Rail Baron (1977)
Giudizio complessivo:
Autore: Erickson Thomas
Artista: Non disponibile
Editore: The Avalon Hill Game Company
Numero giocatori: 3 - 6
Durata media: 240 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Creare una rete di Ferrovie negli USA per diventare un ricco imprenditore
Categoria: Economia-Industria-Commercio
Meccanica: Lanciare Dadi e Muovere
Motore: Carte
Dadi
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: N.D.
Regolamento: N.D.
Gradimento: N.D.
Fortuna: N.D.
Difficoltà: N.D.
Valutazione BGG
Voto: 6.62
Votanti: 1.655
Classifica: #3333
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

RAIL BARON è un gioco sulle ferrovie americane: i partecipanti devono spostare il loro treno da una città all’altra nel minor tempo possibile per guadagnare un premio in denaro che aumenta all’aumentare della distanza fra le stazioni di partenza e di arrivo. Poi potranno investire i loro soldi per acquistare Compagnie Ferroviarie o treni più potenti.

Il tabellone mostra l’intera mappa degli Stati Uniti con una serie di città principali (quadretti neri) e di paesi più piccoli (tondini neri): tutte sono collegate fra loro da una “rete” di ferrovie (linee colorate con diversi motivi grafici per non confonderle). L’area è suddivisa in sette diverse “Regioni” (Northeast, Southeast, North Central, South Central, Plains, Northwest e Southwest), ognuna della quali contiene 11 diverse città.

Prime di iniziare a giocare tutti lanciano tre dadi D6 (due bianchi ed uno rosso) e fanno riferimento ad una speciale tabella per capire da quale regione partiranno, rilanciandoli di nuovo subito dopo individuare la città di partenza, sulla quale vengono piazzati un gettone colorato e la pedina “treno” dello stesso colore. La procedura si ripete per trovare la prima città di destinazione, sulla quale verrà posato il secondo gettone colorato, così partenza e arrivo saranno facilmente individuabili.

Poi, a turno, ogni giocatore lancia i due dadi bianchi e muove la sua pedina di tante “stazioni” (pallini o tondini) quant’è il numero uscito: ogni ferrovia utilizzata richiede il pagamento delle “spese di gestione” (pari a 1000 dollari se la ferrovia è ancora della banca, o 5.000 dollari se appartiene ad un altro giocatore). Arrivato alla meta il giocatore consulta un’apposita tabella per incassare una somma di denaro che è proporzionata al percorso effettuato, con un ammontare tanto più alto quanta maggiore è stata la distanza percorsa.

Dopo aver incassato il “premio” il giocatore può investire i suoi soldi acquistando la proprietà di una ferrovia oppure una locomotiva a vapore (4.000 dollari) o diesel (40.000 dollari). Nel turno successivo si lanciano di nuovo i tre dadi per scoprire la destinazione successiva, e si continua così’ finché un giocatore non raggiunge la cifra di 200.000 dollari, aggiudicandosi la partita.

Commento

RAIL BARON è un gioco abbastanza impegnativo, non tanto nelle prime battute, quando tutte le ferrovie sono della banca e quindi si paga una quota molto bassa (1.000 dollari) per poterle utilizzare, ma nella parte “centrale” della partita, quando si devono finalmente spendere i soldi accumulati fino a quel momento per investirli nel miglior modo possibile.

Occorre allora esaminare attentamente quali sono le ferrovie più importanti e più estese (che saranno anche le più costose, ovviamente) con le quali cercare di formare una “rete” da utilizzare per pagare sempre al minimo i propri spostamenti (transitare sulle ferrovie di proprietà costa 1000 dollari a turno) anche quando si tratta di attraversare la mappa da Est a Ovest.

Ed è qui che si creano le basi per la vittoria finale, perché avere sempre una serie di percorsi alternativi a disposizione (fra le ferrovie ancora di proprietà della banca e quelle proprie) permette di non utilizzare le linee degli avversari e quindi di non sborsare troppi soldi.

Ovviamente le ferrovie più estese sono di grande aiuto ma costano parecchio e quindi bisogna accumulare in fretta i soldi per non farsele portar via dalla concorrenza: una volta stabiliti 2-3 percorsi “di proprietà” ci si può poi dedicare all’acquisto delle locomotive:

  1. – Quelle a vapore permettono di tirare anche il dado rosso (in caso di dadi doppi) e quindi di aumentare ogni tanto (e con un po’ di fortuna) la velocità dei propri spostamenti;
  2. – I Diesel invece fanno SEMPRE tirare tutti e tre i dadi, permettendo quindi spostamenti molto veloci in ogni turno, e quindi incassi più rapidi. Il diesel però, con i suoi 40.000 dollari, costa come una delle ferrovie più estese, quindi prima di acquistarlo è meglio avere già creato una buona rete.

Come si vede la fortuna gioca un ruolo abbastanza importante: non solo quando si tratta di preparare il percorso successivo (stazioni troppo vicine danno introiti molto bassi, stazioni troppo lontane dai percorsi principali costano tempo e rischiano di far pagare noleggi di ferrovia troppo elevati) ma anche durante il movimento, quando numeri troppo bassi costringono il giocatore a passare più tempo in viaggio (pagando soldi ad ogni turno). Chi è allergico all’alea è meglio che passi alla serie 18xx.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Per Gioco Anno 2-02 1981 Sul cavallo d'acciaio attraverso gli States 45 Recensione

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