Autore: |
Canetta Marco
Niccolini Stefania |
Artista: |
Nikulin Ivan
|
Editore: |
Explor8
|
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Scontri di velieri pirata nelle acque delle Antille |
Categoria: |
Astratto
|
Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Controllo Aree |
Motore: |
Tessere
|
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
---|---|
Voto: | 6.99 |
Votanti: | 115 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
---|---|
Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
PIRATES UNDER FIRE è il classico gioco “astratto” rivestito con una ambientazione ad hoc ma è stato realizzato con materiali molto belli graficamente utilizzando cartone di grosso spessore. Prima di iniziare la partita bisogna preparare il “campo di battaglia” (o meglio il tratto di mare dove i nostri pirati si daranno battaglia) utilizzando quattro plance quadrate e due più piccole: tutte sono stampate su entrambi i lati e possono dunque essere piazzate in varie combinazioni ad ogni nuova partita.
Ogni plancia è suddivisa in caselle quadrate (3x3 le quadrate e 3x1 le rettangolari) e si formerà così una griglia di 7x6 caselle: metà di esse sono di colore azzurro e le altre di colore blu, gli stessi colori usati per le tessere dei velieri (27 per ogni giocatore). Ogni casella del tabellone contiene un disegno (icona) che permette di eseguire certe azioni quando viene coperto da una nave:
I giocatori mescolano le loro 27 tessere, ne tolgono 9 a caso (che mettono da parte) e ne pescano tre dalle 18 restanti per costituire la loro mano di partenza. A turno i due avversari scelgono una nave e la piazzano sul tabellone rispettando due regole fondamentali: ogni nave può essere piazzata in una casella della prima riga della propria metà-campo oppure adiacente ortogonalmente ad una tessera già in campo.
La partita termina quando alla fine di un turno il secondo giocatore non ha più tessere nel suo mazzo oppure se un giocatore non può più piazzare una nave in accordo con le regole.
A questo punto si calcolano i punteggi in base a tris o poker di navi adiacenti (in linea o colonna) che hanno lo stesso valore (da 1 a 9) o a navi in scala (cioè con i numeri che si succedono senza salti, come 2-3-4-5-6, ecc.). A questo punto si aggiungono le stelline guadagnate durante la partita e si sottraggono le mine che sono state tolte dal campo. Ogni nave posta nella metà-campo avversario aggiunge 1 PV ed alcune navi mercenarie (acquistabili durante il gioco) possono dare PV extra. Chi ottiene il totale più alto vince la partita.
Tutti gli amici a cui ho fatto provare PIRATES UNDER FIRE si sono accostati al gioco con un atteggiamento molto… rilassato, anche dopo aver capito le regole (facili e molto chiare) ed avere preso in mano le tessere. Poi però, durante la partita, tutti hanno dovuto cambiare atteggiamento per concentrarsi sul gioco con la massima attenzione: infatti non è possibile posare le navi a caso, se si vuole sperare di vincere, perché le implicazioni di ogni mossa sono diverse.
Innanzitutto bisogna valutare bene la mano iniziale e decidere quale “combinazione” cercare di realizzare per prima (tris, poker, scala?): in seguito bisognerà pensare a proteggere le proprie navi dagli attacchi nemici e sparare all’avversario per colpire ed interrompere le sequenze più forti in modo da ridurre o annullare i PV ad esse attribuiti a fine partita.
Le navi hanno inoltre altre caratteristiche importanti per il gioco: ognuna di esse infatti possiede un’ulteriore icona che causa effetti simili (o completamente diversi) da quelli delle caselle del tabellone:
Con i dobloni guadagnati è possibile acquistare dei velieri extra (mercenari) da piazzare immediatamente in campo: anch’essi hanno ulteriori effetti (come quelli già visti, ma più potenti), mentre alcuni assegnano dei PV extra a fine partita.
Vista la breve durata (non più di mezz’ora) e gli “scherzetti” possibili si consiglia l’utilizzo a dei “veri amici” che sanno di poter restare tali anche dopo un paio di partite combattute fino all’ultima tessera!
Oggi vi parleremo di Pirates Under Fire, un gioco edito dalla ditta francese Explor8 (di cui abbiamo già recensito l’opera “prima”: Big Monster), ma ideato da due autori italiani piuttosto noti (Stefania Niccolini e Marco Canetta) e indirizzato a due giocatori di 10 anni o più di età, per una durata di circa 30 minuti (ma che può tranquillamente aumentare di altri 10-15 minuti se i due avversari decidono di studiare attentamente ogni loro mossa).
Si tratta in pratica di un gioco astratto, reso graficamente in maniera molto spettacolare: i due “ammiragli” sono al comando di una flotta di velieri e cercano di prevalere in una specie di battaglia navale dove tutti i colpi sono permessi, ma il cui scopo finale è quello di piazzare le proprie navi in “combinazioni” vincenti.
Il tema dei “pirati” è stato sicuramente utilizzato perché attira di più l’attenzione del pubblico, ma ben poco nel gioco potrebbe essere considerato davvero attinente al tema: fatta questa considerazione aggiungiamo subito che il titolo è davvero divertente e coinvolge molto i due avversari, i quali devono studiare più che attentamente ogni mossa per non favorire la flotta nemica. Vedremo più avanti come, quindi cominciamo con il dare ora un’occhiata ai materiali.
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
---|---|---|---|---|---|---|
Balena Ludens | 2020-01/06 | 2020 | Nostromo, also di 5°... puntare ... fuoco | 03-04 | Cremona Pietro (Leggi) | Recensione dettagliata |
ILSA Magazine | 58 | 2020 | Prime Impressioni | 50 | Di Marco Mauro | Recensione |