Autore: |
Warsch Wolfgang ![]() |
Artista: | |
Editore: |
Nurnberger Spielkarten Verlag (NSV) ![]() dV Games (Da Vinci Giochi) ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 20 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Eseguire sequenze di carte nel giusto ordine... ma senza mai parlarsi. |
Categoria: |
Carte Speciali
Riflessione |
Meccanica: |
Riflessione
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Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.74 |
Votanti: | 33.388 |
Classifica: | #1003 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | A |
Win Magazine: | N.D. |
Difficilmente ho visto un gioco di carte ricevere tanti riconoscimenti come THE MIND, eppure dopo averlo giocato più volte e su tanti tavoli diversi mi sono reso conto che effettivamente il sistema adottato è veramente geniale ed i premi ricevuti sono stati ampiamente meritati. Si tratta di un gioco “cooperativo” in cui però nessuno può parlare agli altri e quindi l’aspetto psicologico diventa prioritario.
Le quattro mini-pagine di regole ci spiegano che la scatolina contiene un mazzo carte numerate (da 1 a 100) più una ventina di carte speciali (12 “Livello”, 5 “Vita” e 3 “Suriken”): all’inizio della partita la “squadra”, in base a quanti sono i partecipanti (da 1 a 4) riceve un certo numero di carte “Vita” e di “Suriken” (queste ultime sono effettivamente le famose “stelle” multilama che abbiamo visto mille volte nei film con i ninja). Poi si sistema il pacchetto delle carte “Livello” che parte sempre da “1” e si arresta a 8-10-12 (in base al numero dei membri della squadra).
La partita inizia dando una carta a tutti: poi inizia la fase di “studio”, con i giocatori che si guardano negli occhi e devono decidere chi sarà il primo a posare la sua carta, sapendo che è obbligatorio metterle tutte in una sequenza che parte da quella col valore più basso. Ad un certo punto, vedendo che alcuni compagni sono indecisi ed altri sono assolutamente fermi nel non giocare, un membro della squadra metterà la sua carta sul tavolo: se nessuno ne ha una di valore più basso la posa è corretta e tocca agli altri e se tutto va bene la carta “Livello 1” viene acquisita.
Se invece la squadra commette un errore (molto facile se ci sono carte di valore piuttosto simile) perde un punto “Vita”, ma il gioco prosegue senza interruzione, scartando però tutte le carte di valore più basso di quella che ha causato lo sbaglio. La seconda manche si giocherà con 2 carte a testa, con la stessa procedura, poi si passa a 3, 4, ecc. Se la squadra riesce a raggiungere l’ultimo livello vince la partita.
La cosa più singolare di THE MIND è l’irreale silenzio che domina sul tavolo durante la fase di posa: i giocatori si scrutano attentamente cercando di capire chi è indeciso e chi è sicuro di non giocare (avendo solitamente carte molto alte): piano piano il campo si restringe fino a che uno dei partecipanti si convince che la sua è effettivamente la carta più bassa, quindi la posa in tavola e subito guarderà i compagni per capire se “ha indovinato”. Un sorriso di soddisfazione accompagnerà allora il viso di tutti se la carta è giusta, oppure una smorfia contrarrà la faccia del compagno che aveva una carta più bassa ma che non aveva osato farsi avanti.
Da notare che arrivare con successo alla fine del Livello 2-3-5-6-8-9 significa ottenere un “bonus” (come indicato sulla carta) e cioè una vita extra o un suriken: quest’ultima carta diventa molto utile quando ci si trova in una impasse e nessuno se la sente di “osare” e posare una carta. Basta allora che uno dei partecipanti alzi una mano per decidere se usare o meno un Suriken: se c’è d’accordo (tutti alzano la mano a loro volta) ogni giocatore deve scartare la carta più bassa, poi la partita continua normalmente.
Un gioco molto “particolare” che lascia un po’ perplessi, guardandolo da fuori, ma che diventa molto coinvolgente quando si partecipa: assolutamente consigliato a tutti.
Esistono editori storici che non hanno mai ottenuto neppure una candidatura allo Spiel des Jahres (basti pensare a GMT Games o a Lookout), altri grandi (come ad esempio Days of Wonder) che ci sono arrivati appena una volta, e altri ancora che in soli 4 anni hanno accumulato già due nomination con un paio di giochi tascabili e semplicissimi, eppure… tutt’altro che banali. È il caso dell’editore tedesco Nürnberger Spielkarten Verlag (NSV per semplicità), che nel 2015 ha lanciato il primo titolo della fortunata serie The Game e quest’anno si è ripetuto con The Mind, un altro card gamecooperativo a dir poco minimale per 2-4 giocatori. Con ogni probabilità, neppure quest’anno riuscirà a portare a casa l’ambito premio (i bookmaker danno in netto vantaggio Azul), ma è sicuramente motivo d’orgoglio per un piccolo editore che fino a qualche anno fa era noto ai più soltanto per la produzione di carte da gioco classiche. Premi a parte, vediamo ora insieme se The Mind, recentemente distribuito in Italia da DV Giochi, meriti davvero l’attenzione ricevuta in questi ultimi mesi.
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