Aprendo la scatolina di KELTIS THE CARD GAME ci si ritrova in un ambiente ben noto: la maggior parte delle 80 carte infatti è la stessa del gioco da tavolo. Proprio identiche! Per sostituire invece le tessere sono state usate 11 carte "pietra bonus da 1 punto" e 9 carte "pietra del desiderio". Completano la dotazione 10 carte "Finali".

Il gioco è molto semplice e ricalca l'andamento del fratello maggiore, senza tuttavia utilizzare un tabellone. I giocatori ricevono una mano iniziale di 8 carte e, al loro turno, possono giocarne una per:

• (a) - metterla in una colonna degli scarti (ce ne è una per colore);
• (b) - Iniziare o prolungare una serie colorata.

In entrambi i casi si ripesca una carta dal mazzo coperto oppure da uno dei mazzi degli scarti (è così possibile, per esempio, giocare una carta rossa, inutilizzabile in quel momento, per prenderne una gialla da utilizzare in seguito in una serie).

È anche possibile scartare DUE carte con lo stesso valore numerico per prendere una "pietra del desiderio" dello stesso valore, se è ancora disponibile. In tal caso si ripristina la propria mano pescando due carte dal mazzo e/o dagli scarti.

Una "serie" colorata può essere giocata partendo dal basso con un valore molto basso, per poi aggiungere carte in ordine crescente, oppure dall'alto, con un valore alto, per poi aggiungere carte in ordine decrescente.

Quando un giocatore ritiene di non poter aggiungere più carte ad una serie può "chiuderla" con una o entrambe le carte "finali". Quando 5 serie sono state così "chiuse" (o quando il mazzo coperto si esaurisce) la partita ha termine e si calcolano in punti in base al numero di carte di ogni serie.  

Per esempio 6 carte COLORATE danno 3 PV, mentre due sole darebbero -3 PV; ogni carta "pietra bonus" regala 1 PV e le carte Pietra del desiderio danno da -4 a +10 PV in base a quante se ne sono collezionate.  Chi ha più PV vince  

La fortuna gioca evidentemente un ruolo importante in KELTIS THE CARD GAME, anche se non è sempre decisivo, soprattutto nella "pesca" di carte che hanno lo stesso numero e che possono quindi essere usate per recuperare le "Pietre del desiderio": bastano due di queste carte per annullare le penalità in PV, mentre con 3-4-5 carte si ottengono rispettivamente 3-6-10 PV.  

Vale quindi la pena, ad inizio partita, conservare il più possibile carte di valore diverso in mano sperando di pescare quelle buone PRIMA che gli avversari ci portino via il bonus.

Le carte "Pietra Bonus" sono più "flessibili": possono essere infatti giocate da sole (1 PV ciascuna) oppure su una serie (usando un numero uguale all'ultimo esposto) per guadagnare più punti, o infine come "accoppiamento" per ottenere una Pietra del Desidero. Quindi, soprattutto all'inizio, meglio tenere anche queste in mano.

Per il resto, come in KELTIS, bisogna sempre fare attenzione a cosa si scarta, guardando bene le serie iniziate dagli avversari e giocando di conseguenza carte che loro non possono più aggiungere: per esempio se scarto un 7 rosso quando la serie esistente è 10-8-6-5 sono certo che la mia carta non potrà essere utilizzata.

Infine il consiglio più importante: come in KELTIS non iniziate mai una nuova serie colorata se non siete certi di poter giocare ALMENO 4 carte (che vi assegnano un misero PV): con una sola carta infatti c'è una penalità di -4 PV, mentre con 2-3 carte si perdono -3 e -2 PV.

Nessuna penalità viene assegnata a chi non ha giocato uno o più colori: conviene quindi concentrarsi su un paio di colori al massimo e cercare di preparare l'inizio della serie pescando le carte che si rendessero disponibili sugli scarti.