Autore: |
Knizia Reiner
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Artista: |
Reynaud Jean-Baptiste
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Editore: |
Iello
Mancalamaro |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 20 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Usare combinazioni di carte per abbattere il muro di un castello ed invaderlo |
Categoria: |
Carte Speciali
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Maggioranze |
Motore: |
Carte
|
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.1 |
Votanti: | 1.382 |
Classifica: | #2457 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
SCHOTTEN TOTTEN 2 è il quinto “volume” di una serie inaugurata da Rainer Knizia nel 1999 con Shotten Totten; proseguita nel 2000 con la GMT (che le cambiò nome in Battle Line aggiungendo 10 carte tattiche e la carta “10” ad ogni colore); continuata nel 2004 con una seconda edizione del gioco base, contenente a sua volta le carte tattiche; modificata nuovamente nel 2017, sempre da GMT (con Battle Line Medieval, che vide l’introduzione di 9 carte “Campo di Battaglia” con modalità diverse per conquistare quelle postazioni).
Nel 2019, a celebrazione del ventennale della sua pubblicazione, ecco tornare in campo il gioco base che si ispira alle ultime modifiche di Medieval ed aggiunge un ulteriore livello di difficoltà. I colori sono ora cinque ed il loro valore varia da “0” a “11”; gli “Obiettivi” non sono più 9 ma soltanto 7 e vengono rappresentati da altrettante tessere “Mura”; le carte “Tattiche” passano a loro volta da 10 a 11; vengono aggiunti tre segnalini di legno intagliato che rappresentano dei pentoloni di olio bollente; per finire ci sono due segnalini per indicare che un giocatore è l’assediante e l’altro è l’assediato.
La meccanica non cambia: ogni giocatore riceve 6-7 carte e, al suo turno, ne gioca una dalla sua parte di una delle tessere “mura”, poi pesca una nuova carta, scegliendo se prenderla dal mazzo con i numeri o da quello “tattico”. Le “formazioni” dalle due parti del muro (attaccante ed assediato) cercano di prevalere in ogni tessera “muro” usando una combinazione di carte più forte di quella dell’avversario.
A questa “base” però sono state fatte parecchie aggiunte (vedere Commento), la più importante delle quali riguarda le condizioni di vittoria: l’attaccante infatti vince se riesce a sfondare un tratto di muro oppure se ne danneggia quattro, mentre il Difensore vince se il mazzo delle carte finisce prima che l’attaccante abbia realizzato le sue condizioni di vittoria.
Nel 1999 fu pubblicato il gioco di carte Schotten Totten di Reiner Knizia: era ambientato in Scozia e la sua copertina mostrava un gruppo di scozzesi che se le davano di santa ragione. Il concetto (combinazioni di carte per ottenere delle maggioranze) sembrò così interessante all’americana GMT che nel 2000 decise di farne una seconda edizione, Battle Line: era ambientata però nella Persia di Alessandro il Grande e re Dario, e aggiungeva un pacchetto di carte tattiche, diventando in poco tempo un vero best seller
Nel 2017 fu la volta di Battle Line:Medieval (con una grafica davvero stupenda) che ci trasportava nel Medioevo ed introduceva un nuovo concetto: l’ “Assedio”.
Ed eccoci finalmente a Shotten Totten 2, oggetto di questa recensione: l’autore è sempre Reiner Knizia e il gioco sfrutta tutte le innovazioni già uscite (carte tattiche ed assedi) per riportarci in Scozia, anche se questa volta avremo a che fare con un… Cuoco arrabbiatissimo per un Pollo scappato dalla cucina, il quale tenta di non finire al forno nascondendosi dietro le possenti mura di un castello.
L’editore italiano è Mancalamaro, che ha curato naturalmente anche la traduzione delle regole: il gioco è rivolto ad un pubblico vasto e la scatola dice da 8 anni in su, ma secondo noi (a seguito di qualche test fatto con bambini di quella età) applicando tutte le regole l’età minima dovrebbe essere di 10 anni. La durata di una partita dipende in gran parte da quanto ci mettono i due antagonisti a pensare la mossa successiva, ma si può calcolare una ventina di minuti, permettendo così di fare andata e ritorno e proclamare vincitore chi avrà ottenuto il miglior risultato globale.
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