Autore: |
Benndorf Steffen
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Artista: |
Kummelmann Bernhard
Konig Benjamin |
Editore: |
Steffen Spiele
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Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Andare a pesca ... con i dadi |
Categoria: |
Azzardo-Bluff-Scommesse
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Rischiare con dadi-carte-ecc. |
Motore: |
Dadi
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 5 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 5.95 |
Votanti: | 38 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | C |
Win Magazine: | N.D. |
PESCADO è un semplice gioco di dadi da utilizzare come filler per riempire qualche “buco” in attesa o dopo un gioco più impegnativo: lo scopo dei giocatori è quello di avere più “pesci” alla fine della partita, e questi pesci sono rappresentati da dei dischi di cartone all’interno dei quali sono disegnati TRE PESCI in una diversa combinazione di colori (giallo, verde, blu, rosso, arancione e nero).
All’inizio della partita vengono preparate delle pile di dischetti (coperti) e se ne prelevano SEI a formare la base del primo round: poi il primo giocatore lancia i cinque dadi “bianchi” e cerca di ottenere delle combinazioni di colori uguali a quelle dei dischi. Ogni dado può essere utilizzato per più combinazioni, se necessario.
Il giocatore può anche rilanciare tutti o parte dei dadi e può aggiungere a questo secondo lancio anche i due dadi “grigi”, però per ognuno di essi deve rovesciare due dischi (mettendoli di fatto fuori gioco). Dopo il secondo lancio si procede come prima ed alla fine del turno il giocatore incassa i dischi che si è guadagnato, lasciandoli scoperti davanti a sé. Infine pesca nuovi dischi per rimpiazzare quelli prelevati.
Il giocatore successivo effettua le stesse mosse ma può anche “rubare” le tessere del giocatore precedente (quelle ancora scoperte) se ottiene quelle combinazioni: anche in questo caso si rilancia una seconda volta, aggiungendo eventualmente 1-2 dadi grigi.
La partita prosegue in questo modo fino a che non ci sono più dischi a sufficienza per rimpiazzare quelli prelevati: a questo punto si effettua il conteggio finale assegnando
Chi ha il totale più alto vince.
Dalla descrizione fatta più in alto si deduce subito che PESCADO è un altro di quei giochi derivati da YATZEE dove la fortuna ha una grande importanza, dovendo fare combinazioni che dipendono dal risultato dei dadi.
Tuttavia ci sono tre punti da considerare:
Queste tre regolette devono essere ben comprese fin dall’inizio perché rendono il gioco un po’ meno aleatorio e molto più competitivo dei suoi “fratelli”. Naturalmente molto dipende anche dal tipo di dischetti disponibili sul tavolo al momento del proprio turno: se infatti ci sono troppo dischi con tre pesci dello stesso colore diventa più difficile catturarne uno se al primo lancio non ne escono almeno due di quel colore.
Se invece ci sono molti dischetti con tre colori diversi diventa molto più facile acquisirne anche più di uno, naturalmente sapendo che il giocatore successivo potrà facilmente catturarne qualcuno.
Tirare i due dadi grigi nel secondo lancio è molto importante, anche se questo significa girare sul dorso ben quattro dei sei dischetti: per non rischiare di restare a becco asciutto conviene quindi lasciare scoperto il disco di cui si hanno già almeno due colori ed un altro che abbia dei colori simili, sperando naturalmente ce la sorte non ci sia troppo avversa.
Il gioco è adatto veramente a tutti e porta via più o meno una mezzoretta, quindi, come dicevo più sopra, è un filler perfetto.
L’autore di Pescado è Steffen Benndorf, giocatore ed Autore di buona esperienza (di lui possiamo ricordare titoli come The Game, Ohanami, Qwixx, Traxx, Twenty One, Verflucht, ecc.) e la casa editrice è la Steffen-Spiele, specializzata appunto in giochi di nicchia, solitamente previsti per il grande pubblico. Pescado è indirizzato infatti a giocatori da 7 anni in su (ma io l’ho sperimentato con successo anche con bambini più giovani) e la sua durata normalmente non supera la ventina di minuti
L’obiettivo è quello di ottenere con i dadi delle combinazioni di pesci colorati tali da poter prelevare uno o più dei dischetti disponibili sul tavolo: inizialmente il compito sembra banale, ma giocando ci si accorge che i dadi sono davvero dispettosi e spesso rifiutare una combinazione solo perché viene ritenuta poco interessante fa restare i giocatori a bocca asciutta …
Ad un meccanismo ben sperimentato poi Steffen ha aggiunto un pizzico di “cattiveria”, con la regola che gli stessi dadi possono essere usati più volte e che una combinazione può servire anche a catturare un gettone del giocatore che ci ha preceduti: fatto sta che in Germania questo gioco è considerato già un “mito” e l’autore sta seriamente pensando di farne una seconda edizione.
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