Autore: |
Thompson Justin
Dalgliesh Grant |
Artista: |
Chakroun Karim
Churms Mark |
Editore: |
Columbia Games
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Serie: | Block Games |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Wargamers |
Ambientazione: | Roma Antica : Guerra Civile fra Cesare e Pompeo (49-45 AC) |
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: |
Wargame a turni alternati
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Scala conflitto: | Strategico |
Eserciti: | Cesariani
Pompeiani |
Periodo storico: | Antichità |
Motore: |
Combattimenti con lancio dado
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.78 |
Votanti: | 1.725 |
Classifica: | #1239 |
La Columbia Games si è specializzata da decenni sui wargames che usano blocchetti di legno colorato come unità, ed anche JULIUS CAESAR non fa eccezione: il gioco è ambientato nel periodo della Guerra Civile che oppose Cesare a Pompeo per la supremazia a Roma. La mappa mostra quindi tutta l’Europa ed i Paese del Mediterraneo che all’epoca erano sotto il dominio romano e sul quale sono piazzate inizialmente tutte le truppe dei due avversari.
I “blocchi” indicano i vari tipi di unità (Legioni, Cavalleria, Ausiliari, ecc.) ed i principali comandanti con la loro Guardia (Cesare, Pompeo, Scipione, Antonio, ecc.): essi normalmente sono tenuti in posizione verticale in modo che l’avversario non possa vederne tipo e composizione, e ognuno è caratterizzato da tre informazioni:
La partita dura 5 rounds (anni dal 49 AC al 45 AC) e in ognuno di essi i giocatori ricevono 6 carte “comando”: ne scartano una e giocano con le restanti una a turno. All’inizio di ognuno di essi i due avversari giocano (coperta) una delle carte ricevute, poi entrambe vengono scoperte e dal loro confronto si decide:
I movimenti permettono di passare da una città ad un’altra collegata da una strada e le battaglie avvengono quando unità dei due schieramenti si trovano nello stesso luogo (vedere l’esecuzione delle battaglie nel commento). La cattura di certi “obiettivi” permette di ottenere dei Punti Vittoria (PV) ed alla fine di ogni “round” si verifica se un giocatore arriva a 10 PV, guadagnando così la partita. Se questo non avviene entro la fine del 5° round il vincitore sarà colui che avrà il punteggio più alto.
Come tutti i fratelli della serie anche JULIUS CAESAR è molto piacevole da giocare, essendo una specie di “ponte” ideale fra i giochi da tavolo ed i wargames classici: non è difficile da imparare e ha una durata abbastanza limitata, per cui non dovrebbe spaventare giocatori assidui o esperti che desiderano cimentarsi con un “gioco di simulazione storica”.
Prima di iniziare i giocatori devono verificare bene quali sono le città “obiettivo” (11 in totale, due delle quali, Roma e Alessandria, valgono 2 PV, mentre le altre valgono tutte 1 PV) per decidere quale strategia adottare prima ancora di vedere le carte ricevute: una volta presa la decisione tutte le mosse tenderanno a seguire la direzione scelta e difficilmente si potrà fare marcia indietro senza rischiare la sconfitta.
Essendo un wargame le battaglie sono importanti, anche se nessuna è mai decisiva: tutte le unità che si trovano nella città dove avviene lo scontro vengono “stese” (ricordo che normalmente i blocchi sono tenuti in verticale e il nemico non può sapere con certezza di chi si tratta) e ordinate per Classe: prima tutte le “A”, poi le “B”, ecc. Partendo dalle “A” il difensore (se ne ha in campo naturalmente) lancia un numero di dadi D6 pari alla forza dell’unità e “colpisce” se il numero del dado è pari o inferiore al valore delle unità: queste ultime, se colpite, perdono un Punto di Forza girando il blocchetto di un lato in senso antiorario (quindi tireranno un dado in meno nei combattimenti successivi) e se sono ridotte a “zero” vengono tolte dal campo e rimesse nella riserva del giocatore.
Le unità in riserva possono essere rimesse in campo successivamente (a forza minima) usando i Punti Risorsa delle carte, e possono anche essere rinforzate (girando in senso orario il blocco) spendendo ulteriori punti in quel turno o nei successivi.
Le partite sono sempre molto interessanti e non occorre farsi bollire il cervello per ottenere il rapporto di forze perfetto per vincere le battaglie: per prima cosa non sappiamo quanto è forte il nemico, e poi una battaglia non è mai decisiva, anzi spesso se una fazione attacca da una parte l’altra è più forte dalla parte opposta e potrebbe vendicare immediatamente una sconfitta.
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Vae Victis | 095 | 2010 | La République romaine en danger | 8 | Sanches Dominique | Recensione dettagliata |