Autore: |
Rosenberg Uwe ![]() |
Artista: |
Siegmon Lukas ![]() Klemens Franz ![]() |
Editore: |
Frosted Games ![]() Raven Distribution ![]() |
Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Coltivare ortaggi in Islanda |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
Percorso |
Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
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Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.69 |
Votanti: | 3.719 |
Classifica: | #1985 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | B |
Dopo averci fatto giocare con le coltivazioni del Nord della Germania e con la pesca in Norvegia, Uwe Rosenberg questa volta si spinge ancora più a Nord e con REYKHOLT ci trasporta in Islanda per farci conoscere le coltivazioni di ortaggi in serra di questo piccolo villaggio che sfrutta l’energia geotermica di quel territorio vulcanico.
Il tabellone ci mostra 24 caselle “azione”, divise in quattro colonne:
Da notare che la maggior parte delle caselle della prima e della quarta colonna hanno delle bandierine a significare che se ne può scegliere soltanto una a turno (per colonna).
I giocatori ricevono tre dischetti “Lavoratore” e, a turno, ne posano uno sul tabellone, eseguendo l’azione della casella scelta. In questo modo:
Finita la fase “Lavoro” tutti i giocatori raccolgono UN ORTAGGIO da ogni serra che ne possiede ancora qualcuno. Il turno termina con una fase “Turismo” durante la quale si fa avanzare un apposito marcatore (a forma di bottiglia) su una pista formata da “tavole imbandite”: per effettuare un “passo” in avanti da una tavola all’altra si devono pagare uno o più segnalini di un determinato ortaggio, con la possibilità di fare più di un passo alla volta (se si possiedono i segnalini adatti).
In questa fase è anche possibile ottenere un avanzamento gratuito (chiamato “premio”) che non solo non necessita del pagamento dei segnalini indicati ma, al contrario, li fa guadagnare al giocatore. Così accade spesso che un giocatore paghi dei segnalini per avanzare di uno o più tavoli, poi incassi degli ortaggi (premio) avanzando su una tavola per cui non aveva segnalini, ed infine prosegua pagando altri segnalini.
La partita termina dopo 7 turni completi e la vittoria è assegnata al giocatore col marcatore più avanti sulla pista del turismo: in caso di parità vince chi è arrivato per ultimo in quella casella.
Per giocare bene a REYKHOLT bisogna programmare con un po’ di anticipo le proprie azioni tenendo sempre d’occhio la pista del turismo: essa infatti illustra chiaramente cosa serve per poter fare uno o più passi avanti. All’inizio della partita si tratta di avere nella propria azienda UN SOLO ortaggio per ogni avanzamento (nell’ordine: pomodoro, insalata, fungo, cavolo e carota)
Quindi inizialmente non è difficile avere i segnalini giusti per fare anche 2-3 passi in un solo turno, considerando che uno di essi è sempre gratuito e, in aggiunta, regala persino il tipo di ortaggio che ci mancava.
In seguito però si prosegue con DUE ortaggi da pagare per tipo, poi tre, quattro, ecc. fino ad un massimo di sei: e qui naturalmente è necessario prepararsi per tempo, costruendo un congruo numero di “serre”, piantando i pezzi giusti al momento giusto e raccogliendo per tempo i segnalini necessari per l’avanzamento (sia sfruttando le apposite azioni sul tabellone, sia con la successiva fase di “Raccolta” da tutte le serre).
Queste “Serre” sono in realtà delle carte con 3-4-5-6 appezzamenti (quadretti) e se una di esse è completamente VUOTA può essere utilizzata per piantare un ortaggio:
Il “raccolto” avviene invece in due modi diversi:
Alcune carte “servizio” infine possono essere raccolte andando nell’apposita casella del Municipio e scegliendone una fra quelle ancora disponibili: esse permettono di eseguire azioni bonus (se semini in questo turno puoi raccogliere un ortaggio, se acquisti una serra puoi anche seminare un ortaggio, ecc.).
La cosa divertente è che esiste una casella, sempre nella colonna del Municipio, che permette ad un giocatore di “condividere” una carta “Servizio” posseduta dai vicini (di destra o di sinistra): la carta viene messa fra i due giocatori ed il suo bonus può essere usufruito da entrambi.
Il gioco è un “classico” alla Rosenberg, bucolico e campagnolo, ma piuttosto divertente e molto dinamico: buona anche l’interattività fra i giocatori, sia quando si tratta di occupare una casella azione particolare, sia nella scelta di serre e servizi.
Continua l’interesse di Uwe Rosenberg per la vita rurale, diventato ormai un suo marchio di fabbrica insieme alla meccanica del “piazzamento lavoratori”, ma dopo avere esplorato a fondo il suo Paese (la Germania, con Agricola e derivati, Fields of Arle, ecc.), ed essere passato in seguito alla Norvegia (Nusfjord) ecco che ci si sposta ancora più a Nord e con Reykholt si approda sulle coste dell’Islanda. Si tratta di una “prima volta” di Uwe con l’editore Frosted Games e il gioco, uscito ad Essen nel 2018 è stato concepito per 1-4 partecipanti e una durata di circa 60 minuti.
L’ambientazione mette i giocatori nei panni di alcuni agricoltori (ma questa non è una novità con Rosenberg) che coltivano ortaggi all’interno di apposite serre riscaldate con energia geotermica (e come sappiamo l’Islanda è un paese vulcanico e quindi di questa energia ne ha da vendere).
Reykholt esiste veramente, ma si tratta di un piccolissimo villaggio situato nella vallata del fiume Reykjadalsà, nella parte occidentale dell’Islanda: è noto soprattutto per essere stato nel Medioevo un importante centro di studi con le scuole più importanti del Paese, anche sotto l’impulso dello scrittore e poeta Snorri Sturluson. Ma vediamo dalle vostre facce che sapevate già tutto e quindi evitiamo di annoiarvi oltre e passiamo subito all’esame del gioco, anche se dalle ricerche fatte non abbiamo riscontrato alcuna evidenza che a Reykholt esistano veramente delle serre ad energia geotermica per coltivare ortaggi (anche se è certo che ci siano nei dintorni delle sorgenti vulcaniche di acqua calda).
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