Spirits of the Rice Paddy (2015)
Giudizio complessivo:
Autore: Du Barry Philip
Artista: Maxwell Jim
Solis Daniel
Editore: APE Games
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Coltivare e raccogliere riso
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 1
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 6.68
Votanti: 980
Classifica: #3777
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

SPIRITS OF THE RICE PADDY ci trasforma tutti nei padroni di alcune risaie e ci chiede di preparare i campi per la semina, inondarli d’acqua per far crescere le piantine e poi raccogliere il riso per trasportarlo nel deposito: chi riesce ad accumulare la maggiore quantità di cereale vince la partita.

All’inizio tutti i partecipanti ricevono una plancia personale che rappresenta i campi a disposizione e che è divisa in 10 settori esagonali: ci vengono anche dati i materiali (due muri e una chiusa) per predisporre subito il primo settore e trasformarlo in una risaia (aggiungendo un gettone “acqua” e una tessera “Piantina di riso”): ognuno ha anche a disposizione un certo numero di “braccianti” e qualche animale.

Sulla destra della plancia vediamo le possibili azioni ed il relativo costo (in braccianti, buoi o oche): i giocatori assegnano contemporaneamente le loro risorse ad ogni azione, poi queste ultime vengono eseguite nella sequenza indicata. Si procede così con acquisto e posa di muretti o chiuse (per creare nuove risaie), eliminazione di rocce e sassi dai campi (grazie ai buoi), eliminazione delle erbacce o degli infestanti, fertilizzazione della risaia, raccolta del riso maturo. Poi i campi vengono inondati e si prosegue con le ultime azioni: maturazione del riso e messa dimora delle nuove piantine.

Il turno si chiude con la possibilità di assumere nuovi lavoratori o acquistare altri animali, tutti pagati con il riso guadagnato. Al termine del settimo round la partita finisce e chi ha raccolto la maggiore quantità di riso vince.  

Commento

Nonostante l’apparente semplicità che i materiali sembrano garantire, SPIRITS OF THE RICE PADDY non è così facile, per lo meno nelle primissime partite, soprattutto perché bisogna abituarsi a… ragionare come degli esperti coltivatori ed è importante capire quando è il momento di inondare le risaie o quando invece serve terreno asciutto per altre operazioni.

Raccogliere il riso maturo è una operazione da fare a terreno asciutto, per esempio, ma le piantine vanno messe nel campo quando esso è inondato; le erbacce o gli infestanti possono essere eliminati solo a terreno asciutto, mentre la crescita delle piantine avviene con l’acqua; ecc.

È necessario dunque programmare la propria partita seguendo questo ciclo dell’acqua: si parte creando una nuova risaia, possibilmente di due o tre esagoni, poi, mentre essa viene allagata per mettere a dimora le piantine, bisognerebbe raccogliere il riso da un altro campo in modo da potere acquistare nuovi lavoratori o animali, con i quali costruire nuovi muretti, eliminare i sassi o disinfestare i campi; ecc.

Il “ritmo” viene scandito da apposite carte “pioggia” che indicano la quantità d’acqua che sarà disponibile nel turno in corso, ma anche eventuali infestanti da inserire nei nostri campi. L’acqua però (sotto forma di appositi gettoni) entra per prima nella piantagione del giocatore primo di mano, il quale allaga i suoi campi e passa i gettoni rimasti al secondo, ecc. Quindi è molto facile che l’ultimo giocatore resti senza abbastanza acqua (o addirittura senza del tutto) e debba … passare il turno senza nuove coltivazioni.

Per determinare il primo giocatore si usano tre carte acquisite ad inizio partita (e successivamente al quarto round) con il meccanismo del Draft: all’inizio di ogni round tutti giocano una carta e chi ha quella col numero più basso parte per primo, con gli altri a seguire in base al valore della carta giocata. Le carte basse dunque assicurano una certa quantità di acqua, mentre quelle alte garantiscono dei bonus più consistenti.

A completare il panorama ci sono alcune tessere “obiettivo”: il primo che raggiunge i requisiti richiesti se ne impossessa e riceve la quantità di riso indicata. Insomma, un ottimo gioco per chi ama programmare le sue partite in maniera logica.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
WIN The Game Journal 495 2016 Played for you 36 Recensione breve

Commenti degli utenti


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