Autore: |
Urbon Arnaud ![]() Vialla Ludovic ![]() |
Artista: |
Fagnère Olivier ![]() |
Editore: |
Asmodée ![]() Asterion Press ![]() Matagot ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 45 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Posare tessere-pedine-ecc.
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Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.27 |
Votanti: | 404 |
Classifica: | #8317 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
KORRIGANS è essenzialmente un gioco “astratto” ambientato in un mondo leggendario: diverse tribù di Korrigan (specie di Elfi malvagi) si affrontano in un territorio composto da diversi appezzamenti ed attraversato da un fiume sul quale sono stati costruiti dei ponti. Tutte le tribù sono alla caccia della favolosa pentola piena di monete d’oro (rappresentata da una splendida miniatura di plastica dipinta) che la leggenda narra si trovi dove termina l’arcobaleno.
Ad inizio partita vengono posizionati in campo 16 menhir di plastica grigia, ognuno dei quali ha un adesivo nella base (nascosto) che indica il bonus/malus assegnato al giocatore che se ne appropria. Una settantina di gettoni “Quadrifoglio” vengono poi disseminati sul territorio in base al numero che appare in ogni appezzamento: sulla parte nascosta sono stampati degli animali (gli “Aiutanti”) o 1-4 monete d’oro.
Ogni giocatore prende due Korrigans (delle miniature di plastica colorata davvero simpatiche, e tutte con pose diverse da un colore all’altro) e li mette dietro al suo schermo: a fianco del tabellone vengono lasciati i segnalini Goblin, Folletto, Troll e 5 gettoni “Aiutante” extra, mentre 14 dischi di legno colorato (2 per ogni colore dell’arcobaleno) vengono inseriti nell’apposito sacchetto di stoffa.
Il primo giocatore posiziona un Korrigan su uno dei campi con il numero “1” e, dopo aver guardato tutti i segnalini quadrifoglio, ne prende uno e lo mette dietro al suo schermo. Tutti gli altri fanno la stessa mossa, poi si ricomincia da capo posando il secondo Korrigan sul secondo campo da “1”.
Il turno di gioco è così strutturato:
A questo punto inizia la corsa finale dei Korrigans per raggiungere la pentola: ogni giocatore può utilizzare tutti gli “aiutanti” che ha ancora dietro lo schermo per spostare la/le sue miniature. Vince chi ha più monete fra quelle raccolte con i gettoni quadrifoglio ed i menhir, ai quali si aggiunge un bonus per essere arrivati nella zona della pentola magica
Lo scopo di KORRIGANS è quello di avere più monete a fine partita e poiché la pentola magica ne può garantire 10 (se uno dei propri Korrigans arriva nella zona prescelta) o anche 15 (se entrambi i Korrigans sono arrivati) è indispensabile essere a poca distanza dalla zona in cui essa apparirà, quindi ognuno cercherà di mettere i dischi “arcobaleno” nelle righe o colonne più lontane dalle sue miniature, oppure cercherà di muoversi rapidamente nell’area più probabile dell’apparizione.
Il movimento viene deciso dai gettoni “aiutante” pescati durante la raccolta iniziale o quando ci si sposta in un terreno adiacente. Ecco il loro uso:
Ho già anticipato che chi raccoglie l’ultimo quadrifoglio di una zona deve prendersi anche il menhir, ognuno dei quali può mostrare:
Come dicevo all’inizio si tratta di un gioco astratto rivestito in maniera gradevole e con un pizzico di aleatorietà (soprattutto con i menhir), da giocare preferibilmente in famiglia o con i più giovani.