Le Havre: The Inland Port (2013)
Giudizio complessivo:
Autore: Rosenberg Uwe
Artista: Klemens Franz
Editore: Z-Man Games
Numero giocatori: 2
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Costruzioni sul porto di Le Havre
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Commercio-Finanze-Borsa
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Nomi alternativi: Le Havre : Ancora in porto
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 0
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.8
Votanti: 3.707
Classifica: #1666
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

LE HAVRE: THE INLAND PORT è il secondo volume di Uwe Rosenberg tratto da uno dei suoi gioconi (in questo caso Le Havre), semplificato ed adattato per giocare in due senza superare la soglia dei 30 minuti a partita. Del "babbo" però resta ben poco, se non l'ambientazione generica, ed infatti il regolamento è facile da studiare e da mettere in pratica.

I giocatori vengono dotati di una plancia "magazzino" (composta da 8 piani di caselle quadrate), usata per contare le risorse incamerate durante il gioco (legno, argilla, grano e pesce) le quali saranno poi "spese" per acquistare nuovi edifici.

Ci sono anche altre due plance molto più intriganti (una a testa) costituite da un disco centrale (ruota) diviso in 6 settori, e da una lancetta che ruota di un settore a turno in senso orario.

Al centro del tavolo vengono posizionate una trentina di tessere "edifico" (identificate dalle lettere da "A" a "L") sulle quali sono indicati i "costi" d'acquisto (legno, argilla e, più raramente, soldi e cibo) i Punti Vittoria (PV) che assegnano a fine gioco ed il bonus utilizzabile quando sono usate.

Ad inizio partita solo i cinque edifici "A" sono disponibili, ma ad ogni turno successivo altri verranno posati sul tavolo seguendo l'ordine alfabetico. Per aiutare i giocatori un'apposita tabella riassuntiva permette di sapere quanti edifici arriveranno nel turno successivo e quali risorse saranno necessarie per l'acquisto.

Entrambi i giocatori partono con un gruzzoletto di sole 3 monete (Franchi) e in ogni turno si alternano per il numero di "rounds" indicato sui "dischi" (a da un minimo di 3 dal primo al terzo turno ad un massimo di 9 dal decimo al dodicesimo): questo significa che nei primi tre turni il primo giocatore avrà due azioni (1° e 3° round) ed il secondo solo una (il 2°).

Naturalmente il posto di Primo Giocatore passa di mano ad ogni turno per cui a fine partita tutti giocheranno lo stesso numero di rounds.

Sono disponibili sempre due opzioni:

  • (a) - acquistare uno degli edifici sul tavolo, mettendolo sul settore "0" della "ruota"
  • (b) - sfruttare uno di quelli già acquisiti per guadagnare risorse o denaro.

Al termine del dodicesimo turno la partita finisce e si passa al conteggio dei PV, sommando quelli che appaiono sugli edifici acquistati, aggiungendo il numero di Franchi ancora in mano e completando il totale con dei bonus speciali. Vince chi ha il totale più alto.

Commento

Le risorse iniziali di LE HAVRE: THE INLAND PORT sono molto scarse (1 grano, 2 legni, 3 argille e 4 pesci) e quindi sono appena sufficienti ad acquistare un edificio, anche se due di quelli base possono essere pagati con 1 o 3 monete.

Poi, sfruttando le "funzioni" degli edifici acquisiti, il valore di queste risorse salirà (spesso anche rapidamente) soprattutto in base alle scelte "strategiche" fatte dai giocatori: quattro appositi marcatori verranno mossi di conseguenza sulla griglia a quadretti del magazzino.

Tutti gli edifici acquistati in un turno sono posati sul settore "0" della propria "ruota". A fine turno la lancetta si sposta di un settore ed il valore cresce: da "0" a "2", a "3", a "4". Questi numeri indicano molto semplicemente il numero di volte che il giocatore potrà sfruttare la funzione di un certo edificio posizionato in quel settore.

Se, per esempio, abbiamo un edificio sul settore "3" che fornisce "1 legno + 1 argilla" e vogliamo utilizzarlo in questo turno noi guadagneremo in totale 3 legni e 3 argille (e sposteremo di conseguenza gli indicatori del magazzino). Una volta utilizzati gli edifici sono rimessi nel settore "zero" della ruota e dovranno dunque risalire di valore per essere nuovamente sfruttati al meglio.

Attenzione però, perché un edificio di grande valore "tattico" potrebbe essere usato anche dal vostro avversario: egli vi pagherà una moneta, utilizzerà il bonus dell'edificio e sposterà comunque la tessera sul settore zero della vostra ruota ... una bella fregatura, a meno che non possiate rendergli subito pane per focaccia.

Ogni nuovo set di edifici in arrivo ad inizio turno avrà un costo leggermente crescente: negli ultimi tre turni inoltre usciranno anche degli edifici "speciali" (marcati con un lucchetto) dal prezzo "forte" ma che vengono accantonati per essere conteggiati solo a fine partita:

  • uno di essi, per esempio, costa ben 30 monete ma avrà un valore finale di 50 PV (nel gioco una moneta equivale ad 1 PV);
  • altri quattro fanno guadagnare più o meno punti in base al valore della rispettiva merce dentro il magazzino;
  • un altro (i Docks) darà 10 PV per ognuno dei quattro edifici marcati con un'ancora; ecc.

Questo significa che dall'ottavo turno in poi sarà bene cercare di riempire sia il portafogli che il magazzino per cercare di aggiudicarsi il maggior numero di questi edifici speciali. In conclusione un gioco divertente, intelligente ed in bilico fino all'ultimo turno.

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Abbiamo più volte evidenziato le innumerevoli similitudini tra il mercato dei giochi da tavolo e l’editoria cartacea in generale. Non ci stupisce, quindi, che anche in questo settore gli autori più blasonati – spesso spinti dai loro editori – decidano di realizzare sequelprequel e spin-off, cavalcando l’onda del successo dei loro titoli precedenti. Prendete, per esempio, i “neonati” dice game di NationsPandemia e Lewis & Clark, oppure la serie degli Antike di Mac Gerdts, o ancora la produzione di Uwe Rosenberg. Senza ombra di dubbio, quest’ultimo è uno dei game designer più famosi in assoluto e non è nuovo ad adattamenti per due giocatori dei suoi eurogame più venduti. Nel 2012, infatti, ha firmato sia “Agricola: Tutte le creature grandi e piccole” che “Le Havre: Ancora in porto” (LHAIP da qui in avanti) ed è proprio quest’ultimo, distribuito in Italia daUplay.it, che ci accingiamo a recensire oggi.

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