Autore: |
Stegmaier Jamey
|
Artista: |
Bosley Andrew
Brown Rom |
Editore: |
Stonemaier Games
Ghenos Games |
Numero giocatori: | 1 - 5 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Quattro diverse civiltà si spartiscono il Mondo |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
Esplorazione Conquista |
Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Controllo Aree |
Motore: |
Carte
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali Tessere |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 9 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
---|---|
Voto: | 7.45 |
Votanti: | 20.841 |
Classifica: | #282 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | B |
Il sottotitolo di TAPESTRY (“a civilization game”) lascia sottintendere che si tratti dell’ennesimo gioco di espansione di antiche civiltà: aprendo la scatola gli occhi sono immediatamente attirati dalle meravigliose piccole miniature di edifici (che spaziano dalle più umili “capanne “ di legno dei tempi antichi agli edifici futuristici egli anni a venire) e quindi viene effettivamente la voglia di sedersi subito al tavolo per iniziare a giocare.
Poi si sbatte il grugno sul regolamento, veramente stringato nel testo (quattro pagine in totale) e dove la maggior parte dello spazio è occupato da fotografie, esempi e disegni esplicativi. Questo rende molto complicato il corretto apprendimento e solo dopo aver fatto una partita di prova ed innumerevoli verifiche al testo, si comincia a capire davvero il funzionamento del gioco.
Il tabellone (stampato su entrambi i lati per 1-3 giocatori, da una parte, e 4-5 dall’altra) mostra un’area centrale con alcuni esagoni di partenza (diversi per ogni giocatore) e tanti altri vuoti tutto intorno sui quali si inseriranno apposite tessere “Territorio”. Nei quattro lati del tabellone sono stampati altrettanti tracciati sui quali si muoveranno i segnalini dei giocatori per avanzare nelle diverse categorie: Esplorazione, Scienza, Tecnologia e Militare.
Ognuno riceve una plancia “Capital City” (una griglia di 3x3 quadrati “Distretto”, ognuno formato da 3x3 quadrati più piccoli), una plancia “Income” ed una plancia “Civilization” (con le caratteristiche specifiche ed i bonus assegnati a quella civiltà). Quattro segnalini di plastica (un sacchetto giallo per il “denaro”, un funghetto marrone per il “Cibo”, una stella rossa per la “Potenza Militare” ed una specie di ometto grigio per i “Lavoratori”) vengono piazzati su un apposito tracciato sul quale avanzeranno quando si incassano risorse e caleranno quando si spendono.
Al suo turno ogni giocatore decide su quale tracciato del tabellone avanzare, paga le risorse richieste per entrare nella casella successiva e riceve quanto indicato: come azione secondaria, e pagando un’altra risorsa, può ottenere azioni o bonus extra. Ogni tracciato è diviso in quattro “sezioni” ed all’inizio di ogni sezione (a partire dalla seconda) si trova una delle miniature: il primo che la raggiunge se la prende e la posa sulla griglia per coprire alcune delle caselle quadrate. Altre caselle possono essere coperte dai piccoli edifici (la cui base corrisponde ad un quadratino della griglia) che pian piano si spostano dalla propria plancia “Income” alla griglia. Ogni spazio liberato in questo modo permette di ricevere in seguito più risorse e più PV.
Il primo turno del gioco è una fase “incasso risorse” che serve a far crescere i segnalini risorsa sul relativo tracciato ed avere così qualcosa con cui pagare i primi avanzamenti. In seguito i giocatori possono eseguire altre QUATTRO fasi di incasso, ma dopo l’ultima la loro partita termina immediatamente: quindi ad un certo punto possono esserci giocatori che hanno già finito ed altri ancora impegnati nel gioco. Quando tutti hanno terminato si verifica quanti PV sono stati guadagnati e chi ha il totale più alto vince.
Da quanto ho descritto qui sopra si deduce che TAPESTRY non è un gioco di civilizzazione vero e proprio, ma piuttosto un “gestionale alla German” che, come ambientazione, ha l’idea delle grandi civiltà che nascono e si sviluppano.
Sul tracciato delle “Esplorazione” si acquisiscono delle tessere “Territorio” (esagonali) che poi possono essere piazzate sulla parte centrale del tabellone per ampliare le proprie aree di influenza. Come effetto secondario si ottengono delle “fattorie” (miniature) che si prelevano dalla propria plancia per metterle in un singolo quadrato della griglia, liberando così altre risorse “cibo”.
Sul tracciato “Militare” è possibile “conquistare” un nuovo territorio (inesplorato o nemico) per piazzarvi sopra una torre del proprio colore che darà poi PV come conquista. Come effetto secondario si ottengono delle carte “arazzo” (tapestry) e delle “caserme” in miniatura da prelevare dalla propria plancia per essere messe in griglia, liberando così altre risorse “militari”. Inoltre vengono lanciati due dadi “D6” speciali, incassando subito la risorsa indicata da uno di essi (a scelta del giocatore).
Sulla “Scienza” si lancia sempre un dado “D12” speciale che permette di avanzare sul tracciato indicato dal lancio, con la possibilità (o meno) di ottenere il relativo bonus. Come effetto secondario si possono ottenere nuove carte “arazzo”, ricevere PV extra in base alle carte “Tecnologia” possedute e miniature di “depositi” da posare sulla griglia liberando risorse “lavoratori.
Sul tracciato della “Tecnologia” infine si ricevono carte Tecnologia e carte Arazzo, oltre a far PV in base agli avanzamenti negli altri tracciati. Come effetto secondario si ottengono delle miniature “Deposito” da piazzare nella griglia, liberando risorse “denaro”.
Ad ogni nuova fase “Income” si ricevono sempre più risorse e si fanno sempre più PV in base all’avanzamento nei diversi tracciati del tabellone, ma anche PV extra per ogni riga ed ogni colonna completamente coperte sulla propria griglia, quindi il maggior interesse del gioco è proprio quello di arrivare per primi ad un edificio dalla base “larga” per coprire il maggior numero di quadretti nella propria griglia, senza dimenticare che ogni “distretto” completamente riempiuto (9 quadretti) permette di scegliere una risorsa extra da aggiungere al propri tracciato.
Naturalmente resta cruciale la scelta del momento giusto per effettuare una delle quattro possibili fasi “Income” in modo da non farsi “soffiare” sotto il naso da un avversario l’edificio a cui eravamo quasi arrivati. Farlo troppo presto (e senza usare tutte le risorse per ottenere dei vantaggi) potrebbe significare un rallentamento della propria progressione nei turni seguenti, ma farlo troppo tardi nella maggior parte dei casi farà perdere qualche edificio di troppo. Un buon “gestionale” ma a mio avviso non si tratta di un gioco di civilizzazione.
Tapestry in una citazione? “Non vi è progresso senza conflitto: questa è la legge che la civiltà ha seguito fino ai nostri giorni.” – (Karl Marx) –
Tapestry: boom! E scoppia la bomba delle discussioni… ecco a cosa ci siamo abituati finora al solo pronunciare il nome di questo gioco da tavolo, da 1 a 5 giocatori, pubblicato in Italia da Ghenos Games.
Visto che uno dei punti di maggiore discussione è costantemente il prezzo di Tapestry (ci torneremo più avanti), direi che è superfluo dire che i materiali sono di ottima fattura!
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