Freshwater Fly (2019)
Giudizio complessivo:
Autore: Suhre Brian
Artista:
Editore: Bellwether Games
Bad Taste Games
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Andare a pesca sul fiume
Categoria: Carte Speciali
Meccanica: Combinazioni-Allineamenti
Rischiare con dadi-carte-ecc.
Motore: Carte
Dadi
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 4
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 7.17
Votanti: 1.215
Classifica: #2494
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: B
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti

Descrizione

Chi è appassionato di pesca nel fiume può senz’altro provare FRESHWATER FLY, un gioco dedicato proprio a questo tipo di attività e su un argomento poco sfruttato: il tabellone riproduce un tratto di fiume ed è suddiviso in tre file di sei caselle, su ognuna delle quali va messa una carta “Pesce” presa a caso dall’apposito mazzo. In mezzo al fiume ci sono anche tre caselle occupate da grossi sassi sui quali si mettono delle carte bonus. Si formano così sei colonne (numerate da 1 a 6) di tre caselle/pesce: al fianco di ognuna di esse viene posta una tessera con quattro “esche” (dei cilindretti di legno colorato).

I giocatori ricevono una plancia personale sulla quale sono raffigurati: il mulinello della canna da pesca (che gira su un cerchio di 5 caselle), la posizione iniziale di ogni pesce appena preso all’amo e che dobbiamo tirare a riva, il tipo di esca che stiamo usando (il cui colore corrisponde ad uno dei cilindretti del tabellone) e la nostra “preparazione” come… provetti pescatori. Infine, cosa molto importante, nella parte in basso a destra sono indicati degli obiettivi (diversi in ogni plancia).   

All’inizio di ogni turno il Primo Giocatore lancia una serie di dadi e ne sceglie uno: poi prova a pescare un pesce che si trova in una casella della colonna che ha quello stesso numero, ma solo se il tipo di esca posseduto dal giocatore (sulla plancia) corrisponde al colore di uno dei cilindretti di fianco alla colonna. Si mette un’apposita pedina “galleggiante” sopra al pesce scelto e si gira una carta da un mini-mazzo di cinque: se esce la figura del pesce all’amo (le altre sono dei flop!) il giocatore prende la carta e la mette nella parte alta della sua plancia in corrispondenza della “resistenza” del pesce: debole, media e alta.

In caso contrario si può fare un secondo tentativo, ma si deve spostare il “galleggiante” su una carta della colonna più a valle: stavolta il giocatore deve girare altre due carte e se esce la figura col pesce può raccogliere la carta e metterla sulla sua plancia, come prima, altrimenti deve effettuare un terzo (ed ultimo tentativo) su una casella della colonna successiva, ma questa volta è ovviamente certo di prendere il pesce indicato (visto che il mazzetto è esaurito).

Ogni pesce ha un certo valore in Punti Vittoria (PV) e, come abbiamo visto, una certa “resistenza” ad essere recuperato (espresso da un numero stampato sulla carta): viene quindi messo sopra alla plancia, nello spazio corrispondente al suo simbolo: per recuperarlo occorre girare il mulinello ed ogni volta che si completa un giro il pesce avanza di uno spazio verso sinistra, finché non viene finalmente messo nel cestino.

La partita termina quando un giocatore recupera il suo settimo pesce: a quel punto si contano i PV di tutte le carte raccolte aggiungendo i bonus indicati sulla plancia (se sono stati raggiunti) e naturalmente vince chi ha il totale più alto.

Commento

La prima cosa da fare giocando a FRESHWATER FLY è verificare bene sulla propria plancia quali sono i bonus di fine partita, che si basano su: (a) il numero di esche di diverso colore utilizzate per catturare i pesci e (b) varie coppie di pesci diversi.

Ognuno di questi bonus aggiunge un certo numero di PV al totale finale, quindi subito dopo aver verificato quali pesci dovremo pescare si tratta di andarli a individuarli sul tabellone e vedere a quale esca sono associati (i cilindretti colorati di fianco alle colonne). E poiché nel 90% dei casi non si riuscirà a prendere un pesce al primo tentativo bisogna anche controllare se nella colonna successiva ci sono altri pesci del nostro… menù, in che posizione si trovano e quale esca serve.

A questo punto potremo scegliere il colore della nostra esca iniziale. Poi naturalmente bisogna anche avere la fortuna di trovare disponibile, al nostro turno, un dado che possa essere abbinato alla colonna che ci serve e soprattutto sperare che la pesca (mazzetto di carte apposito) sia proficua almeno al secondo tentativo.

Sempre sulla plancia individuale c’è un “tracciato” di sei caselle che indica la nostra “preparazione” come pescatori: si parte dalla casella “1” e si può far avanzare un marcatore fino alla “5” in base alle icone che troviamo sul mulinello, a certe carte bonus che riceviamo quando viene pescato un pesce adiacente ad un masso del fiume oppure prendendo un dado e scartandolo (facendo muovere il marcatore di 2 spazi). Spendendo questi punti “preparazione” è possibile cambiare il colore dell’esca sulla plancia, modificare il valore di un dado, spostare un cilindretto “esca” sul tabellone, ecc.

Il mulinello “gira” su un cerchio diviso in 5 settori: il primo permette di trascurare il valore di resistenza del pesce (variabile da “0” a “3”), il secondo ci fa avere una tessera bonus, il terzo ci fa avanzare di una casella sul tracciato “preparazione”, ecc. ma il più importante è il quinto perché ci premette di avvicinare il pesce alla riva (in pratica la carta pesce si sposta verso sinistra di una casella e se si trova su quella più a sinistra viene infine catturato). Per girare il mulinello il giocatore deve prendere un dado, sottrarre la “resistenza” del pesce da quel valore (se non è già stata cancellata) e muovere il mulinello di un corrispondente numero di settori.

Il gioco non è difficile ma, come forse avrete capito dalla descrizione, necessita di un po’ di fortuna: avere il dado giusto per la colonna giusta con il pesce giusto e scoprire la carta… giusta.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Plato 152 2023 Un plongeon dans l'eau fraiche 42 Ka Hrim Recensione

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