Autore: |
Wiersinga Joris ![]() Doumen Jeroen ![]() |
Artista: |
Moedt Ynze
De Haan Iris |
Editore: |
Splotter Spellen ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 240 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 14 anni |
Ambientazione: | Creazione di catene di fast Food |
Categoria: |
Economia-Industria-Commercio
|
Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
|
Motore: |
Carte
|
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 6 |
Valutazione BGG | |
---|---|
Voto: | 8.05 |
Votanti: | 21.186 |
Classifica: | #43 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Il gioco è essenzialmente di carte. Il primo impatto col tabellone (tessere quadrate da combinare in numero proporzionale ai partecipanti) è quasi ... deprimente, ma con la Splotter ci siamo abituati ! Fortunatamente le immagini sulle carte e sulle tessere sno graficamente molto meglio (simboli e pèersonaggi "vintage" da anni '50) e, nel complesso, l'ambientazione è accettabile. I giocatori, proprietari di un ristorante in un quartiere di una ipotetica città, devono acquisire il personale adatto per la loro attività (hamburger, pizze, bibite), fare un'adeguata pubblicità, produrre e vendere il loro cibo per potersi ulteriormente ampliare con nuovi ristoranti, ecc. Particolarità nel gioco delle carte è che alcune di esse rappresentano i managers e possono "comandare" due o più sottoposti ( carte "cameriere, cuochi, pubblicitari, insegnanti", ecc.) e quindi nessuno può avere più carte di quante ne possano essere "comandate". Il personale ovviamente può ... fare carriera e crescere nella gerarchia, così possiamo avere managers più potenti che possono comandare più personale, cuochi che diventano "chef", impiegati pubblicitari che diventano delle star della pubblicità, ecc. Il quartiere ha degli isolati abitati che determinano le "richieste" di cibo da soddisfare. Nella fase di vendita i giocatori cercano di vendere al megglio i loro prodotti, magari facendo sconti e ribassi per convincere gli abitanti. Il gioco termina quando non ci sono più soldi per distribuire gli incassi. Vince chi ha accumulato più denaro.
Non sono un grande amante dei giochi di "combinazione di carte" e quindi anche Food Chaiu Magnate entra nella "categoria" dei giochi impegnativi ed interessanti ... ma che comunque non giocherò più molto spesso. Il problema, anche qui, è che se si trovano allo stesso tavolo giocatori che hanno fatto già 1-2 partite ed altri che non lo hanno mai provato ... questi ultimi non hanno scampo. Infatti è fondamentale conoscere le combo che ti permettono di ridurre i costi, accelerare la crescita dei managers e del personale, guadagnare bonus extra, ecc. Con decine e decine di carte a disposizione per un novellino è quasi impossibile orientarsi alla prima partita. E poichè quest'ultima, in quattro, dura circa 3 ore, difficilmente si riescono a fare 2-3 partite sempre con gli stessi avversari, perché in tanti si defilano. Non ho problemi a restare incollato ad un tavolo per 3-4 ore ( i wargames mi hanno abituati a tempi anche più lunghi) ma arrivare in fondo con una senso di frustrazione per non aver .. capito quasi nulla sulle combinazioni più giuste delle carte non mi fa certo venire troppa voglia di riprovarci. Non dico che il gioco sia brutto, anzi i voti su BBG proverebbero proprio il contrario, ma a me non è piaciuto. Solo per giocatori esperti disposti ad investire qualche pomeriggio per imparare a districarsi !!!
Il Web, si sa, è un mondo a due dimensioni: negli scaffali virtuali dei negozi web possiamo intuire larghezza ed altezza delle scatole dei giochi ma non possiamo valutarne né la profondità né il peso. Così, quando vi imbatterete quasi casualmente sulla pagina che vi propone Food Chain Magnate valuterete una scatola dalle dimensioni standard, con una grafica accattivante e con un titolo che sembra ammiccare ad un Monopoli in salsa fast food: niente di più.
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