Autore: |
Burm Kris ![]() |
Artista: |
Lu'cifer
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Editore: | |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Colelgare due lati opposti del tabellone esagonale con i propri pezzi. |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
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Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.79 |
Votanti: | 1.889 |
Classifica: | #2628 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Probabilmente PUNCT, pur essendo un gioco astratto di valore superiore alla media, è il meno interessante della intera serie "Progetto GIPF". Da un lato infatti ricorda troppo il gioco dell'HEX con il suo tabellone esagonale e la necessità di collegare fra loro due lati opposti. Dall'altro inoltre la posa dei pezzi è un po' più "contorta" rispetto ai giochi precedenti.
Inizialmente i giocatori possono posare liberamente sul tabellone i loro triomini (6 per ognuna delle tre forme: dritto, ad angolo e a triangolo) cercando di allinearne il maggior numero possibile per collegare in fretta i due latti opposti dell'esagono.
Tutti i pezzi sono stampati con tre pallini "scavati" in alto e tre "sporgenti" in basso (per incastrarli nei fori del tabellone. Uno dei tre pallini in alto è inoltre colorato di bianco o di nero (sono i "Punct" che danno il nome al gioco) e questa distinzione serve in seguito per:
Chi riesce a collegare i due lati opposti dell'esagono con una fila ininterrotta di pezzi del suo colore (la fila deve essere guardata dall'alto, i pezzi sottostanti non contano) vince la partita.
La parte più interessante di PUNCT è la posa dei pezzi su più livelli. Un pezzo che ne copre un altro, anche solo parzialmente, non solo interrompe infatti la continuità della linea di collegamento, costringendo l'avversario a creare delle derivazioni per riprendere il cammino, ma lo blocca definitivamente.
Inoltre le sovrapposizioni si possono fare esclusivamente "in piano": per andare a livello 2, per esempio, il nuovo pezzo deve avere i pallini "sotto" tutti appoggiati ad altri pezzi sul pian terreno, mentre il punct si deve posare su un pezzo del suo stesso colore.
E così via per i livelli superiori, sempre più difficili da realizzare per mancanza di "ripiani" che possano supportare quelli da sovrapporre. Quindi spesso conviene verificare se non sia meglio aprire una nuova strada con una semplice "deviazione" (mettendo cioè un nuovo pezzo in campo adiacente ad altri già posati per ripristinare un collegamento interrotto).
Naturalmente verso metà partita diventerà sempre più difficile avere a disposizione il pezzo "giusto" (della forma giusta e col punct nella posizione necessaria) perché ne sono già stati utilizzati parecchi. E quindi ... bisogna comunque ingegnarsi.
PUNCT è meno istintivo dei suoi "fratelli" ed è stato accolto perciò con meno entusiasmo, nonostante i pezzi siano della solita plastica pesante e "granitata" veramente di alta qualità. Il tabellone invece non è qualitativamente all'altezza del resto, come negli altri giochi, del resto. In conclusione un buon gioco che però non entusiasma.