1976) per essere ancora disponibile dopo pochi anni dalla sua comparsa sul mercato, così la Decision Games (ditta americana che ha acquistato i diritti di tutti i giochi SPI) lo ripropose ne 1995 in una nuova edizione, graficamente più interessante, ma sostituendo la battaglia di Friburgo (davvero poco interessante, come abbiamo visto) con quella della Montagna bianca (White Mountain).

Questa “montagna” è in realtà solo una collina (Bilà Hora) nella campagna Boema, alta circa 350 m slm, ed è attualmente inglobata nell’area urbana di Praga, la capitale Ceca. Con questa battaglia si ritorna indietro nel tempo, alle origini della Guerra dei trent’anni, ed esattamente all’8 novembre 1620, nella cosiddetta fase “boema” della guerra. Il Regno di Boemia era governato da oltre 150 anni dagli Asburgo, i quali non avevano mai provato a attuare leggi anti-Protestanti in quella regione. Quando però elessero come nuovo Re di Boemia Ferdinando II (cugino dell’Imperatore) le cose cambiarono. Egli era un fervente sostenitore della Controriforma, e fra i suoi primi atti ci fu anche il divieto di costruire alcune cappelle protestanti e questo generò il casus belli per la guerra: la cosiddetta “defenetrazione di Praga” Alcuni aristocratici buttarono letteralmente fuori dalla finestra del castello di Praga due governatori imperiali, facendo fare loro un volo di quasi 15 metri. Naturalmente i Cattolici non potevano far finta di niente e radunarono rapidamente un esercito di circa 30.000 fanti e cavalieri, mandandolo a… fare giustizia.

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