Tea, Scones and Arsenic (2021)
Giudizio complessivo:
Autore: Boucher Pascal
Artista: Boucher Pascal
Oliphante
Editore: Robin Red Games
Numero giocatori: 1 - 6
Durata media: 20 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Mangiare biscotti col tea, evitando di essere avvelenati.
Categoria: Party Games
Azzardo-Bluff-Scommesse
Meccanica: Prese
Motore: Tessere
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 4
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.07
Votanti: 104
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Ogni tanto ci imbattiamo in giochi che avrebbero potuto passare inosservati se non avessimo avuto l’opportunità di provarli, scoprendo che essi ottengono un successo clamoroso in famiglia: è proprio il caso di TEA, SCONES AND ARSENIC, i cui componenti attirano immediatamente l’occhio ed invitano a sedersi al tavolo per provarlo.

La confezione infatti è composta da una scatola di latta e somiglia incredibilmente a quelle dei biscotti, scelta editoriale davvero azzeccata, visto che il suo scopo è proprio quello di contenere sei tipi dei tipici biscotti scozzesi, detti “Scones”, che qui sono fatti di cartone (da de-fustellare) ma che in realtà si mangiano normalmente sorseggiando una tazza di thè. Ed infatti ogni giocatore riceve una piccola plancia che raffigura una tazzina piena di quell’infuso ambrato ed un personaggio: i partecipanti ricevono anche un cucchiaino e tre “zollette di zucchero” (piccole tessere rettangolari bianche).

Al suo turno ogni giocatore prende un biscotto dalla scatola e decide se tenerlo (posandolo sulla sua plancia) o rimetterlo insieme agli altri pagando una zolletta di zucchero: questo perché dietro ogni tessera ci possono essere 0-1-2-3 bottigliette di arsenico, quindi se il biscotto non ne ha nessuna può essere tranquillamente accettato, mentre se contiene del veleno è bene pensarci un po’ su, ma con 2-3 bottigliette è sempre meglio rimetterlo nella scatola.

Se un giocatore accumula una quantità X di Arsenico (dove “X” varia in base al numero dei partecipanti) muore avvelenato, lo dichiara ad alta voce e gira la sua plancia sul lato che mostra… una bara: da quel momento è eliminato dal gioco. Gli atri continuano in questo modo finché non si vuota completamente la scatola. A questo punti i ”sopravvissuti” (se ce ne sono) mostrano i loro biscotti e chi ne ha di più vince. Altrimenti a vincere è l’ultimo rimasto in vita.

Commento

TEA, SCONES AND ARSENIC è un gioco per tutta la famiglia: è facile da imparare e da spiegare, veloce da giocare (raramente si superano i 15-20 minuti) e spesso i partecipanti chiedono il bis immediato (ma ancora più spesso vogliono fare altre partite per prendersi la rivincita).

Non c’è davvero gran che da spiegare, riguardo alle tattiche per il gioco “base”, ma vale comunque la pena di utilizzare le zollette di zucchero solo con biscotti da tre bottigliette oppure quando si è arrivati quasi al limite dell’avvelenamento. Notate che i biscotti rifiutati tornano nella scatola e prima o poi salteranno fuori di nuovo, però se avete annotato mentalmente di che tipo erano, evitate di raccoglierne altri uguali nei prossimi turni.
Esiste una variante che utilizza altri 6 biscotti speciali (uno per tipo) che aggiungono alcune azioni speciali: vi suggerisco di provarlo, ma solo dopo aver fatto almeno una dozzina di partite con il gioco “base”. Una regola opzionale poi introduce l’uso dei “cucchiaini (uno per giocatore) da scartare per costringere un avversario a buttar via il biscotto appena messo sulla sua plancia: e qui chi è capace di bluffare spesso viene “aiutato” dagli altri che, credendo che abbia preso uno “0”, usano il cucchiaino per fargli scartare … un 2 o un 3.

Infine, se proprio non siete ancora “sazi” e se la “teina” non vi darà fastidio dopo cena, quando andrete a letto, potrete anche cimentarvi con il gioco “in solitario”: qui si tratta di mangiare il maggior numero di biscotti prima di essere avvelenati e cercare poi di migliorare il record personale nelle partite successive. Un gioco che consiglio vivamente per passare un’oretta in famiglia (divertendosi soprattutto delle disgrazie altrui), adatto anche i bambini di 7 anni o più. 

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Chi scrive fa parte della categoria dei cosiddetti “giocatori esperti” e normalmente preferisce passare la maggior parte del suo tempo libero studiando e provando titoli di complessità medio-alta. Tuttavia durante qualche serata con gli amici e soprattutto la domenica pomeriggio in famiglia, nipotini inclusi, è necessario trovare qualche titolo adatto a tutti: Tea, Scones and Arsenic è uno di essi, sia per come si presenta, sia per la facilità con cui si imparano e si mettono in pratica le (ridottissime) regole. Pensato per giocatori dai 7 anni in su, si rivela di facile comprensione ed occupa fino a 6 persone per una mezz’oretta o poco meno: è distribuito in Italia da Oliphante.

Data l’ambientazione l’editore non poteva far altro che presentare Tea, Scones and Arsenic proprio in una scatola per biscotti, di latta decorata, al cui interno troviamo 7 fustelle contenenti la maggior parte dei componenti: 6 piccole plance che mostrano una tazza di tè e il busto di uno dei partecipanti, 42 tessere “Scone” in sei diversi tipi, 21 gettoni “Zolletta di zucchero”, 6 cucchiaini e il regolamento multilingue.

Gli “scones” sono dei biscotti di origine scozzese, fatti con una pasta simile a quella delle brioches, e solitamente vengono serviti insieme al tè, con una grande varietà di confetture, creme, miele, ecc. Ci piace sottolineare che quelli inclusi nel gioco (da defustellare) sono di un realismo davvero eccezionale, guardandoli dall’alto, e quindi aiutano moltissimo a creare l’atmosfera.

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