Autore: |
Liesching Thomas ![]() |
Artista: |
Boden Victor ![]() |
Editore: |
Rio Grande Games (RGG) ![]() Zoch Verlag ![]() Gigamic ![]() |
Numero giocatori: | 3 - 6 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Espansione di Niagara |
Categoria: |
Percorso
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Meccanica: |
Caricare e Portare
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Motore: |
Tessere
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Espansione di: |
Niagara |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.82 |
Votanti: | 878 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
La cosa che mi ha colpito di più in NIAGARA, almeno inizialmente, è stato naturalmente il suo tabellone, creato incollando un doppio strato di cartone e ricavando al suo interno la “pista” (il fiume) entro cui far scorrere i dischi di plexiglass che raffigurano l’acqua che scorre: per dare un effetto ancor più realistico questo tabellone deve essere appoggiato su scatola e coperchio in modo da creare, con la parte terminale, la cascata
Accanto al fiume sono state anche ricavate cinque nicchie per accogliere altrettanti tipi di gemme colorate: all’inizio della partita il “letto” del fiume deve esser riempito con 11 dischi trasparenti (lasciando il dodicesimo da parte per effettuare il movimento dell’acqua), mentre i giocatori ricevono due canoe (di legno colorato) e 7 tessere “movimento”: le prime sei mostrano un numero (da “1” a 6”) mentre sulla settima è stampata una nuvola bianca.
Una volta deciso chi sarà il primo giocatore (gli viene dato un segnalino “salvagente”) tutti scelgono una tessera e la piazzano (coperta) sull’apposito spazio del tabellone: quando viene il suo turno ogni giocatore scopre la tessera giocata e muove le sue canoe del numero esatto di caselle (i dischi di plexiglass) indicato. Per raccogliere una pietra preziosa da una delle 5 nicchie il giocatore deve arrivare con la canoa esattamente di fianco e spendere 2 punti movimento: Così, per esempio, un giocatore potrebbe usare una tessera da “5” per muovere di 3 caselle, arrivando di fianco ad una nicchia, e con gli ultimi 2 punti caricare una pietra preziosa.
Poiché le canoe possono portare una sola pietra alla volta può convenire, trovandosi con una carica di fianco a delle pietre di valore più alto, scaricare quella a bordo e caricarne una delle nuove: questa operazione costa in totale quattro punti movimento (2 per scaricare e 2 per caricare). È possibile anche rubare una pietra preziosa ad un avversario, ma solo se si arriva con una canoa vuota esattamente dove se ne trova una carica. Il furto non costa punti movimento.
Le pietre caricate devono esser riportate indietro oltre la linea di partenza: una volta arrivate esse vengono scaricate (il giocatore mette la pietra davanti a sé) e le canoe sono rimesse sulla spiaggia, pronte per una nuova discesa. Tornare indietro però non è una operazione così banale perché l’acqua del fiume scorre continuamente verso le cascate e trascina tutte le canoe con sé. Se una canoa cade nella cascata perde il suo carico e può rientrare in gioco solo spendendo un’altra pietra preziosa.
Se il tempo è normale il fiume viene mosso inserendo, uno alla volta, un numero di dischi trasparenti pari al valore di movimento più basso di tutte le tessere: dalla parte opposta, sotto le cascate, cadrà ovviamente un numero di dischi pari a quelli inseriti. Utilizzando le tessere “nuvola” i giocatori possono modificare la velocità del fiume spostando il relativo segnalino su un’apposita pista ed aumentandola di 1 o 2 dischi o diminuendola di 1.
La partita finisce e viene vinta dal giocatore che per primo raccoglie e riporta alla base cinque pietre preziose di colore diverso o quattro dello stesso colore.
Vincere a NIAGARA riportando alla base quattro pietre preziose dello stesso colore è veramente difficile perché gli avversari non staranno a guardare e tutti si precipiteranno a raccogliere e riportare a casa le pietre delle prime tre nicchie: quindi nel 90% dei casi sarà necessario andare a cercare anche quelle che si trovano sull’isolotto situato subito prima delle cascate, dove il fiume si biforca e dove il rischio di precipitare diventa molto alto.
L’unico modo per riuscirci è farsi trasportare dalla corrente davanti ad una delle due nicchie (rosa e azzurra) e, nel proprio turno, spendere 2 punti movimento per caricare una gemma ed un congruo numero di punti per risalire la corrente ed allontanarsi dal pericolo. Bisogna quindi “indovinare” quale tessera giocheranno gli avversari: se quella con il numero minore è … troppo bassa il fiume si muoverà lentamente impedendo alla canoa di raggiungere la nicchia, ma se è troppo alta il rischio è quello di cadere nella cascata.
La suspence è dunque molto alta quando gli avversari girano le loro tessere: qualcuno avrà fatto la “cattiveria” di giocare una nuvola per aumentare ancor più la corrente, sapendo che 2-3 canoe sono a rischio? Naturalmente molti indizi si possono raccogliere in base alla posizione delle canoe sul percorso ed al fatto che siano cariche o scariche: in quest’ultimo caso nella fase di posa degli ordini (tessere) sarà bene fare un calcolo mentale delle caselle che mancano alle canoe vuote per arrivare accanto ad una nicchia: probabilmente quei giocatori utilizzeranno una tessera con quel valore.
L’altra decisione importante è quelle della… rapina: attaccare un avversario per portargli via la sua gemma è un atto di guerra vero e proprio e state pur certi che lui cercherà di rendervi la pariglia al più presto: d’altra parte se avete già quattro pietre di colore diverso e qualcuno sta trasportando la quinta… è molto più facile rubargliela che andare a prenderla davanti alle cascate: e allora bisogna vedere se l’avversario gioca prima o dopo di voi, perché nel primo caso è difficile riuscire a beccare la sua canoa, ma nel secondo basta usare una tessera col numero giusto …
Insomma, un gioco che può diventare molto interattivo e cattivo, soprattutto quando i partecipanti sono ormai ad un passo dal raggiungere il loro obiettivo… ma occhio a non fare un volo!