Autore: |
Dalgliesh Tom
Gutteridge Lance Brewster Steve |
Artista: |
???
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Editore: |
Columbia Games
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Serie: | Block Games |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Wargamers |
Ambientazione: | Nord America : Guerra dei Sette Anni (Presa di Quebec : 1759) |
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: |
Wargame a turni alternati
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Scala conflitto: | Operazionale |
Eserciti: | Inglesi
Francesi Uroni Irochesi |
Periodo storico: | Guerra d'Indipendenza Americana |
Motore: |
Combattimenti con lancio dado
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 6 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.94 |
Votanti: | 743 |
Classifica: | #3950 |
La guerra dei 7 anni potrebbe anche essere considerata la prima vera guerra mondiale perché coinvolse tutti i “continenti” ad esclusione dell’Oceania: Europa, Americhe, Africa e India videro infatti scontri armati o grandi battaglie che coinvolsero soprattutto Gran Bretagna e Francia, le due Grandi Potenze emergenti. In particolare nel Nord del continente Americano il conflitto ebbe delle conseguenze che sono rimaste fino ai nostri giorni: i francesi del Marchese di Moncalm e gli inglesi del giovane generale britannico Wolfe infatti combatterono attorno alla città di Quebec una battaglia decisiva che assegnò definitivamente la “Nouvelle France” all’impero Britannico (che gli impose il nome di Canada, dall’irochese “kanata”, che vuol dire comunità).
QUEBEC 1759 è ambientato nella zona che comprende la parte finale del fiume San Lorenzo, la città di Quebec, alcuni villaggi della zona ed il lungo estuario: la mappa del gioco, lunga e stretta, riproduce proprio questa zona, con 8 villaggi e/o città fra loro collegati da stradine e senza alcuna griglia esagonale sovrapposta: il movimento delle truppe si esegue infatti “da luogo a luogo”. I giocatori ricevono una serie di blocchi di legno (rossi per i Britannici e neri per i Francesi) sui quali dovranno essere applicati gli adesivi con il simbolo delle unità in gioco e le loro caratteristiche: resteranno però alcuni blocchi senza adesivo, considerate dei “Decoy” (false unità) per confondere il nemico
Ogni unità è caratterizzata dal nome del suo comandante, da un simbolo e da una serie di quadratini sui quattro bordi del blocco che indicano la sua “Forza” attuale: tutte le unità iniziano la partita a piena forza (con il numero massimo di quadratini sul lato in alto) ma nel corso della battaglia possono scendere di valore in base ai colpi subiti.
Le truppe inglesi vengono schierate tutte sull’isola d’Orleans (di fronte alla città) mentre le quattro unità “Flotta” del giocatore britannico stazionano sul tratto di estuario subito a valle di Quebec (uan specie di grande lago chiamato Bason). Il giocatore francese ha invece l’arduo compito di schierare le sue unità dove meglio crede per presidiare Quebec ed i villaggi che circondano l’isola di Orleans, sapendo che dovrà difendere le quattro zone dove potrebbero sbarcare le truppe britanniche
Gli inglesi possono trasportare fino a quattro unità per turno con i loro velieri e farle quindi sbarcare in una zona qualsiasi del Bason, ma la riuscita dello sbarco dipenderà dalle forze che troveranno ad attenderli in difesa dell’area scelta per lo sbarco: naturalmente non si tratta di una decisione da prendere alla leggera perché uno sbarco mal riuscito potrebbe danneggiare irrimediabilmente molte preziose unità. Da notare che entrambi i giocatori devono dare ad ogni turno un ordine “scritto” (e segreto) ad un solo dei loro gruppi, indicando il numero di unità che intendono muovere, la zona di partenza e quella di arrivo: i due ordini vengono poi rivelati in contemporanea effettuando subito i movimenti indicati.
Se dopo i movimenti ci sono unità nemiche nello stesso luogo si dà vita ad una battaglia e tutti i blocchi delle due formazioni vengono rivelati, eliminando gli eventuali “Decoy”: poi si schierano le unità rimaste in campo in tre colonne (destra, centro e sinistra), mettendo in riserva eventuali unità extra.
Le battaglie cominciano tutte con il difensore che, per primo, tira tanti dadi per ogni sua unità quanti sono i “quadratini” che essa mostra: ogni risultato di “6” assegna un colpo alle unità attaccanti che si trovano nella stessa colonna. Se poi l’attacco è uno sbarco il difensore nel primo round raddoppia il numero dei dadi delle sue unità (nel regolamento originale invece si usava il numero di quadratini ma si colpiva con “5 e 6”). Incassate le perdite l’attaccante può rispondere al fuoco usando anch’egli un numero di dadi pari ai quadratini delle sue unità (che potrebbero però essere state indebolite dalla prima scarica del difensore e quindi tirare meno dadi del previsto) e si procede in questo modo, alternando i tiri, finché:
Quando una delle due fazioni non ha almeno tre unità per formare uno schieramento da battaglia lo scontro si considera una semplice “scaramuccia” e viene gestito in maniera leggermente diversa: si rivelano infatti tutte le unità ma non si formano delle colonne, mentre la procedura dei tiri e delle ritirate resta la stessa.
