Autore: |
Sànchez Fernando Eduardo ![]() |
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Artista: |
Benzal David ![]() Casado Otazu Cristian ![]() |
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Editore: |
Red Mojo ![]() |
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Numero giocatori: | 1 - 4 | ||||||
Durata media: | 150 minuti | ||||||
Tipologia giocatori: | Da 14 anni | ||||||
Ambientazione: | Riempire i giroinei infernali dell'opera di Dante alighieri con le anime del giusto colore. | ||||||
Categoria: |
Esplorazione
Intrigo-Politica-Diplomazia Sviluppo-Ampliamento |
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Meccanica: |
Caricare e Portare
Piazzamento lavoratori |
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Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Monete-Banconote |
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | ||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 8 |
Regolamento: | 8 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 8 |
Votanti: | 1.363 |
Classifica: | #1653 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
INFERNO è un gioco basato sul primo canto della Divina Commedia di Dante: il tabellone ci presenta, nella parte alta, la città di Firenze divisa in quattro quartieri, su ognuno dei quali sono posate una tessera “Luogo Franco” e una “Luogo Speciale”. Le 8 tessere hanno gli stessi colore degli 8 gironi infernali raffigurati nella parte centrale del tabellone e negli 8 tracciati del “Peccato” subito sotto.
I giocatori iniziano la partita con una plancia personale e pescano una carta “Famiglia”, sulla quale sono indicate le risorse, i soldi (Fiorini e Dracme) e i Familiari che avranno a disposizione nel primo turno. Inoltre devono mettere sul tabellone alcuni segnalini: 1-2 Teschi sui tracciati del Peccato, una Fiamma su quello dei Punti Infamia, una Nave nella zona dei Prestiti, ecc. Infine ricevono due carte “Imbroglio” che funzionano come “Obiettivi” durante e alla fine della partita e regalano dei bonus se si posseggono le risorse indicate.
Ogni Plancia ha spazio per quattro sezioni della torre di famiglia che verrà costruita durante la partita e sulla quale troveranno posto fino a 4 Notabili di Firenze (da usare per condannare al rogo certe anime) ed altrettanti Barili di risorse varie, utilizzati soprattutto per risolvere le carte Imbroglio.
Al suo turno ogni giocatore deve eseguire due fasi:
Ogni “denuncia” fa avanzare il segnalino “Dante Alighieri” sul percorso che gli permette di visitare tutto l’inferno: se arriva sull’ultima casella (e infine uscimmo a riveder le stelle) la partita finisce con un ultimo turno, prima di passare al conteggio dei PV, basato sulla posizione dei propri teschi nei tracciati del Peccato, sulle carte Imbroglio realizzate, sulle strutture costruite a Firenze, ecc. Vince chi ottiene il totale più alto.
Dedicate i primi turni di INFERNO a rafforzare la vostra situazione, acquisendo un paio di Monelli, mettendo almeno il secondo piano nella Torre e portando un paio di Notabili e di Barili sulla vostra plancia: il tutto seguendo le “indicazioni” che vi danno le due carte Imbroglio iniziali.
Accusare un peccatore nei Luoghi Speciali richiede la presenza dei Notabili di un certo colore sulla vostra Torre: quindi date la precedenza a quelli che hanno il colore del tracciato “Peccato” su cui avete un teschio.
Fate entrare appena possibile qualche anima del vostro colore (cioè quelli su cui avete dei Teschi) sulle caselle esterne dell’inferno (Limbo) per poi farle avanzare rapidamente verso il loro Cerchio, cercando di sfruttare la presenza di altre anime per saltare una o due caselle. Arrivate sul loro colore incassate i punti bonus indicati.
Cercate di recuperare le tessere “mezzo Diploma” (arrivando a fine percorso sui tracciati del Peccato o con le carte Imbroglio) perché ogni coppia permette di mettere, a fine partita, 1 segnalino Diploma su un tracciato a scelta nell’area Peccato, abilitando quindi il relativo punteggio: di solito i giocatori, giocando con accortezza, riescono ad accumulare almeno 4 mezze-tessere e quindi potranno fare PV in più tracciati.
Inutile dirvi che i soldi hanno un ruolo importante, e in particolare le Dracme, da usare in tante azioni che riguardano i gironi infernali: i Fiorini servono a eseguire azioni sui Luoghi Principali (in alternativa all’uso dei Monelli), ma soprattutto possono essere scambiati alla pari per avere delle Dracme (tessere Rogo e Mura). Quindi passate in Banca ogni tanto per rifornire il vostro borsellino: senza 3-4 Dracme sempre a disposizione rischiate di bloccarvi sul più bello e non essere in grado di fare l’azione che avevate previsto.
La prima sensazione che si prova iniziando una partita a Inferno è: “e adesso cosa faccio”? So bene che questo capita con molti giochi in commercio di una certa complessità, ma in questo caso non è facile capire quali combinazioni “Caselle infernali/Azioni a Firenze” sono le più proficue. Ma basta una partita di prova per farsi un’idea più precisa della meccanica da utilizzare e già dalla seconda si possono sperimentare strategie alternative.
L’atmosfera contribuisce molto al piacere del gioco, soprattutto se nella vostra giovinezza avete avuto modo di studiare la Divina Commedia, perché qui ritrovate tutti gli elementi che la caratterizzano, a partire dal principio…
“Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura
Ché la diritta via era smarrita”
Un gioco sull’inferno, così come lo aveva concepito Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, non lo avremmo proprio immaginato, eppure l’autore (lo spagnolo Fernando Eduardo Sànchez) ha saputo renderlo in maniera decisamente realistica. Inferno (distribuito in Italia da Cranio Creation) può essere giocato in solitario o fino a quattro (di età uguale o superiore ai 14 anni) ed è quest’ultima la versione migliore per gustarselo in pieno, restando incollati al tabellone per due ore o poco più, e cercando di spostare le anime dei morti al di là dell’Acheronte e verso il girone che è stato loro assegnato a causa dei peccati che hanno commesso.
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