Olympus (2010)
Giudizio complessivo:
Autore: Chiarvesio Andrea
Iennaco Luca
Artista: Dessi Antonio
Editore: Stratelibri
Numero giocatori: 3 - 5
Durata media: 120 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Cercare il favore degli Dei per costruire edifici importanti
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 8
Fortuna: 0
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 6.79
Votanti: 1.468
Classifica: #2697
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: B
Win Magazine: A

Descrizione

La meccanica di base di OLYMPUS è un classico “piazzamento lavoratori”, modificato tuttavia da una serie di accorgimenti che rendono il gioco piacevole e competitivo, con una grande interazione fra i partecipanti.

Tutti iniziano la partita con tre “sacerdoti” (ma raggiungendo certi obiettivi si potrà arrivare a cinque) da inviare a 10 diversi templi per adorare gli Dei a cui sono dedicati, ed ogni Dio ricambia le preghiere con delle ricompense: risorse (grano, cacciagione, pesci), conoscenza, aumento della popolazione, rinforzi per l’esercito (o la possibilità di attaccare gli avversari), possibilità di costruire nuovi edifici o capacità di scatenare la peste

Giove e Giunone hanno invece capacità speciali che li rendono gli Dei più flessibili e quindi anche i più … gettonati. Da notare che il primo a scegliere un Dio mette il suo sacerdote su una casella (“Alfa”) che offre una ricompensa più importante rispetto a chi arriva dopo (casella “Beta”).

Gli edifici sono rappresentati da carte ed ogni giocatore ha un mazzo identico: ciascuna costruzione necessita di un livello di Conoscenza ben stabilito (variabile da 1 a 8), richiede un certo numero di risorse e normalmente assegna dei Punti Vittoria (PV). Esistono anche 12 carte speciali (Templi) che tutti possono acquistare e che danno poteri speciali e PV extra.

Ogni giocatore possiede una plancia personale sulla quale 6 apposite piste permettono di valutare la crescita della conoscenza, della popolazione, dell’esercito e di ciascuna risorsa: arrivare a fine pista permette, al primo che la raggiunge, di ottenere una carta “vittoria” e 2 PV.

La partita finisce quando viene assegnata la quarta cara “vittoria” e chi avrà raggiunto il totale più alto sulla pista dei PV sarà proclamato vincitore.

Commento

Le regole di OLYMPUS stanno in poche paginette e sono molto facili da assimilare, così dopo una sola partita è già possibile giocare in maniera competitiva. È necessario però darsi qualche obiettivo fin dall’inizio perché non è possibile giocare a tutto campo e sperare di vincere.

Una caratteristica importane di questo gioco è data dal fatto che ogni Dio può essere scelto da più giocatori: il primo mette il suo sacerdote sulla casella più “forte” (denominata Alfa) mentre gli altri avranno una ricompensa inferiore (Casella Beta). Da notare che la scelta di seguire o meno il primo giocatore deve essere fatta immediatamente e quindi le mosse vanno pensate bene per non trovarsi senza sacerdoti al momento cruciale.

Le prime tre piste della plancia dei giocatori (Conoscenza, Popolazione e Militare) hanno inoltre degli “sbarramenti” che possono essere superati soltanto costruendo specifici edifici: per esempio per raggiungere la casella “5” della Conoscenza bisogna avere giocato la carta “scuole”; per il livello 6 della Popolazione serve l’Agorà, ecc.

Le altre piste invece non hanno sbarramenti, ma offrono sempre più risorse (da 1 a 4) man mano che si avanza. A fine partita i giocatori ricevono una ricompensa pari al 50% del numero di caselle raggiunto sulle varie piste, quindi è bene cercare di arrivare in fondo alle prime due (che hanno 10 caselle) ed avanzare il più possibile sulle rimanenti quattro (con 8 caselle).

Con le battaglie si confrontano i valori “militari” dei contendenti e chi ha il totale più alto ruba all’avversario la differenza in risorse. La “Peste” invece è un serio deterrente perché chi ne viene colpito è costretto a perdere “un terzo” della sua popolazione: per questa ragione spesso i giocatori con meno sacerdoti ne giocano uno sulla peste per … anticipare gli avversari (ma ci si può difendere posando un sacerdote su quel Dio nella casella “Beta” o costruendo un tempio che renda immuni).

Da notare che a fine turno tutti i segnalini che hanno superato il valore della Popolazione devono essere retrocessi al suo livello. Ottimo gioco per chi ama un po’ di competitività e molta interazione.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Spielbox 2013/5 2013 Under the Sword of Damocles 24 Ducksch Stefan Recensione dettagliata
ILSA Magazine 10 2011 Anteprima 35 Mogliotti Paola Recensione breve
WIN The Game Journal 426 2011 Hera, Athena or Aphrodite ? 6 Cremona Pietro (Leggi) Recensione dettagliata

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