King is Dead (Second Edition) (2020)
Giudizio complessivo:
Autore: Peer Sylvester
Artista: Billion Benoit
Editore: Osprey Games
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: La guerra Civile in Inghilterra
Categoria: Conquista
Meccanica: Maggioranze
Controllo Aree
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 0
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 7.64
Votanti: 7.254
Classifica: #345
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Questa seconda edizione di THE KING IS DEAD ha permesso un grande rinnovamento della grafica pur mantenendo le basi di questo gioco sempre molto competitivo ma ora anche più bello da guardare, soprattutto grazie ai bordi dorati e “luccicanti” della mappa e ai disegni delle carte, simili ai decori che si vedono sui quadri dell’epoca.

Ad inizio partita si “popola” la mappa con i “sostenitori” delle tre fazioni, cioè cubetti colorati (blu per gli “scozzesi”, rossi per i “gallesi” e gialli per gli “inglesi”) presi a caso da un sacchetto, ad esclusione di due per fazione situati rispettivamente nelle regioni Moray, Gwynedd e Essex. A fianco della mappa si piazzano dei dischetti (blu, rossi e gialli) che serviranno a “marcare” le Regioni che verranno via via assegnate, ed infine si posizionano otto carte “Regione” (estratte a caso dal relativo mazzetto) mettendole in sequenza al fianco del tabellone.

I giocatori ricevono 2 cubetti a testa, sempre presi a caso dal sacchetto, ed un mazzetto di 8 carte “azione” (uguali per tutti). A turno ognuno gioca una carta ed esegue l’azione corrispondente, prendendo alla fine un cubetto a sua scelta dal tabellone per aggiungerlo a quelli accumulati nella sua riserva: e si continua il round in questo modo fino a che tutti non decidono di “passare”. Le azioni servono a:

  1. - Aggiungere 2 cubetti del colore delle fazioni (tre carte);
  2. – Spostare cubetti da una regione all’altra (quattro carte);
  3. – Effettuare un “negoziato” (una carta) per scambiare di posto due carte “Regione” (e bloccarne una con un gettone “negoziato”).

Quando un round finisce si effettua una “Lotta di Potere” per la prima Regione ancora libera: in pratica si guarda quale fazione ha la maggioranza di cubetti in quell’area e la si marca con il relativo dischetto colorato, in modo da evidenziare che nessuna ulteriore “lotta politica” potrà più essere effettuata in quella Regione. Se non ci sono cubetti, o se c’è parità fra le fazioni, l’area verrà marcata con uno dei tre dischi neri (instabilità).

La partita finisce quando le otto Regioni sono state assegnate ad una fazione (anche se qualcuna potrebbe essere instabile), ed allora vince il giocatore che ha la maggioranza di cubetti del colore della fazione vincente. La partita termina (immediatamente) anche se viene posato sul tabellone il terzo dischetto nero: in tal caso vince il giocatore col maggior numero di “tris” (formati da cubetti blu+rosso+giallo).

Commento

THE KING IS DEAD (seconda edizione) è un gioco di strategia veloce e molto interattivo che dà il massimo con tre partecipanti: con quattro invece si gioca a squadre. Spesso l’assegnazione iniziale dei cubetti ai giocatori determina la loro strategia fino a metà partita: se infatti si ricevono due cubetti dello stesso colore si avrà la tendenza a supportare quel colore in tutte le regioni in cui si può ottenere la maggioranza, a meno che gli avversari, capito il pericolo, facciano una “mutua” alleanza per impedirlo.

Poiché la successione delle “Lotte di Potere” è fissata fin dall’inizio e tutti possono vederla, non è troppo complicato concentrarsi sulla strategia: se nella regione di turno c’è una chiara maggioranza ed è nostro interesse mantenerla allora useremo le azioni per non cambiare le cose, altrimenti faremo di tutto per modificare la situazione. E questo “tutto” significa sia spostare cubetti in o da quella Regione, sia prendere cubetti del colore dominante a fine azione (vi ricordo infatti che dopo aver giocato una carta si prende un cubetto a scelta dal tabellone).

Ma la decisione più importante, più che la scelta delle carte al proprio turno, è quella in cui dovremo scegliere se giocarne effettivamente una o “passare”: quando le carte in mano sono finite il giocatore non può più intervenire sul gioco e lascia quindi le ultime decisioni agli avversari, per cui ad un certo punto sarà inevitabile perdere uno scontro per non usare troppe carte.  

Solitamente si arriva alle ultime due Lotte di Potere con 1-2 carte soltanto in mano e, ovviamente, sono proprio queste assegnazioni che possono decidere la fazione dominante. Un’occhiata ai cubetti messi da parte dagli avversari ci farà capire quale fazione essi appoggeranno per vincere e, di conseguenza, tutti i nostri sforzi dovranno essere indirizzati ad impedire loro la vittoria. Un gioco sempre veloce ed interessante, ma dove sarà necessario usare i propri… neuroni al meglio.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

The King is Dead in una citazione?
“Un re non è mai re senza il suo regno.” – (VINIAMIN) –

Però è anche vero il contrario, un regno non è mai tale senza un re. Questo è quello che devono aver pensato l’autore di The King is Dead, Peer Sylvester, e Studio Supernova che ha portato questa seconda edizione del gioco in Italia.

E proprio in questo momento in Britannia il re non c’è, è morto, e bisogna capire chi sarà il suo successore tra i candidati di 3 fazioni: inglesi, gallesi e scozzesi.

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