FREE MARKET è un gioco di finanza e commercio ambientato nell’area metropolitana di New York (ma potrebbe essere qualsiasi altro posto) che sfrutta principalmente la meccanica del “piazzamento lavoratori”. Il tabellone ci mostra l’area produttiva di New York, nella quale dovremo costruire fabbriche e centri commerciali, e un lungo tracciato che mostra tutte le operazioni che sarà possibile eseguire.

Ad ogni tipo di commercio (ce ne sono 7 diversi) corrisponde una “rotella” che serve a ricordare il valore ”base” di ogni merce e a modificarne le quotazioni nel corso della partita.

I giocatori ricevono inizialmente 12 dollari, un camion e tre “managers” (meeples colorati) ma potranno in seguito ingaggiare fino ad 8 lavoratori (meeples colorati più piccoli), ulteriori 3 managers, altri 2 camion e diversi segnalini che useranno per ricavarne ovviamente qualche beneficio.

Tutti i turni (da 4 a 6) si aprono con delle operazioni specifiche: ripristinare gli 8 containers delle merci in arrivo (mettendo su ognuno 2 cubetti presi a caso da un sacchetto: essi hanno gli stessi colori delle zone commerciali corrispondenti), pagare eventuali tasse, incassare utili per le fabbriche installate, ecc. Poi si apre un’asta “al miglior offerente” per l’acquisto delle merci, mettendo in palio ogni volta entrambi i cubetti del container scelto al valore “base” delle merci.

Infine si utilizzano i propri manager posandoli (uno alla volta, a giro) nelle 13 caselle delle “Azioni” che si intende eseguire. Quando i giocatori hanno utilizzato tutti i manager si inizia dalla prima casella occupata e si esegue la relativa azione, proseguendo in seguito da sinistra verso destra fino all’ultima casella: ingaggiare lavoratori, acquistare nuovi camion, costruire negozi o fabbriche, cercare nuovi managers, vendere le merci acquisite, ecc.   

Lo scopo del gioco è essere i più ricchi alla fine della partita.

FREE MARKET non è un gioco estremamente complicato ma richiede comunque una buona attenzione e soprattutto una certa programmazione delle proprie azioni: ci sono solo 4 rounds, nel gioco base, che possono diventare 5-6 in quello avanzato (aggiungendo però un’oretta extra al tempo base che è di circa 120 minuti): quindi non c’è molto tempo per rimediare ad eventuali errori che possono rivelarsi fatali. 

L’azione più importante è ovviamente quella di “vendere” i prodotti scaricati dai containers ai diversi centri commerciali della città: per farlo però bisogna inviare un camion, eventualmente con 1-2 lavoratori (dei meeples più piccoli dei manager), su una casella del mercato che abbia lo stesso colore delle merci da vendere e che sia libera da camion o lavoratori avversari. Se invece sono occupati bisogna prima… sloggiare chi li occupa e poi si potrà piazzare il carico, incassando i soldi indicati.

Alcune azioni fanno ottenere dei “contratti”, ognuno dei quali permette al giocatore, nella fase delle vendite, di “sbolognare” anche un cubetto di colore diverso da quello dell’area in cui si trova il camion, incassando così qualche dollaro extra. A completare il “panorama” ci sono altri assets:

1. – Tessere “Sciopero”: esse impediscono (per un round) che le fabbriche vengano sfruttate nella fase iniziale del turno;
2. – Barrette “Lavori di miglioramento”: esse rappresentano le nuove infrastrutture che possono migliorare l’accesso ai centri commerciali e permettono di guadagnare qualche dollaro extra ad ogni costruzione;
3. – Corruzione dei “Politici”: con questa azione si possono utilizzare i politici della città per ottenere dei “favori” (eliminare gli scioperi, spostare i camion avversari da una zona che ci interessa, modificare il valore di mercato di certe merci);
4. – Onorificenze: mettendo dei dischetti in uno o più di queste caselle si otterranno dollari extra a fine partita.

Il gioco è interessante e vale la pena di provarlo qualche volta, anche se è un po’ lungo: in quattro, conoscendo le regole, bisogna infatti contare su quattro orette buone buone, ma a mio avviso è tempo speso bene.