Autore: |
Drover Glenn
|
Artista: |
O'Connor Jacoby
Stegg Gerard Annie |
Editore: |
Forbidden Games
Pendragon Game Studio |
Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Diventare il "Procione Magnate" delal foresta |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
|
Meccanica: |
Commercio-Finanze-Borsa
Scambio risorse |
Motore: |
Carte
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali |
Nomi alternativi: |
Astoria: La ferrovia degli animali
|
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.26 |
Votanti: | 4.893 |
Classifica: | #876 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
La presentazione grafica di RACCOON TYCOON è veramente sontuosa, con delle carte molto grandi dai bellissimi disegni di animali antropomorfi, le tessere con degli edifici costituiti da dettagliate “miniature”, con delle risorse di legno di grandi dimensioni (rispetto allo standard) e con un libretto di regole ben fatto e molto aerato (con una tabella riassuntiva per spiegare l’uso delle tessere), accompagnato da tante illustrazioni.
I giocatori partono con quattro carte “Produzione” ed un capitale di 10 “soldi” (Dollari?): sul tabellone sono indicate le “quotazioni dei sei tipi di risorse disponibili (grano, legno, carbone, metallo, merci e oggetti di lusso) che partiranno tutte dal valore più basso della rispettiva colonna. Sempre sul tabellone sono posati il mazzo di carte delle città (una sarà sempre scoperta e disponibile all’acquisto) e quello delle ferrovie (si scoprono due carte)
Al suo turno ognuno può scegliere se:
Il gioco procede in questo modo finché non si esaurisce uno dei mazzi (città o ferrovie): a questo punto tutti sommano il valore delle città e delle ferrovie in loro possesso ed aggiungono eventuali bonus dovuti alle tessere edificio acquistate; chi ha il totale più alto vince la partita e sarà certamente nominato “Raccoon Tycoon dell’anno” (Procione Magnate dell’anno).
Il vero cuore di RACCOON TYCOON sta nelle carte produzione: è con queste che ci si procurano le risorse e si stabiliscono i prezzi di mercato, quindi vanno giocate con giudizio, sempre con un occhio a cosa stanno raccogliendo gli avversari per evitare di far crescere un prodotto e veder poi precipitare il suo valore perché qualcun altro ha venduto quelle risorse prima di noi! Inoltre avere una buona scorta di denaro in cassa dopo i primi giri è fondamentale per affrontare il resto della partita.
L’altro punto centrale del gioco è infatti l’asta per l’acquisto delle ferrovie: il denaro dei giocatori è segreto, ma stando un po’ attenti si capisce quando gli altri hanno poco contante a disposizione perché hanno speso molto nel turno precedente, e quello è proprio il momento giusto per lanciare un’asta ed aggiudicarsela senza spendere troppo. È molto importante non farsi mai trovare con pochissimi soldi in tasca in un momento cruciale della partita perché molto probabilmente quel “momento” ci costerà la partita.
Le ferrovie sono costituite da “sei serie” di quattro carte che portano lo stesso nome (Tycoon Railroad, Big Bear Railroad, Sly Fox Railroad, ecc.) ed il valore delle loro basi d’asta varia da 2 a 7 monete. Di conseguenza varia anche il numero di Punti Vittoria (PV) che esse assegneranno a fine partita (dai 2 PV della “Skunk Works” ai 4 PV della “Tycoon”): ma quello che è davvero importante è che questi valori crescono in base al numero delle carte di quel tipo possedute. Per esempio con la “Skunk Works” (la ferrovia più “scarsa”) si parte da “2” ma si sale a 5-9-15 PV se si posseggono 2-3-4 carte, mentre la progressione della “Tycoon” (la più importante delle sei) è di 4-9-16-25 PV.
Le carte città invece vengono “preparate” inizialmente nel mazzo in maniera progressiva: le prime quattro valgono 2 PV, le quattro successive valgono 3 PV e così via fino alle ultime quattro che hanno un valore di 5 PV. Tuttavia ogni carta città accoppiata ad una carta ferrovia aumenta di 2 PV il valore della “coppia”, per cui è bene cercare di avanzare in parallelo andando ad acquistare una carta città non appena si è acquisita una ferrovia.
Restano gli edifici: ce ne sono 6 di base (uno per ogni risorsa del tabellone) fra i quali ne vengono presi quattro a caso per l’esposizione iniziale: costano poco (4-6 monete) ma ognuno di essi “regala” una risorsa extra al suo possessore (quando raccoglie quelle del tipo illustrato sulla tessera). Inoltre, spendendo in seguito una cifra tripla esse possono essere voltate sul lato “B” che garantisce 2 risorse extra.
Le altre tessere raffigurano 18 diversi edifici, ognuno dei quali ha un costo differente (da 10 a 40 soldi) ma offre dei bonus specifici: una “tangente” di 5 dollari per ogni asta completata; una tangente di 1 dollaro per ogni merce venduta (del tipo indicato); 1 PV per ogni X dollari nella propria riserva a fine partita; la possibilità di vendere due tipi di risorse nello steso turno, ecc. Ogni tessera inoltre permette di tenere “in magazzino” una risorsa extra oltre le 10 di base.
Il gioco è divertente, facile da insegnare e da imparare e davvero accessibile a “quasi” tutti. Chi odia la “borsa” e le sue variazioni è però consigliato di astenersi: per tutti gli altri vale davvero la pena di provarlo, e la grafica molto invitante contribuisce molto al piacere del gioco.
Raccoon Tycoon (che tradotto nella nostra lingua significa “Procione Magnate”) è stato ideato da Glenn Drover (un prolifico autore americano) e prodotto da Forbidden Games: è indirizzato a 2-5 giocatori di età dai 12 anni in su (anche se sulla scatola è indicato 14+ che riteniamo un po’ esagerato) ed ha una durata di 60-90 minuti, a seconda del numero dei partecipanti
Aprendo la scatola la prima occhiata va naturalmente al tabellone, piuttosto spartano e funzionale, senza alcun disegno particolare, a parte lo “sfondo”, con un paesaggio campestre al tramontare del sole ed un procione armato di piccone sulla strada di casa. Storciamo un po’ il naso ma ci rifacciamo gli occhi subito dopo dando un’occhiata alle carte ed agli splendidi dipinti utilizzati per dar vita ai personaggi (tutti animaletti antropomorfi) ed alle abitazioni.
Il gioco è divertente e la sua meccanica abbastanza standard per essere capita e spiegata facilmente: si utilizzano delle carte per produrre delle risorse e variarne il costo, si vendono per incassare dei bei soldini con i quali investire sulla costruzione di alcune ferrovie, sconfiggendo la concorrenza all’asta azionaria.
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