SISIMIZI è un vecchio “classico” di Alex Randolph dove i giocatori, posando delle pedine “formica” sul tabellone, devono collegare fra loro sette formicai prima degli avversari. Nonostante la “veneranda” età (è stato pubblicato nel 1996) il gioco è ancora perfettamente adatto a partite in famiglia o fra amici e non ha perso nulla del suo smalto iniziale.

Il tabellone è stato suddiviso in 9 aree diversamente colorate, ognuna delle quali contiene quattro cerchietti neri (future sedi dei “formicai”): una griglia di cerchi bianchi è stata sovrapposta alla mappa per aiutare i giocatori nella posa delle perdine. Ognuno riceve 60 dischetti di plastica colorata (con una “formica” stampata sulla superficie superiore) e 7 segnalini a forma di fungo (che in realtà rappresentano i “formicai”).

Scopo del gioco è posare per primi i sette formicai e collegarli tutti fra loro con le proprie formiche: per farlo, al suo turno, ogni giocatore può posare dove vuole fino a tre pedine, una sola delle quali può essere un formicaio: questi ultimi, inoltre, possono essere posati esclusivamente sui cerchi contenenti un pallino nero e se ne può mettere al massimo uno del proprio colore in ogni zona.

Se una fila di formiche deve incrociarne un’altra per continuare il suo percorso il giocatore deve spendere l’intera mossa per posare una sua pedina sopra una dell’avversario, senza quindi effettuare ulteriori spostamenti: nel turno successivo potrà ripartire dall’incrocio con il solito sistema. Vince chi riesce a collegare per primo i suoi sette formicai con una fila ininterrotta di formiche del suo colore.

SISIMIZI non è semplicemente un gioco di “corse” per arrivare a collegare per primi i propri formicai, ma anche un gioco di strategia (quali caselle usare per la posa dei formicai?) e di tattica (dove posso piazzare le mie formiche per rallentare gli avversari?). Lo scavalcamento di una linea avversaria infatti rallenta notevolmente la progressione dei giocatori, quindi bisogna creare ogni tanto delle barriere per bloccare una fila troppo rapida: infatti chi ha sempre campo libero davanti a sé solitamente vince la partita.

In pratica è bene iniziare la fila da un formicaio abbastanza vicino ad un paio di pallini di zone diverse, cercando di coprirli il più in fretta possibile con i propri formicai prima che ci arrivi un avversario e ci costringa ad allungare il nostro percorso per raggiungere dei pallini molto più “fuori mano”.

Le formiche invece hanno due funzioni: da una parte servono a costruire un percorso ininterrotto che collega tutti i formicai dello stesso colore, ma dall’altra devono essere usate per bloccare la strada agli avversari costringendoli a fare degli scavalcamenti molto costosi in termini di tempo.

Si parte un po’ prevenuti nella prima partita, considerandolo un gioco… per bambini, ma dopo un paio di sonore sconfitte ci si rende conto che è molto più subdolo del previsto: potete sempre provarlo con i bambini, naturalmente, ma in questo caso vi consiglio di obbligare tutti a creare un percorso continuo (partendo da un formicaio di base) che impedisca ai piccoli di dover pensare strategie troppo complicate per la loro età. In altre parole tutti possono soltanto allungare il loro percorso dirigendosi verso le varie zone e cercando di posare nuovi formicai solo dopo aver raggiunto una casella col pallino.