Autore: |
Juneau Jason
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Artista: |
Da Silva Pascal
Rava Giuseppe |
Editore: |
Cérigo Editions
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Numero giocatori: | 1 - 2 |
Durata media: | 180 minuti |
Tipologia giocatori: | Wargamers |
Ambientazione: | La conquista araba del Levante (636-656 DC) |
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: | |
Motore: | |
Nomi alternativi: |
Martina's Bane
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | N.D. |
Regolamento: | N.D. |
Gradimento: | N.D. |
Fortuna: | N.D. |
Difficoltà: | N.D. |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.77 |
Votanti: | 13 |
Classifica: | N.D. |
LE FLEAU DE MARTINA è un wargame strategico sulla conquista araba del Levante (Siria), fra il 636 ed il 656 D.C.: alla morte di Maometto (nel 632) e sotto la guida del Califfo Abu Bakr (suocero del Profeta) i mussulmani diventarono indiscussi padroni di tutta la penisola arabica e si prepararono ad effettuare una invasione massiccia della Siria, con quattro diverse armate. Il gioco inizia a questo punto della Storia
I componenti sono quelli classici degli Hors Série di Vae Victis: una mappa (in due parti da sovrapporre), 216 counters, una scheda per giocatore e un libretto di regole in francese e inglese.
La sequenza di gioco è la seguente:
Le battaglie (terrestri o navali) possono essere di due tipi: Scaramucce o Assalti. Per la loro risoluzione si utilizzano apposite tabelle che indicano se una fazione subisce perdite e deve ritirarsi o andare in rotta. I giocatori possono recuperare alcune delle loro unità andate in rotta nella fase (1) del turno successivo, spendendo i soldi raccolti con le tasse.
Sulla mappa sono indicati quattro obiettivi “primari” (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme) e due “secondari” (Constancia e Trapezus) e ognuno dei tre scenari indica quali e quanti di questi obiettivi devono essere raggiunti per vincere.
Le unità di LE FLEAU DE MARTINA si dividono in Combattenti, Leaders e Flotte. Le unità combattenti si riconoscono per:
Sui Leaders sono indicati semplicemente il valore di Iniziativa (in basso a sinistra) e l’eventuale “bonus” (a destra) oltre al colore che corrisponde a quello delle unità al loro comando. Le flotte si dividono in navi da guerra e da trasporto.
Il movimento cambia a seconda dello status: le unità in modalità “Riserva” infatti possono effettuare un solo movimento e devono sempre rispettare i limiti di impilamento: quelle in modalità “Spedizione” invece non devono rispettare i limiti di impilamento durante una Campagna e, se vincono una battaglia, possono muovere di nuovo.
Per risolvere le battaglie si esegue un test di iniziativa (2D6+leader) e chi vince decide il tipo di combattimento da utilizzare, ma se entrambi superano il test decide il difensore:
Per le battaglie navali si segue una procedura simile, mentre per gli assedi (contro unità in città o fortezze) si può tentare di vincere “affamando” gli assediati (ed utilizzando l’apposita tabella per l’attrito finché non sono eliminati tutti i difensori) oppure prendendo direttamente d’assalto le mura (ma solo dopo avere aperto una breccia con l’artiglieria).
Si tratta indubbiamente di un wargame interessante, dato l’argomento così poco utilizzato: inoltre il periodo storico trattato (l’ascesa del popolo arabo dopo la morte del “Profeta”) è davvero importante per capire l’islamizzazione dei Paesi Medio-Orientali.
Martina, figlia della sorella e poi moglie dell’imperatore bizantino Eraclio, non fu mai ben vista alla corte di Bisanzio e proprio a quell’incesto furono attribuite (ingiustamente) varie disgrazie che colpirono gli eredi al trono, nonché alcune gravi sconfitte militari: da qui il titolo del gioco (Il flagello di Martina). Tuttavia Eraclio e Martina furono davvero molto uniti, tanto che lei accompagnò il marito nella sua vittoriosa campagna contro i Sassanidi e, alla sua morte, prese in mano le redini dell’impero come tutrice del figlio (Eraclio II) ancora bambino.
Le fleau de Martina è un wargame sulla conquista araba del Levante, fra il 636 ed il 656 D.C. Il “Levante” corrispondeva in pratica alla provincia romana della Siria ed era stata conquistata dai Persiani Sassanidi nei primi anni del 600, per essere nuovamente liberata proprio dall’Imperatore Eraclio, il quale costrinse i nemici a firmare la pace nel 628. Purtroppo per lui nelle regioni più a sud gli arabi, alla morte di Maometto (nel 632) e sotto la guida del Califfo Abu Bakr (suocero del Profeta), si stavano organizzando e, dopo aver risolto una serie di conflitti interni, diventarono indiscussi padroni di tutta la penisola arabica.
E siccome “l’appetito vien mangiando” l’esercito arabo, prima sotto Abu Bakr e poi con il nuovo califfo Umar, suo successore, si preparò per effettuare una invasione massiccia della Siria, con quattro diverse armate guidate da generali molto abili, fra cui spiccavano Abu Ubayada e Khalid ibn Walid il quale, con una mossa sorpresa (attraversò il deserto marciando per due giorni senza acqua) entrò in Siria attaccando i Bizantini sui fianchi, dove non avevano previsto difese adeguate. Le fleau de Martina è un gioco strategico su questa lunga guerra che portò alla fine gli Arabi ad impossessarsi della Siria, costringendo i Bizantini a ritirarsi in Anatolia.
Continua a leggere su balenaludens.itRivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Balena Ludens | 2023-WG | 2023 | La conquista del Levante da parte degli Arabi | 08-22 | Cremona Pietro (Leggi) | Recensione |
Nome | Autore | Anno pubblicazione | Fonte | Ambientazione | Data | Località | Eserciti | |
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De Yarmouk à la mort de Hértaclius | Juneau Jason | 2023 | Gioco base | La conquista araba del Levante (636-656) | 636-641 | Siria | Bizantini Arabi |
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La succession d'Héraclius | Juneau Jason | 2023 | Gioco base | La conquista araba del Levante (636-656) | 642-656 | Siria | Bizantini Arabi |
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Campagne | Juneau Jason | 2023 | Gioco base | La conquista araba del Levante (636-656) | 636-656 | Siria | Bizantini Arabi |