Autore: |
Zizzi Pierluca ![]() Testini Francesco ![]() |
Artista: | |
Editore: |
ThunderGryph Games ![]() GateOnGames ![]() Cool Mini Or Not (CMON) ![]() |
Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 14 anni |
Ambientazione: | Costruzione di un grande giardino per l'Imperatore cinese |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Posare tessere-pedine-ecc.
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Motore: |
Carte
Tessere |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.35 |
Votanti: | 4.216 |
Classifica: | #917 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti
Quando l’Imperatore cinese Xuanzong della Dinastia Tang decise di costruire dei meravigliosi giardini per la sua città, fece ricorso ai migliori “giardinieri” del suo Regno: in TANG GARDEN i giocatori impersonano i progettisti di questi fantastici giardini e cercano di superarsi per decorarli al meglio.
I materiali contenuti nella scatola sono stati curati graficamente in maniera maniacale per appagare l’occhio dei giocatori, partendo dalle 12 miniature di plastica finemente lavorate (a rappresentare i Personaggi più influenti) per passare attraverso i padiglioni ed i ponti (di cartone e plastica, da montare), gli “sfondi” (tessere da innestare sul tabellone) e le grandi tessere “giardino” di quattro tipi (acqua, piante, terreno e multiuso) che vengono divise per tipo e messe in quattro distinti mazzetti.
I giocatori ricevono un “Personaggio” (miniatura) e la relativa scheda (con tutte le sue caratteristiche), oltre ad una plancia personale che contiene tre file parallele di fori quadrati (acqua, piante e terreno) sulle quali verranno fatti avanzare tre cubi di legno con gli stessi colori (blu per l’acqua, verde per le piante e giallo per il terreno) che permetteranno di ottenere nuovi personaggi o premi in denaro.
Al suo turno ogni giocatore ha due possibilità:
Ogni personaggio ha un “bonus” specifico, che viene attivato in vari modi durante il gioco, ed un bonus “finale” che viene preso in considerazione al termine della partita. Avanzando sulla plancia personale con i tre cubi sarà possibile prendere altri personaggi, spostando però quello precedente sul tabellone e mettendolo con il viso nella direzione di uno dei quattro lati per ottenere i bonus finali.
A fine partita si sommano i soldi guadagnati fino a quel momento con i bonus dei personaggi, con quelli per la maggioranza dei padiglioni, per i ponti installati e per certe combinazioni di alberi, pesci, fiori, ecc. Chi ha più soldi vince.
Una partita a TANG GARDEN è sicuramente molto “coreografica”, con tante miniature da collocare sul tabellone che lo rendono sempre più multiforme. Tuttavia questo “eccesso” di grafica è anche un po’ il difetto del gioco perché alcune icone sono davvero troppo piccole e si leggono a fatica sulle tessere della scenografia.
Inizialmente sul tabellone vengono installate una grande tessera (2x2) con tutti i tipi di terreno (come si fa a Carcassonne) ed una manciata di gettoni che, se coperti da una tessera, daranno diritto ad acquisire una tessera “sfondo”. Ci sono di due tipi di sfondo: i grandi si raccolgono con un tipo di gettone e le piccole con l’altro tipo, ma tutte devono essere immediatamente installate su uno dei quattro lati del tabellone, in apposite feritoie. A fine partita i personaggi che “guardano” quel lato del tabellone ricevono un certo numero di monete a seconda delle icone stampate su queste tessere.
I giocatori solitamente alternano la posa delle tessere “giardino” alla pesca delle carte “decorazione”: le prime infatti preparano il terreno (ed a partire da metà partita fanno raccogliere i gettoni per il montaggio delle scenografie) e le seconde permettono di piazzare i vari tipi di decoro, sempre che ci siano ancora in campo tessere con i simboli giusti.
Dopo i primi turni i giocatori cercheranno di “specializzarsi” un po’ per ottenere i migliori bonus: così chi a fine partita ha la maggioranza dei padiglioni ottiene 12 monete (6 al secondo); ogni ponte installato regala 2 monete; chi ha piantato un certo numero di alberi “diversi” riceve un guadagno proporzionale; alcuni dei personaggi assegnano monete extra se sulla loro visuale ci sono certi tipi di terreno oppure se si sono tenute X carte di un certo tipo; ecc.
I giocatori dunque contribuiscono tutti insieme alla costruzione del giardino, ma ognuno segue degli obiettivi specifici: si tratta di un misto di meccaniche già utilizzate (posa delle tessere, combinazioni di carte obiettivo, piazzamento lavoratori, ecc.) che, tutto sommato, produce un risultato piacevole e divertente, oltre che competitivo. Notare che l’influenza della buona sorte (nella pesca delle carte) potrebbe squilibrare un po’ le partite. Peccato solo per la cattiva realizzazione grafica di quelle piccole icone così difficili da vedere una volta che le tessere sono state infilate nel tabellone.