Autore: |
Glowacz Filip ![]() |
Artista: |
Umgelter Zbigniew ![]() |
Editore: |
Board&Dice ![]() Cranio Creations ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 4 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Raccogliere "pietre" colorate da un tabellone per distribuirle sulla propria plancia |
Categoria: |
Astratto
Riflessione |
Meccanica: |
Colpo d'occhio
Combinazioni-Allineamenti Posare tessere-pedine-ecc. |
Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 1 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.88 |
Votanti: | 1.951 |
Classifica: | #2320 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | C |
Win Magazine: | N.D. |
Ispirato molto probabilmente dal best seller “Azul”, MANDALA STONES ci propone un gioco astratto piuttosto interessante la cui la meccanica è abbastanza diversa da quella del suo “ispiratore”. Le “pietre” del titolo sono in realtà dei bellissimi dischi di plastica dura in quattro colori (giallo, rosso, blue e viola) con due tipi di decorazione (cerchio o stella: le due facce hanno ovviamente lo stesso disegno). Ad inizio partita si formano a caso delle pile di quattro “pietre” da posizionare in ognuna delle 24 caselle circolari stampate sul tabellone. Accanto al tabellone viene poi messa una seconda plancia, chiamata “Mandala”.
I giocatori prendono una plancia individuale e mettono la pedina “segnapunti” sulla casella “0” del tracciato dei Punti Vittoria (PV), poi tutti ricevono una carta “Sommario” e due carte “Obiettivo”: queste ultime indicano le modalità per ottenere dei PV extra a fine partita (se verranno rispettate). Da ultimo si posizionano quattro cilindri “Artista”, di legno nero, al centro del tabellone, nelle quattro caselle di partenza: due artisti mostrano il primo tipo di decorazione (un cerchio) e gli altri due il secondo (una “stella”).
A turno i giocatori devono decidere se effettuare una “presa” o un “conteggio”. Con la “presa” possono muovere uno dei quattro artisti su una casella vuota del tabellone e raccogliere delle “pietre”, rispettando le seguenti regole:
Le pietre raccolte vengono impilate nell’ordine deciso dal giocatore e posate sua una delle cinque postazioni della sua plancia personale.
Con il “conteggio” i giocatori tolgono dalla loro plancia tutte le pietre dello stesso colore che si trovano in cima alle pile, poi calcolano il punteggio ottenuto (vedi commenti) e spostano il segnapunti sul tracciato dei PV. Infine posano le pietre appena raccolte sulla plancia Mandala ed aggiungono al loro punteggio eventuali PV raccolti coprendo alcune caselle di quel tracciato. La partita finisce quando uno dei giocatori, spostando le pietre sul Mandala, copre la casella “Arrivo”: si finisce il turno e chi ha il maggior numero di PV vince.
Come ho scritto nella descrizione MANDALA STONES sembra ispirato a Azul, se non altro per il tipo di componentistica, il fatto che si debbano prelevare le pietre da una riserva comune, ecc. Tuttavia il sistema di calcolo dei punti è molto diverso e costituisce il vero cuore del gioco: abbiamo già visto che le pietre raccolte sul tabellone devono essere impilate e posizionate in una delle cinque postazioni previste sulla plancia personale. Abbiamo anche detto che si conteggiano solo le pile da cui abbiamo tolto le pietre dello stesso colore, per cui vediamo come funzionano le cose in pratica:
Come si vede non bisogna solo cercare di prendere il maggior numero di pietre dal tabellone, ma anche fare in modo che vengano poi posate con lo stesso colore in cima e nella casella giusta per ottenere il maggior numero possibile di PV. Per esempio pile di due pietre nella casella (3) per avere 3 PV, di quattro nella (4) per ottenere 4 PV, ecc.
Il vantaggio della casella (5) si utilizza soprattutto con una manovra di “conteggio” alternativa (sempre prevista dal regolamento): il giocatore infatti può decidere di togliere una pietra dalla cima di una o più pile (a sua scelta) incassando 1 PV per ciascuna di esse. Utilizzando questa alternativa sarà ovviamente possibile portare allo scoperto più pietre dello stesso colore da sfruttare per il conteggio successivo. Gioco davvero interessante.
Siamo quasi certi che tutti coloro che leggono queste note abbiano già giocato almeno una volta ad AZUL, e crediamo fermamente che anche il polacco Filip Glowacz (autore del gioco che vi stiamo per presentare) lo abbia praticato ed amato al punto da volerlo modificare rendendolo un po’ più complesso, riuscendo alla fine a creare un gioco nuovo: parliamo dunque di questo Mandala Stones, dedicato a 2-4 giocatori di 10 anni o più, pronti a sfidarsi per una mezz’oretta con “pietre” colorate e combinazioni di vario tipo.
Raramente abbiamo visto un gioco di questa “gamma” piacere immediatamente a tutti coloro che lo hanno provato e che hanno poi passato l’intera serata a rigiocarlo più volte: e questo su tutti i tavoli a cui l’abbiamo proposto.
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