Paris Connection (2011)
Giudizio complessivo:
Autore: Peters David
Artista: Schlemmer Olivier
Editore: Queen Games
Numero giocatori: 3 - 6
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Costruire linee ferroviarie in Francia
Categoria: Percorso
Meccanica: Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 0
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.65
Votanti: 3.080
Classifica: #2068
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: D
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Aprendo per la prima volta la scatola di PARIS CONNECTION e vedendo un tabellone ad esagoni ed un sacchetto con centinaia di piccole locomotive di legno colorato si potrebbe pensare immediatamente ad un altro gioco di gestione di ferrovie stile “Age of Steam” (o derivati). Si tratta però di una impressione sbagliata perché abbiamo a che fare con un titolo adatto a tutti, comprese le famiglie ed i giocatori più giovani, che si impara in pochi minuti ma che si rivela poi molto interattivo (e competitivo se si vuol fare sul serio).

Ad inizio partita tutti i giocatori pescano da un sacchetto un certo numero di locomotive (in base al numero dei partecipanti) da nascondere dietro allo schermo personale. Poi il sacchetto viene svuotato e tutte le locomotive rimaste vengono divise per colore e posate sulla griglia quadrettata di sei apposite plance (che raffigurano le sei stazioni di Parigi). Sul tabellone si posa a caso una locomotiva per tipo in corrispondenza della città di Parigi.

Al suo turno ogni giocatore ha la scelta fra due tipi di azione:

  1. – prendere da 1 a 5 locomotive da una stazione per posarle sul tabellone, partendo sempre da una casella adiacente ad un’altra locomotiva dello stesso colore. A fine posa quella “Compagnia” (colore) si muoverà su un tracciato “Punteggio” di un numero di caselle dato dal valore delle città toccate dalla linea appena posata;
  2. – restituire una delle proprie locomotive alla stazione del colore corrispondente per prenderne 1-2 di un altro colore (da rimettere dietro allo schermo).

Ci sono quattro tipi di città sul tabellone:

  1. – Città “bianche” del valore di 1 punto;
  2. – Città “viola” del valore di 2 punti;
  3. – Città “arancioni” del valore di 3 punti;
  4. – Infine una sola città “blu” (Marsiglia) del valore di 4 punti

La partita finisce immediatamente quando una linea ferroviaria raggiunge Marsiglia oppure quando restano in gioco solo locomotive di un colore (cioè cinque stazioni su sei sono rimaste vuote). A quel punto si calcolano i Punti Vittoria (PV) di ogni giocatore, moltiplicando il numero di locomotive di ogni colore possedute (dietro lo schermo) per il valore raggiunto da quella Compagnia e sommando i vari risultati. Chi otterrà il totale più alto sarà proclamato vincitore.

Commento

La prima considerazione da fare iniziando una partita a PARIS CONNECTION è che ci sono 33 locomotive per ogni colore, ma che ne sono disponibile alcune di meno (quelle che i giocatori hanno dietro lo schermo). Quindi è bene verificare attentamente quante sono quelle rimaste in ogni stazione prima ancora di decidere da dove partire ed in che direzione puntare.

È abbastanza difficile che una partita termini perché una linea raggiunge Marsiglia, non tanto per la distanza (il percorso più breve è infatti di soli 16 esagoni) quanto perché così facendo si otterranno davvero pochi punti. Un percorso alternativo abbastanza interessante (di 23 caselle) che passa da Clermont-Ferrant e da Lyon potrebbe assegnare fino a 17 punti (un buon punteggio per una linea ferroviaria) ma difficilmente gli avversari (se vedranno salire il valore della linea) lasceranno ad un giocatore abbastanza locomotive da permettergli di arrivare alla meta

Quindi la maggior parte delle partite si conclude con l’esaurimento di 5 colori ed è su questa considerazione che bisogna costruire il proprio gioco. Naturalmente la distribuzione iniziale delle locomotive (dietro lo schermo) deve dare lo spunto per le prime mosse: se, per fare un esempio, mi sono toccare 3-4 locomotive gialle è bene che faccia salire rapidamente la compagnia gialla costruendo una linea che tocchi le stazioni di maggior valore.

In realtà però sarebbe bene tenere i piedi su più staffe, investendo qualche mossa, soprattutto all’inizio, per aumentare il numero di locomotive di colore diverso in riserva dietro lo schermo (cedo una e prendo due) fino ad arrivare quasi al limite consentito dalle regole per quel numero di giocatori. Questo consentirà, a metà partita, di capire quali sono le linee più remunerative e si potranno cedere alcune locomotive in cambio di altre nel colore più vantaggioso.

E quando cominciate ad accorgervi che le linee sulle quali NON avete puntato stanno cominciando a crescere pericolosamente non c’è nulla di meglio che prelevare 5 locomotive di quel colore per farle viaggiare … nel nulla, in modo che si allontanino dalle città e non possano incassare punti.

E ricordate anche, ultimo trucchetto, che se ci sono già quattro stazioni vuote e rischiate quindi che la partita finisca troppo presto potete sempre restituire UNA locomotiva di un colore vuoto per resistere un turno in più.

Un gioco divertente, facile da imparare ma pieno di piccoli trucchetti che lo rendono molto interattivo e, se giocato fra esperti, piuttosto “cattivo”.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Spielbox 2011/3 2011 Reduced to the bare minimum 42 KMW (Knut Michael Wolf) Recensione dettagliata
WIN The Game Journal 434 2012 Played for you 32 Recensione breve

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