Autore: |
Valtriani Marco
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Artista: |
Favaro Guido
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Editore: |
Red Glove
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Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | I giocatori raccontano delle storie e gli animali dell giungla li aiutano o li ostacolano. |
Categoria: |
Narrativa
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Meccanica: |
Parlare-Discutere-Inventare
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Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 5 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 5.69 |
Votanti: | 8 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
RACCONTI DEL LIBRO DELLA GIUNGLA è un party game per i bambini (da 8 anni in su) e le loro famiglie. Il tabellone ci mostra i luoghi resi famosi dal libro di Kipling ed i personaggi indimenticabili degli animali della giungla: contrariamente al racconto qui Mowgli non ha nessun ruolo ed i protagonisti sono proprio gli animali, a partire dal branco dei lupi (che sono impersonati dai giocatori), dai loro amici (la pantera Bagheera e l’orso Baloo) e dai nemici (la tigre Shere-Khan e il coccodrillo Jacala).
I giocatori ricevono una carta “Avventura”, tre carte “Spunto” ed un lupo: poi tutti i segnalini dei giocatori sono spostati sulla rupe, sede del branco, mentre ai quattro angoli del tabellone vengono posati Bagheera, Baloo, Shere-Khan e Jacala. A turno i partecipanti mostrano la loro carta avventura, spostano il lupo nel luogo indicato, poi leggono l’inizio del racconto, proseguendo con la loro immaginazione e cercando di inserire i nomi delle carte spunto (che posseggono o che pensano appartenere agli avversari). Infine chiudono il loro racconto leggendo il finale indicato sulla carta.
I punti si ottengono sommando alle carte spunto utilizzate (1 PV) quelli delle carte avventure lette (4-5 PV): per queste ultime bisogna però prima tentare la sorte lanciando un dado D6 ed ottenendo il valore indicato sulla carta. Avere nel luogo in cui si trova il proprio lupo un amico (pantera o orso) significa aumentare di 1-2 punti il valore del dado, avere invece i nemici (tigre e coccodrillo) riduce il valore di 1-2 punti. La partita termina quando appare la carta avventura “Cucciolo d’uomo” e viene vinta da chi ha più punti.
La parte più divertente di RACCONTI DEL LIBRO DELLA GIUNGLA è ovviamente quella in cui i partecipanti cercano di imbastire una storia credibile in base al testo iniziale della loro carta avventura ed alle carte “Spunto” in loro possesso (albero, cespuglio, impronte, roccia, strada, ecc.): è possibile anche cercare nuovi spunti (visto che se ne possono usare fino a tre in ogni racconto, uno solo dei quali può essere il proprio) sperando che siano in mano ad un o degli avversari (che farà 1 PV a sua volta).
Purtroppo l’aiuto degli animali amici dipende interamente da uno “spinner” (freccia che ruota su una plancia) che raramente farà uscire quello che ci serve: l’animale indicato dallo spinner in effetti si può spostare di una casella e se raggiunge il luogo dove si trova il lupo del giocatore di turno lo aiuta (o l’ostacola) al momento del lancio.
Per questo noi abbiamo adottato la regoletta che se lo spinner cade in una delle due caselle vuote il giocatore può muovere un animale a sua scelta (amico o nemico).
Il gioco è divertente se tutti i partecipanti cercano di raccontare storie che… stanno in piedi: spesso infatti si tende a creare storie strampalate solo per poter aggiungere uno spunto che si ha in mano, ma allora tutti gli altri faranno un bel … BUUUUU e lo costringeranno a cambiare il suo racconto.
Quando non c’erano internet, televisori e console, i libri di avventura erano gli unici strumenti in grado di stimolare i viaggi dell’immaginazione verso luoghi lontani e fantastici. Nella seconda metà dell’800, quando il mercato del libro cominciò a raggiungere dimensioni importanti, questo genere letterario divenne molto popolare. In quegli anni, autori del calibro di Jules Verne, Jack London e l’italianissimo Emilio Salgari contribuirono a forgiare l’immaginario collettivo fantastico come, per molti aspetti, ancora oggi lo intendiamo. In questo ristretto olimpo possiamo inserire anche Rudyard Kipling soprattutto quale autore de il “Libro della Giungla“. Un ottimo romanzo portato sul grande schermo da Walt Disney per ben due volte (1967 e 2016).
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