"C'era una volta in un paese lontano lontano ..." così potrebbe cominciare ogni partita di RACCONTAMI UNA STORIA. Il gioco dura 15 turni e ad ogni turno, a rotazione, un giocatore gira una carta "narratore" e ne legge il testo, composto da una frase che continua la storia iniziata precedentemente (cominciando dalla prima carta con "c'era una volta") e da uno stendardo colorato:

• blu per indicare un "Personaggio";
• rosso per le "Azioni";
• giallo per le "Caratteristiche";
• verde per un Luogo;
• viola per un "Obiettivo".

In base al tipo di stendardo uscito gli altri giocatori pescano una carta dal mazzo corrispondente e l'aggiungono alla loro mano (composta da 5 carte, una per tipo): poi ne giocano una coperta (sempre del colore indicato).

Il Narratore mischia le carte, le gira a faccia in su e sceglie quella che più ritiene adatta alla storia che aveva pensato di raccontare, spiegandone le ragioni a tutti e magari aggiungendo un nome o qualche dettaglio extra.

A chi aveva giocato la carta scelta viene dato un gettone Punti Vittoria (PV) preso a caso da una riserva che ne contiene 18 (9 da "1 PV", 6 da "2 PV" e 3 da "3 PV"), poi il turno passa al giocatore alla sinistra del Narratore che gira la seconda carta, legge la frase e mostra il nuovo stendardo.

E così via fino alla quindicesima carta. A questo punto si girano i gettoni guadagnati e chi avrà totalizzato più PV sarà dichiarato vincitore.

RACCONTAMI UNA STORIA non è un gioco competitivo (nonostante i gettoni PV) ed è chiaramente indirizzato alle famiglie, ma in particolar modo ai ragazzini perché li invita a dare libero corso alla loro fantasia, pur mantenendoli all'interno di una storia che pian piano diventa più articolata e definita.

Ad ogni turno i giocatori sono chiamati a scegliere fra due carte della categoria indicata dal Narratore (a volte escono anche due stendardi e si devono quindi fare due scelte) ed ognuno cerca di creare nella sua testa una storia parallela a quella che si sta sviluppando sul tavolo, cercando però di adattarsi a quello che viene letto per evitare che la sua carta venga scartata perché ritenuta poco idonea.

I bambini si appassionano immediatamente al gioco, anche se i più piccoli devono essere "guidati" da un adulto per evitare ... voli di fantasia troppo lontani dal racconto. Mi sembra inoltre un gioco che può essere adottato anche nelle scuole elementari, per esempio, per abituare i bambini a liberare la loro creatività e la voglia di cooperare per portare la favola alla sua conclusione fra le risate ad ogni accostamento un po' audace, magari facendola scrivere alla lavagna.

Fra giocatori adulti la fase di approccio al gioco è piuttosto ...svogliata (le favole ... puff ... roba da bambini!) ma poi la fantasia ha spesso la meglio e si assiste spesso a seri “professionisti” intenti a difendere a spada tratta la loro scelta di "una gallina che viveva in un mercato e che ruba una bicicletta avvelenata"!

Divertente, quindi, ma solo se tutti i partecipanti sono pronti a dare sfogo per una volta alla loro fantasia senza tante remore.