Autore: |
Harding Granerud Asger
Pedersen Daniel Skjold |
Artista: |
Dutrait Vincent
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Editore: |
Days of Wonder
Asmodée |
Numero giocatori: | 1 - 7 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Espansione di Heat con due nuovi Gran Premi |
Categoria: |
Sport
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Meccanica: |
Deck Building
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Motore: |
Carte
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Espansione di: |
Heat: Pedal to the Metal |
Nomi alternativi: |
Heat: Pioggia battente
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.93 |
Votanti: | 1.063 |
Classifica: | N.D. |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
In HEAT: HEAVY RAIN valgono naturalmente tutte le regole del gioco base, rispettando l’abituale sequenza (riprodotta anche sulla parte superiore del “cruscotto”):
Ci sono però nuove regole per “pista bagnata” (caselle azzurre) e “chicanes”. Se un’auto inizia il suo turno su una casella azzurra il pilota è obbligato a scalare una o due marce (aggiungendo 1-2 carte Heat ai suoi scarti): di conseguenza o ci si muove in “prima” (e allora non c’è l’obbligo di scalare e prendere un “Heat”) oppure bisogna assicurarsi di fare scorta di quelle carte prima di affrontare una sezione bagnata
Le chicanes sono costituite da una doppia curva a distanza ravvicinata (una destra e una sinistra), quindi con un “doppio” segnalino di velocità che costringe i piloti ad andare davvero piano e a programmare con esattezza il movimento del turno precedente. Difficile rischiare perché il costo in carte Heat diventerebbe davvero troppo alto.
Chi ama giocare utilizzando la modalità “Leggenda” (cioè contro un pilota automatizzato) troverà sui due circuiti dell’espansione un nuovo simbolo che permette al vostro avversario di superare due linee di curva nello stesso turno
Un rapido sguardo alle nuove carte “Miglioria Avanzata” ci fa scoprire un ulteriore simboletto (una goccia viola con un numero al suo interno) che ci sarà molto utile (se avremo scelto almeno una di queste carte) per rimettere carte Heat nella scorta, e questo, sulle piste bagnate, è davvero un piccolo toccasana.
Infine, per gli amanti dei “campionati” su più gare consecutive, sono previste due nuove carte “Circuito” e quattro “Eventi”.
Le considerazioni generali su HEAT: HEAVY RAIN sono, ovviamente, tutte positive: inutile ribadire che non si tratta di una simulazione vera e propria delle gare di Formula 1 ma di un gioco molto divertente e assai competitivo.
In realtà la presenza del bagnato in pista costringe i piloti a cambiare gli abituali atteggiamenti tattici e la guida diventa più complessa: l’utilizzo delle carte Heat qui è davvero fondamentale e se ne spendono molte di più che sui vecchi circuiti.
Questo cambia un po’ le mie considerazioni sulle gare che vedono misurarsi piloti esperti con dei novellini: questi ultimi infatti difficilmente riusciranno a preoccupare gli altri, nelle prime partite, proprio perché diventano fondamentali sia il tipo di guida (e qui l’esperienza aiuta molto) sia le carte “miglioria” da scegliere prima della corsa.
Le gare fra esperti diventano ancora più combattute e i sorpassi si susseguono ad ogni turno, soprattutto grazie alle “scie”, nelle sezioni veloci, e al bagnato in quelle con le pozzanghere: così le corse che si decidono quasi sempre al … “foto-finish”, con più auto che tagliano insieme il traguardo, e la vittoria viene quindi assegnata a chi arriva più lontano dalla linea a scacchi.
Heat: Pioggia battente è la prima espansione di Heat, il gioco sulle corse di Formula 1 ambientate negli anni ’60: Balena Ludens lo ha già recensito e vi basta cliccare sul link per leggervi (o rileggervi) il nostro articolo, perché naturalmente non ripeteremo tutte le regole in questa recensione e ci concentreremo solo sulle novità.
Heat: Pioggia battente è prodotto da Days of Wonder e pubblicato nel Bel Paese da Asmodée Italia: è adatto a 1-7 piloti (da 10 anni in su) che non hanno paura di guidare i loro bolidi per 45-120 minuti (in base al numero dei partecipanti e dei giri di pista) su una pista dove ci sono anche pozzanghere d’acqua causate da qualche acquazzone.
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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