Autore: |
Fille Emmanuel
Moisand Martine |
Artista: | |
Editore: |
Gigamic
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Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 6 anni |
Ambientazione: | Regate Veliche ... in famiglia |
Categoria: |
Percorso
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Meccanica: |
Corse
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Motore: |
Carte
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Nomi alternativi: |
Le petite régate
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 1 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.03 |
Votanti: | 264 |
Classifica: | #11708 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Pur essendo basato sulle competizioni fra velieri, REGATTA resta un gioco per famiglie cui possono partecipare anche i più piccoli perché si maneggiano delle carte senza testo ed il loro uso diventa intuitivo e semplice per tutti dopo la prima partita di prova.
I giocatori hanno bisogno di un tavolo sul quale piazzano le due boe bianche della linea di partenza (e di arrivo) e due boe più lontane che indicano dove le barche devono virare per eseguire il circuito completo. I velieri (davvero splendidi da guardare, con lo scafo e l’albero di legno colorato e le vele di stoffa bianca) sono piazzati dietro alla linea di partenza, ben allineati.
Ognuno riceve 5 carte “regata”, mentre il resto del mazzo serve come riserva e viene quindi messo sul tavolo a portata di mano per tutti. Il giocatore di turno sceglie una carta, la piazza davanti alla prua del suo veliero e poi lo muove mettendo la poppa accanto ad una delle frecce stampate e nella direzione della freccia stessa. Poi pesca una carta per rispristinare la sua mano di cinque.
Tocca ora al giocatore successivo, in senso orario, che esegue una mossa simile, e così via tutti gli altri, tenendo però presente che:
Vince la regata chi taglia per primo il traguardo dopo aver percorso l’intero tragitto delimitato dalle boe rossa e verde.
Per godersi al massimo una partita a REGATTA è necessario sapere che spesso è necessario armarsi di pazienza ed attendere le carte giuste e che a volte è preferibile perdere un turno per scartare carte inutili e cercare di averne altre più vantaggiose.
Il movimento del proprio veliero dovrebbe essere fatto in modo da tenersi sempre un ragionevole spazio libero davanti alla prua ma, contemporaneamente, bloccare il percorso più diretto degli avversari e costringerli così a virate inaspettate, allungando così il tragitto e perdendo tempo prezioso.
Le virate alle boe dovrebbero essere fatte passando il più rasente possibile, quindi è fondamentale studiarsi il percorso prima della virata ed adattarlo alla disponibilità delle proprie carte (tipo e quantità): solo in questo modo si eviterà di sprecare carte extra per schivare un ostacolo e riprendere la rotta giusta.
Alcune carte hanno inoltre un disegno ”speciale” da tenere particolarmente da conto:
Un gioco adatto anche ai bambini, soprattutto se i genitori spiegano con qualche esempio come funziona il meccanismo dello spostamento dei velieri e qual è l’uso migliore delle frecce stampate sulle carte. Scoprirete come i nostri piccoli impareranno fin troppo velocemente il miglior uso della loro mano!!!
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Plato | 53 | 2013 | Naviguer c'est coule | 38 | Deseuf Pierre | Recensione dettagliata |
WIN The Game Journal | 416 | 2010 | Played for you | 28 | Recensione breve | |
Plato | 27.5 | 2009 | C'est nous les gars de la marine | 14 | Christen Benoit | Recensione breve |