Vince l’Inglese se riesce a conquistare Quebec entro il turno 16, altrimenti la vittoria va al francese.
Il giocatore Britannico deve iniziare la partita a QUEBEC 1759 con uno sbarco ed ha quattro possibili “bersagli”: due di essi (Montmorency e Beauport) sono, almeno in teoria, abbastanza abbordabili perché Il Francese non può permettersi di disperdere troppo le sue forze, ed in particolare deve usare con accortezza le sue truppe regolari, quindi tenderà a proteggere soprattutto St.Charles (la città più vicina a Quebec) e Levis (sull’altra sponda del San Lorenzo).
Cinque volte su dieci la scelta iniziale dell’inglese cade proprio su Levis perché se riesce a creare una testa di ponte con le prime quattro unità potrà facilmente rinforzarle per almeno un paio di turni, portandole a 12, prima di avanzare su Etchemin e da lì minacciare direttamente sia Quebec che il villaggio di Cap Rouge (importante per il Francese se vuole conservare le milizie di Montreal).
Ovviamente il peso dell’attacco è tutto sulle spalle degli inglesi, i quali dovranno prendere dei rischi per poter sfondare ma possono contare su un maggior numero di unità: quelle eliminate però non tornano più in gioco e quelle indebolite possono rinforzarsi solo prendendo “quadratini” da altre unità, quindi la scelta dello sbarco iniziale è davvero importante.
L’esercito francese è indubbiamente inferiore sia numericamente che qualitativamente (le unità regolari infatti lanciano solo tre dadi, mentre quelle inglesi partono con quattro) e quindi dovrà adottare una strategia soprattutto difensiva. Inoltre Montcalm dovrà tenere conto del fatto che una parte non indifferente delle sue milizie sarà presto costretta alla ritirata (una milizia per ogni nuova zona conquistata) quindi dovrà adottare una tattica fatta di scontri brevi (più che altro per indebolire qualche regolare inglese) dando la maggior parte delle perdite alle milizie (lasciandole quindi con un solo quadratino) per preservare le forze regolari e scartare unità quasi inutili ad ogni nuova conquista dei Britannici.
I Francesi hanno tuttavia delle buone “frecce” al loro arco: per prima cosa lo sbarco inglese potrebbe costare al nemico parecchie perdite e le unità molto deboli dovranno ritornare all’isola di Orelans per rinforzarsi, spesso a spese di altre unità; inoltre se gli inglesi arrivano da sud e conquistano St. Charles, il successivo attraversamento del fiume che separa il villaggio da Quebec viene considerato come un altro sbarco (quindi doppio tiro di dadi per il difensore); infine ci sono gli indiani, l’unità più forte in assoluto di tutto il gioco, che può effettuare raids contro le unità nemiche (indebolendole) o spiare chi occupa un gruppo inglese.
Quebec 1759 è uno dei titoli che mi sento di consigliare quasi ad occhi chiusi anche a chi non pratica i wargames: le regole non sono tante e in una mezzoretta si riescono leggere senza problemi, ma serve poi almeno una partita di prova per “digerire” eventuali punti non ben chiari.
La guerra dei 7 anni potrebbe anche essere considerata la prima vera guerra mondiale perché coinvolse tutti i “continenti” ad esclusione dell’Oceania: Europa, Americhe, Africa e India videro infatti scontri armati o grandi battaglie che coinvolsero soprattutto Gran Bretagna e Francia, le due Grandi Potenze emergenti.
In particolare nel Nord del continente Americano il conflitto ebbe delle conseguenze che sono rimaste fino ai nostri giorni: i francesi del Marchese di Moncalm e gli inglesi del giovane generale britannico Wolfe infatti combatterono attorno alla città di Quebec una battaglia decisiva che assegnò definitivamente la “Nouvelle France” all’impero Britannico (che gli impose il nome di Canada, dall’irochese “kanata”, che vuol dire comunità).uebec
Superiori di numero, e con l’ausilio della flotta, gli inglesi sbarcarono a più riprese sul territorio nordamericano, rimontarono il fiume San Lorenzo e sconfissero le forze francesi ed i nativi americani loro alleati (che da ora in poi chiameremo indiani) dopo avere scalato a sorpresa una scogliera reputata inattaccabile per sbucare nella piana di Abraham: qui, in campo aperto, la loro migliore preparazione tattica ebbe la meglio sui regolari francesi e le milizie locali.
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Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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