Autore: |
Carroll Lewis
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Artista: | |
Editore: |
Fabbri
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Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Evitare di arrivare ultimi ad un appuntamento amoroso |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Controllo Aree
Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Questo gioco fa parte di: |
Il Mondo dei Giochi - Fabbri |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 5.69 |
Votanti: | 6 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
LANRICK è un gioco da scacchiera inventato dal reverendo Lewis Carroll (il “papà” di Alice nel Paese delle Meraviglie) nel 1880: si gioca su una griglia di 8x8 caselle quadrate e simboleggia una serie di appuntamenti amorosi i cui alcuni “fidanzati” portano un bouquet di fiori alla loro innamorata, ma purtroppo ad ogni turno uno di loro sarà respinto ed eliminato.
I giocatori partono con 5 pedoni “fidanzato” posizionati nelle caselle di partenza previste dal regolamento, lungo il bordo del tavoliere: il primo giocator mette 9 tessere “rendez-vous” al centro della griglia (in quadrato) e riceve 2 Punti Movimento (PM) che può dare a un solo pedone oppure dividere fra due pedoni. Lo scopo è quello di occupare al più presto le 9 tessere al centro.
Poi tocca all’avversario, che avrà un numero di mosse pari a quello dei suoi pedoni ancora in gioco; e così di seguito, alternandosi. Quando il nono pedone raggiunge l’ultima tessera rimasta libera la manche finisce e il pedone rimasto fuori viene eliminato. Si riparte subito dopo per una seconda manche, invertendo l’ordine di turno ma utilizzando sole 8 tessere, e così di seguito fino a che uno dei due giocatori non resta con una sola pedina, concedendo la vittoria al suo avversario.
LANRICK ha delle regole talmente semplici che l’unica difficoltà è quella di piazzare correttamente, ad ogni manche, le tessere “rendez-vous” sul tavoliere: si sarebbe tentati di metterle il più vicino possibile ai propri pedoni per arrivarci sopra in poche mosse, ma una regola fondamentale del gioco prevede che chi NON ha piazzato le tessere possa scambiare di posto uno o più dei suoi pedoni con quelli dell’avversario prima di partire col gioco.
Quindi prima di posare qualche tessera sulla griglia bisogna cercare una posizione “equidistante” per non trovarsi improvvisamente in svantaggio. Il movimento dei pedoni è quello classico della “regine” negli scacchi, ortogonale o diagonale, per un numero di caselle che dipende solo dai PM disponibili, senza mai cambiare direzione a meno che non si finisca contro il bordo esterno.
Naturalmente una delle tattiche più importanti è quella di spostare i propri pedoni in modo che “vedano” (nel turno successivo) una strada diretta verso una o più delle tessere “Rendez-vous”, cercando nel contempo di bloccare un percorso diretto ai pedoni avversari per costringerli ad allargarsi e cercare una nuova strada. Interessante e veloce da giocare.