Otto Game Over (2020)
Giudizio complessivo:
Autore: Caniatti Franco
Artista: Caniatti Franco
Editore: Arcastudio
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Gioco astratto in cui bisogna creare dei collegamenti per fare punti
Categoria: Astratto
Meccanica: Combinazioni-Allineamenti
Colpo d'occhio
Riflessione
Motore: Tessere
Logica-Ragionamento
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 3
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.68
Votanti: 178
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Spesso i giochi cosiddetti “astratti” non attirano come meriterebbero l’attenzione, anche se fortunatamente c’è un discreto numero di appassionati che continua ad apprezzarli: sono inoltre rari i titoli di questa categoria che possono essere praticati da 3-4 partecipanti. OTTO GAME OVER è un nuovo arrivato che ha fortunatamente tutte le carte in regola per essere apprezzato da tutti, visto che possono partecipare 2-3-4 giocatori (oppure due squadre di due componenti ciascuna).

La realizzazione grafica è davvero di alto livello (l’autore lavora in una ditta che si occupa proprio di grafica, packaging, siti web, app, ecc.) e la scatola è un perfetto esempio di come dovrebbero essere imballati i nostri giochi, con tutti gli spazi giusti per ogni componente. Da notare che sono stati utilizzati solo cartone e legno, senza plastica.   

Il tabellone contiene una griglia di 5x5 caselle quadrate (una delle quali, al centro esatto, è pre-stampata ed in rilievo) ed una cornice esterna sulla quale sono stampati dei semicerchi e dei mezzi quadrati. Un sacchetto di stoffa nera contiene 32 tessere quadrate (43x43 mm) sulle quali sono state disegnati dei percorsi (linee “curve” e/o rettilinee) di 8 diversi tipi (quattro tessere per tipo) ma TUTTE hanno due uscite per lato, in modo che possano essere sempre collegabili fra loro indipendentemente dal disegno.

All’inizio della partita tutti pescano una tessera e la posano davanti alla loro plancia personale, sulla quale vengono messi dei segnalini di legno colorato: 3 cubi, 4 dischetti grandi e 4 piccoli. Un marcatore segnapunti per ogni colore è messo sull’apposito tabellone del punteggio, sul quale è evidenziato il numero “24”: infatti il giocatore che per primo raggiunge questo punteggio sarà dichiarato vincitore

Al suo turno ognuno pesca una seconda tessera e decide quale delle due in suo possesso giocare sul tabellone, accostandola (ortogonalmente) ad una già esistente. Se con la sua “posa” chiude un cerchio piccolo vi mette sopra un dischetto del suo colore e guadagna 1 Punto Vittoria (PV); se chiude un cerchio grande vi appone un disco del suo colore per ottenere 2 PV; se chiude un quadrato ci mette sopra un suo cubo per marcare 4 PV. 

Un mazzo di carte “Segrete” (una delle quali viene distribuita all’inizio di ogni round) serve a dare più “pepe” al gioco (una breve descrizione segue nel commento) creando nuove opportunità, aiutando i giocatori in difficoltà o complicando la vita agli altri. Un round termina quando il tavoliere viene completamente riempito dalle tessere oppure non ce ne sono in riserva (evento piuttosto raro, anche se è possibile): a questo punto si svuota il tabellone e si ricomincia, andando avanti così finché uno dei giocatori non raggiunge o supera i fatidici 24 PV. 

Commento

Le partite di OTTO GAME OVER non sono mai scontate, in primo luogo perché non sappiamo quali tessere verranno pescate e se quelle ottenute ad ogni turno saranno in grado di farci segnare qualche punto, ma anche e soprattutto per l’interazione costante con gli altri giocatori, i quali cercheranno sempre di posare le loro tessere, quando non possono fare punti, in modo da impedire agli avversari di segnarne a loro volta. 

Ci sono inoltre quattro “famigerate” tessere “nere” che, se pescate, bloccano la flessibilità del giocatore obbligandolo a giocare sempre e solo la tessera pescata al suo turno, anche se dovesse facilitare il compito agli avversari: ci sono fortunatamente alcuni modi per liberarsene, ed i più comuni sono dati dalle carte “segrete”: queste ultime sono di 8 tipi diversi e ce ne sono 3-4-5 per ogni tipo (più un Jolly che può essere usato al posto di una qualunque di esse).

Grazie ad esse è possibile rubare una carta ad un avversario, far scartare tutte le tessere davanti alla plancia dei giocatori, fare ruotare le tessere in senso orario o anti-orario, scambiare la propria tessera con quella di un avversario, spostare una delle tessere già sul tavoliere in un’altra posizione, ecc. e queste azioni si rivelano spesso indispensabili per eliminare le famigerate tessere nere (o per riuscire a fare dei punti importanti).

Esiste anche una combinazione di tessere che, se realizzata, assegna 8 PV al giocatore e fa terminare immediatamente il round impedendo agli avversari di conteggiare punti ottenuti in quel round: essa è composta da tre tessere in linea che fanno apparire il segno dell’Infinito (un “otto” allungato) e questo ha deciso il titolo alla scatola (Game Over).

Non ci sono particolari strategie da consigliare, anche perché si tratta di un gioco prevalentemente “tattico” e l’interazione degli avversari (sul tavoliere, con le tessere, o con la complicità delle carte) potrebbe trasformare la situazione in maniera importante: al proprio turno, e dopo aver pescato la nuova tessera, i giocatori devono però considerare attentamente la situazione sul tavoliere, decidere cosa posare e dove, soprattutto quando nessuna delle possibili combinazioni che potrebbero realizzare in quel momento permette di ottenere dei PV. 

Gioco interessante, che obbliga a riflettere, ma senza doversi sforzare troppo le meningi, e nello stesse tempo richiede un buon colpo d’occhio (per individuare eventuali combinazioni interessanti) ed un poco di fortuna (nella pesca delle tessere o nell’assegnazione delle carte). 

Articolo su Balena Ludens

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto in anteprima e con molto piacere una copia del gioco Otto Game Over, di Franco Caniatti (edito da Arcastudio), che verrà lanciato su una piattaforma di finanziamento partecipativo il giorno 18 Dicembre: per chi fosse interessato ecco il link al progetto Kickstarter.

Abbiamo così avuto la possibilità di provarlo e, in attesa di una recensione più dettagliata, possiamo anticipare qualche commento generale.

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Spesso i titoli cosiddetti “astratti” non sono molto apprezzati dalla grande maggioranza dei giocatori, soprattutto dopo l’avvento dei giochi “moderni”, pieni di “colori” e di innovazioni a livello di meccanica, inventiva, ecc. Tuttavia chi scrive ha una discreta collezione di questo tipo di giochi ed ha avuto la possibilità di apprezzarne molti, quindi è con grande piacere che abbiamo ricevuto e provato in anteprima Otto Game Over di Franco Caniatti, pensato per 2-4 giocatori (anche in squadre di due) e della durata di 30-45 minuti.

Ciò che ci ha colpiti maggiormente, all’apertura della scatola, è la “confezione” in sé, tutta di cartone piegato, in bianco e nero ma davvero di “classe”: abbiamo poi saputo che Arcastudio è in realtà un’azienda specializzata proprio in grafica, packaging, creazione di siti Web, App, ecc. e questo spiega l’eccellente “aspetto” del gioco. Ma come spesso diciamo, l’abito non fa il monaco, per cui andiamo a vedere insieme come si è comportato il gioco nei nostri test.

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