Autore: |
Milburn Simon
Lowther Ayden |
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Artista: |
Ersh Igor
Stern Elias |
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Editore: |
Dranda Games
GiochiX.it |
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Numero giocatori: | 1 - 4 | ||||||
Durata media: | 90 minuti | ||||||
Tipologia giocatori: | Da 10 anni | ||||||
Ambientazione: | Costruire una Sfera Solare per salvare l'Umanità | ||||||
Categoria: |
Civilizzazione
Sviluppo-Ampliamento |
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Controllo Aree Posare tessere-pedine-ecc. |
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Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Combattimenti con lancio dado Dadi |
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | ||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 8 |
Regolamento: | 5 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.18 |
Votanti: | 410 |
Classifica: | #4976 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
SOLAR SPHERE è un gioco di fantascienza in cui i partecipanti devono costruire una “sfera solare” per salvare l’umanità dalla distruzione. Ad inizio partita viene costruito il tabellone (la sfera solare) utilizzando 19 tessere esagonali e 12 tessere “cornice” da assemblare ad incastro. Attorno ad esso si posizionano 8 carte “Luogo”, 2 astronavi “Ribelli”, 6 carte “Equipaggio” e 1 carta “Punteggio” (che spiega come fare punti costruendo le tessere della sfera).
I giocatori ricevono una plancia personale, tre dadi D6 (le “Astronavi”) e 20 cubetti di plastica colorata traslucida (i “Droni” o “Satelliti”), oltre ad alcuni segnalini da piazzare sui tracciati Reputazione e Morale (plancia), sul segnapunti (plancia) e come indicatore di Turno (plancetta “Ordine Turno”). All’inizio di ogni turno si lanciano i tre dadi e si piazzano sulla plancia: l’ordine di turno si stabilisce in base al totale dei punti ottenuti con i dadi, dal più alto al più basso.
I giocatori, a giro; eseguono un’azione spostando una delle loro Astronavi su una delle 8 carte “Luogo” ed eseguendo la relativa azione: prendere risorse (minerali, cristalli o oro); costruire nuovi droni (cubetti da mettere sulla plancia nella casella “attivi”); recuperare i droni utilizzati in precedenza (da Inattivi ad Attivi); costruire una tessera “solare” (pagando le risorse richieste, mettendoci un cubetto sopra ed incassando il bonus indicato); acquistare una carta “Equipaggio” (pagando le risorse richieste) per sfruttarne il Bonus una volta a turno; attaccare le astronavi Ribelli.
Tutte le azioni possono essere “potenziate” mandando insieme all’astronave un Drone (che resta fisso sulla carta e diventa un “satellite”) ma rinunciando ad eseguire l’azione del “Luogo” per quel “giro”: in seguito (quindi anche nei turni successivi) ogni volta che un’astronave si posa su una carta che contiene un suo satellite esegue un’azione potenziata.
La partita termina alla fine del sesto turno, oppure se tutte le tessere della sfera solare sono state “occupate” dai droni: si incassano i punti per le tessere costruite (in base a quanto indicato sulla carta “Punteggio” presa a caso ad inizio partita), si aggiungono i bonus per le Fazioni (vedere commento), i punti Morale e Reputazione e si arrotonda il tutto con eventuali risorse rimaste sulla plancia. Chi ottiene il totale più alto vince.
SOLAR SPHERE è un gioco interessante, ma è stato reso un po’ più complicato del necessario da una cattiva stesura delle regole che rende difficile la prima partita: spesso infatti i giocatori devono districarsi da soli per comprendere il funzionamento di base di alcune azioni, ma una volta superato questo ostacolo tutto torna alla normalità e ci si può concentrare esclusivamente sulle strategie da provare senza bisogno di tornare al regolamento.
All’inizio della partita si hanno a disposizione solo 6 droni “attivi” e le tre “Astronavi” (i dadi D6 colorati) con le quali dobbiamo decidere il tipo di azioni da eseguire, tenendo a mente che se facciamo atterrare su un luogo solo il dado incassiamo immediatamente quanto indicato, ma se lo posiamo insieme ad un drone/satellite non possiamo eseguire l’azione (ma investiamo per avere più vantaggi in futuro).
Quando vogliamo mettere un’astronave in un “Luogo” dove ce ne sono già delle altre (amiche o concorrenti) si deve prima disattivare un drone per avere il permesso di atterraggio, quindi una delle prime operazioni da fare, se tutti i luoghi che ci interessavano sono già occupati, è quella di andare a prendere qualche drone extra dalla riserva o riattivare quelli “inattivi” (nella casella rossa sulla plancia).
All’Inizio della partita è conveniente raccogliere un po’ di risorse per potere poi ingaggiare qualche membro dell’equipaggio: prima lo facciamo e più volte possiamo utilizzarlo. Poi bisogna pensare a costruire degli esagoni “Sfera solare”, non solo per il punteggio finale, ma anche perché si ricevono subito degli “avanzamenti” per il segnalino “Reputazione” e per i quattro gettoni “Fazione” che abbiamo sull’apposita carta vicino alla nostra plancia e che in media possono darci dai 15 ai 30 PV extra a fine gioco: infatti ogni “tris” di punti Fazione diversi (rosso, verde e arancione) assegna 5 Punti vittoria, quindi non bisogna trascurarli.
Senza dimenticare che altri punti “Fazione” si ottengono attaccando (e vincendo) le astronavi Ribelli: per combatterle bisogna mandare l’astronave sull’apposito “Luogo” e dei droni sulle carte del nemico. A fine turno si verificano tutti i combattimenti: se il numero dei droni di ogni carta supera i punti forza dei ribelli (addizionato di 0-1-2 col lancio di un dado speciale) la battagli è vinta ed il Capitano (cioè il giocatore che ha investito più droni) incassa la carta Ribelle e tutti i suoi punti.
I due autori di Solar Sphere (inglesi di Birmingham) hanno creato appositamente una ditta (Dranda Games) per pubblicare i loro primi titoli, fra cui quello che stiamo per recensire e che Giochix.it ha deciso di tradurre e distribuire in Italia. Si tratta di un gioco di “piazzamento dadi” per 1-4 giocatori di 12 anni o più (la cifra indicata sulla scatola, 10 anni, ci sembra un po’ ottimistica, a meno che i ragazzini non abbiano qualcuno che studi le regole per loro, spieghi il gioco e assista i partecipanti nei primi turni).
A parte la prima, le partite hanno una durata ragionevole (circa 70-80 minuti in tre e 90-100 in quattro) ma mettete in conto che quando proverete il gioco per la prima volta potreste incontrare qualche difficoltà nell’interpretazione di alcune regole.
Fortunatamente basterà una partita per capire come girano le cose e scoprire che Solar Sphere in fondo non è poi così complicato: attenzione però a non sottovalutarlo, perché darà comunque filo da torcere ai vostri neuroni.
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